Gestire lo smart working con i video

Come è possibile ottenere il massimo dallo smart working attraverso i video? Ce ne parla Alessio Salines, fondatore di Empatik.eu e Accademia Smart Working.

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a cura di Giacomo Todeschini

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Negli ultimi mesi, complice anche il lockdown, è sempre più comune sentir parlare di smart working, ossia del lavoro da casa. Ma
come è possibile ottenere il massimo da questa nuova modalità di lavoro e integrarla al meglio in azienda?

A parlarci dell’argomento, in questa puntata di Imprenditori in Video per Social Video Marketing con Manabe Repici, è Alessio Salines, fondatore di Empatik.eu e Accademia Smart Working, nonché grande esperto della tematica.

Accademia Smart Working è la prima e unica accademia in Italia che aiuta imprese e liberi professionisti a conoscere meglio questo nuovo modo di lavorare, che sarà sempre più diffuso e necessario nel futuro della nuova normalità.

Grazie alla sua grande professionalità, Alessio Salines ci racconta come integrare al meglio lo smart working in azienda e come usare i video per rendere il lavoro da casa migliore e più efficiente.

La prima risorsa è l’organizzazione mentale

Empatik.eu, la società fondata da Alessio Salines, è una sorta di contenitore di numerose idee di business accomunate dalla filosofia di rendere più leggero il mondo della tecnologia. Altro fil rouge di queste attività è poi lo smart working, una modalità di lavoro abbracciata completamente da Empatik.eu da diverso tempo.

Una cultura aziendale che, soprattutto nel periodo attuale, merita di essere divulgata ed è proprio in tale scenario che entra in gioco Accademia Smart Working, un’accademia che aiuta le aziende a comprendere meglio i capisaldi dello smart working a rendere la transizione aziendale a tale forma di lavoro più fluida possibile.

Come dichiarato da Alessio Salines a Manabe Repici, lo smart working viene visto da molti come una sorta di incatenamento al lavoro, non essendoci più divisione tra casa e ufficio. Si tratta di un sentimento comune, che deve essere eradicato il prima possibile per conseguire la felicità del lavoratore e la produttività aziendale.

Per fare ciò ci sono fortunatamente diversi consigli, con il principale di essi che riguarda proprio lo spazio di lavoro presente in casa. Per rendere lo smart working il più efficace possibile è infatti necessario dedicare una scrivania esclusivamente a tale finalità, andando così a comporre una suddivisione mentale che aiuta sia a lavorare meglio che a non immergersi troppo nel lavoro.

E se non si ha a disposizione una scrivania da dedicare al lavoro? In tal caso bisogna secondo Alessio Salines ricorrere a delle routine pre-lavoro, come ad esempio aprire il portatile dedicato, indossare delle cuffie o disporre dei documenti sulla scrivania. Si tratta quindi di riproporre in proporzioni differenti tutti quei gesti che solitamente si fanno per andare al lavoro, come il prepararsi e il recarsi in ufficio.

Comunicare con i video

Lo smart working non è però una modalità di lavoro solitaria, bensì un qualcosa da condividere con i colleghi e con i membri del proprio team. Ma come è possibile comunicare nel migliore dei modi anche da remoto?

Attraverso i video, ossia uno dei più importanti e potenti strumenti di comunicazione presenti ora. Ma, attenzione, il consiglio di Alessio Saline non riguarda videoconferenze e call, bensì veri e propri video preregistrati.

Onde evitare sprechi di tempo, fermando l’operatività di diverse persone per un determinato periodo di tempo, il suggerimento è quello di ridurre il più possibile le riunioni tipo broadcasting, in cui per la maggior parte del tempo una persona parla e gli altri ascoltano, e di ricorrere invece a una comunicazione asincrona.

Come affermato da Alessio Salines durante Imprenditori in Video, si tratta quindi di registrare dei video con le comunicazioni che è necessario fare e girarli a chi di dovere. In tal modo si riesce a ridurre gli sprechi di tempo e si evita di bloccare il flusso di lavoro di numerose persone per la durata della riunione.

Il destinatario, inoltre, potrà riguardare più volte il video, riuscendo così a comprenderne meglio i passaggi più complessi e a ridurre la necessità di delucidazioni, oltre che saltare le parti che non lo riguardano, riducendo ulteriormente gli sprechi di tempo.

Anche chi produce il video può ottenere una forma di comunicazione migliore, in cui può riformulare concetti che erano stati espressi male, eliminare i tempi morti, le pause di riflessione e molto altro ancora.

A venire in soccorso delle aziende, e a rendere tale forma di comunicazione interna ancor più efficace, sono poi numerosi strumenti come Loom, che permette di registrare video con la semplice pressione di un tasto, senza richiedere lunghi tempi di setup o altro. Strumenti che, grazie alla loro grande accessibilità, riescono a far superare gli scogli comunicativi in azienda.

Da non sottovalutare il fatto che i video possono essere usati come forma di comunicazione non solo interna, ma anche esterna. In tal caso è però necessario istruire i propri fornitori/clienti sull’uso di questo strumento.

Ma quali sono gli aspetti fondamentali, oltre a uno strumento di registrazione semplice, per fare video in tale ottica nel migliore dei modi? Ovviamente dotarsi di una webcam e di un microfono di qualità, per realizzare contenuti sempre più fruibili.

La giusta mentalità

Tornando ora sullo smart working in senso più lato, per Alessio Salines, più che gli strumenti e le modalità di lavoro, ad essere importante è la mentalità aziendale: senza il giusto modo di pensare è infatti difficile adottare tale modalità di lavoro al meglio.

Lo smart working accende inoltre i riflettori sull’organizzazione aziendale, evidenziandone eventuali punti critici. Mentre in ufficio se qualcuno è in difficoltà è un attimo risolvere, in smart working il tutto diventa più complesso e richiede un’organizzazione migliore.

I vantaggi dello smart working, sia per un’azienda che per un lavoratore, sono quindi molteplici e di valore. Per ottenere il massimo da tale forma di lavoro, bisogna quindi capirne le potenzialità e i benefici e non vederla solo come una necessità.

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