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a cura di Giancarlo Calzetta

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UPS, una famiglia di dispositivi che tutti noi abbiamo imparato ad amare decenni fa, quando il salvataggio automatico di Office non era ancora attivo di default o non esisteva proprio.

Utilissimi, ma con poca anima, si sono evoluti relativamente poco nella loro storia, fin quando hanno iniziato a entrare di più nell’infrastruttura aziendale e nelle strategie di ottimizzazione dei costi.

Da allora le cose sono cambiate: gli UPS non sono solo più delle batterie di backup, ma un sistema di gestione intelligente dell’energia che se non è fatto nel modo giusto può causare sprechi per migliaia di euro.

“Con il progressivo passaggio a sistemi software-defined capaci di ridurre la complessità delle infrastrutture” – dice Stefano Cevenini, Product Manager Power Quality & Data Center Segment Marketing Manager di Eaton Italia – “è arrivata una crescente consapevolezza del ruolo degli UPS nella gestione di una molteplice varietà di eventi nel contesto di soluzioni convergenti e iper-convergenti”.

Gli UPS, infatti, adesso dialogano di continuo con il resto dell’infrastruttura e a seconda del segmento di mercato offrono opzioni più o meno avanzate.

“In Eaton” – continua Cevenini – “crediamo che ci siano cinque macro-caratteristiche fondamentali alla base di un UPS di qualità. La prima è quella della scalabilità, ovvero la capacità di consentire a un’azienda di espandere la propria struttura nel tempo al crescere dell’organizzazione, senza dover ‘rimettere mano’ all’impianto”.

Seguono poi l’elevata efficienza che si ottiene sfruttando tecnologie di ultima generazione, e la resilienza, ovvero la capacità dell’UPS di resistere agli incidenti ricorrendo a diverse sorgenti di back- up come le batterie VRLA, quelle al Litio o super condensatori.

Al quarto posto della lista troviamo la sicurezza, che quando si parla i UPS si declina in due filoni ben distinti: quello fisico e quello informatico. “La sicurezza” – dice Cevenini – “per noi è fondamentale. Parte dalla qualità nella progettazione e continua con la presenza del circuito di non ritorno dell’energia (backfeed protection) e di fusibili ultra-rapidi a protezione del commutatore statico, che sono inclusi di serie nei nostri UPS trifase.”

E dato che i moderni UPS sono connessi, è indispensabile pensare alla loro protezione informatica. Eaton è, al momento, l’unico produttore al mondo a disporre di una certificazione UL 2900-2-2.

“Infine,” – conclude Cevenini – “non è da dimenticare la manutenibilità che va di pari passo con l’assistenza post-vendita in modo da avere il corretto approccio nella manutenzione ordinaria, indispensabile al fine di poter prevenire i guasti e rendere davvero sicuro e affidabile il sistema a protezione delle apparecchiature”.

Quelli che erano dei semplici dispositivi che evitavano lo spegnimento dei computer in caso di black-out adesso sono diventati componenti ad alta tecnologia, che devono essere gestiti in maniera molto attenta per preservare l’integrità dell’infrastruttura, ma che adesso giocano un ruolo importante anche nel campo del risparmio energetico e della sostenibilità aziendale.