IBM e lo storage flessibile on premise o su cloud

IBM pone ottimizzazione e management al centro delle nuove infrastrutture storage basate su uno strato software che unifica con flessibilità l'hardware esistente, dagli x86 ai sistemi a nastro.

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a cura di Gaetano Di Blasio

Con Jamie M. Thomas, General Manager, Storage and Software Defined Systems di IBM, abbiamo fatto il punto sulle strategie presenti e future, dopo l'annuncio di un investimento da un miliardo di dollari in cinque anni solo per lo sviluppo di tecnologie in ambito Software Defined Storage.

Tom's Hardware ITpro by Direction: Lo scenario più "challenging" è forse quello dei Big Data, alla cui crescita contribuiscono diverse sorgenti, Internet of Things, social media, mobile app. Come affrontare questo contesto?

Jamie Thomas: Gli analytics sono l'elemento che accomuna tutti i Big Data, perché alla fine devi trarre valore da ognuna di queste sorgenti. Tutti cercano un modo per ottenere business insight dai dati. È un'opportunità e riguarda nel profondo imprese di ogni settore economico. Ho parlato con aziende diverse, per esempio compagnie di assicurazioni, che mi hanno detto "non siamo un'azienda di assicurazioni ma un'azienda di indicizzazione dati" e ha senso, perché il loro business dipende dai dati.

Jamie Thomas di IBM mostra la semplicità nella gesitone di Spectrum Accelerate

Jamie Thomas di IBM mostra la semplicità nella gesitone di Spectrum Accelerate

Questo sta accadendo molto velocemente e le imprese si rendono conto che, per riuscire a utilizzare questo tipo di dati da un punto di vista economico, devono dotarsi di infrastrutture molto differenti da quelle che già hanno e, allo stesso tempo, devono avere un punto di vista completamente nuovo sul data lifecycle management, molto più sofisticato. Perché devono trovare un nuovo break even in termini di capacità e spazio nel data center per gestire queste enormi quantità di dati e sorgenti diverse.

Abbiamo osservato questi cambiamenti, in particolare nell'ultimo anno, e siamo giunti alla conclusione che occorrevano nuovi sviluppi e approcci nello storage per portarlo a nuovi livelli e, per questo, abbiamo investito sugli elementi strategici del Software Defined Storage e della tecnologia flash. Il primo permetterà di fornire ai clienti maggiore agilità e nuovi strumenti per la gestione economica dello storage. Mentre riteniamo che la tecnologia flash sarà il formato hardware dominante in futuro, soprattutto per la sua abilità nel supportare più efficacemente questa nuova onda di applicazioni.

Tom's: In febbraio avete annunciato IBM Spectrum Storage, che sembra andare ben oltre prodotti e tecnologie proponendo una nuova visione. Qual è il percorso evolutivo, considerato che il vostro piano prevede un investimento da un miliardo di dollari in cinque anni?

Jamie Thomas: È oltre un decennio che investiamo nei Big Data, in buona parte, per esempio, per il progetto Watson. Sono questi investimenti che permettono a IBM di sviluppare le funzionalità che sono e saranno inserite nelle nuove tecnologie storage. Non sono cose che puoi creare in qualche settimana e tale esperienza rappresenta senz'altro un punto di forza per IBM.

Se guardiamo all'evoluzione delle esigenze avvenuta nell'ultimo anno, si comprende che, per avere un'infrastruttura efficace, hai bisogno di un efficace sistema per la gestione dell'ambiente storage. Inoltre, c'è un'altra evoluzione sul fronte infrastruttura, che è basata su software. È evidente che il delivery dello storage via software è molto più efficiente e flessibile. Questo strato software possiamo sia fornirlo installato in un'appliance sia all'interno del nostro ambiente cloud su Softlayer. Questo ci permette di offrire caratteristiche simili on premise e in cloud e supportare al meglio i clienti nella scelta di un'architettura o un'altra e, in particolare, nell'implementazione di un'infrastruttura cloud ibrida.

Tra le evoluzioni annunciate lo scorso anno e ora portate a termine, c'è Spectrum Scale, proprio uno di quei prodotti su cui abbiamo investito per il progetto Watson, per costruirne il livello storage. Continueremo a impegnarci per sviluppare questo e gli altri prodotti per incrementare le tecnologie e i protocolli o quant'altro, in modo da supportare tutte le peculiarità dei diversi ambienti di storage.

Abbiamo raccolto tutta la nostra offerta software in un'unica famiglia e ci siamo focalizzati su due aspetti fondamentali: storage management e storage optimization.

Quest'ultimo è probabilmente quello su cui sono concentrate le maggiori attenzioni degli utenti, sia di chi impiega le appliance sia di chi usa Softlayer. La principale novità in quest'ambito è IBM Spectrum Accelerate, che deriva dal software già compreso nella nostra appliance XIV, leader di mercato, caratterizzata da semplicità d'uso ed elevate prestazioni. In sintesi, con Accelerate è possibile prendere il software di XIV e installarlo nel proprio sistema di commodity storage. Questo significa valorizzare l'hardware di cui le imprese già dispongono, compresi sistemi Intel vari, cambiando completamente il modello di acquisizione e il ciclo di vita dello storage.

A partire da settembre, questo prodotto è stato testato in ambienti reali con successo. Per esempio ho visitato un'azienda nel Regno Unito dove mi hanno spiegato quanto abbiano apprezzato la rapidità con cui sono stati in grado di utilizzare la soluzione e completare il primo deployment in 30 minuti. Provate a compararlo con il processo di acquisizione tradizionale.

Un altro caso pubblico è quello della cinese State Grid, la più grande azienda energetica del mondo. Un caso particolarmente significativo per le dimensioni dell'impresa e dell'installato esistente. Sono riusciti a sfruttare la flessibilità del software e scalare in maniera diversa ed efficiente attraverso questa enorme capacità hardware. Si tratta di milioni di dollari che le imprese possono rimettere in produzione in maniera efficiente, rivoluzionando il lifecycle dell'installato.

ibm watson

IBM Watson

Tom's: A proposito di ottimizzazione dei processi, le nuove tecnologie storage, la virtualizzazione e il Software Defined Storage può portare vantaggi sul fronte del disaster recovery e dell'archiviazione. Avete proposte specifiche in quest'ambito?

Jamie Thomas: Una delle offerte sul fronte del management è proprio Spectrum Archive. Per questo abbiamo scritto un'interfaccia software che consente ai clienti di interfacciare l'infrastruttura in maniera molto più efficace del passato con i propri sistemi storage basati su nastro. Questo è importante anche negli ambienti Big Data, dove i volumi da salvare sono enormi e ciò sta risvegliando l'interesse verso i nastri. Il problema con questi ultimi, però, è che sono difficili da usare, ma questa nuova automazione li rende accessibili e utilizzabili. Di fatto diventa molto facile gestire questi media come una parte critica del data management lifecycle.

Molti nostri clienti hanno cominciato a sfruttare con successo queste soluzioni, quasi tutte rilasciate lo scorso anno e ora, con Accelerate, tutte disponibili. Anche per questo abbiamo unificato l'offerta, che in parte era all'interno del Software Group di IBM.

Tom's: Cosa state preparando per il futuro dello storage, in particolare, sul fronte delle tecnologie Flash?

Jamie Thomas: Ci sono certamente molti investimenti che daranno origine a evoluzioni sul fronte dei sistemi flash. Per cominciare i nostri più recenti rilasci portano nuovi form factor che possono essere utilizzati per gestire dati legacy e contemporaneamente forniscono grandi miglioramenti in termini di consumi energetici e, più in generale, in una prospettiva di costo totale di possesso (TCO).

Stiamo poi investendo nella prossima generazione di soluzioni a supporto del cloud ibrido con un nuovo cloud gateway che lega in maniera molto efficiente le infrastrutture legacy con le componenti su Softlayer, per consentire ai clienti di utilizzare quest'ultimo più efficacemente. Stiamo anche lavorando per estendere il supporto a altri cloud per limitare le restrizioni. Per quanto, ovviamente, siamo maggiormente concentrati sui nostri asset, quale Softlayer è, siamo anche il principale sostenitore economico del progetto OpenStack. Tutti i nostri prodotti storage sono integrati in OpenStack, come le appliance e c'è chi li sta gestendo con OpenStack, come alcuni service provider nostri clienti. Più in generale, però, OpenStack è un fronte su cui opera il nostro Cloud Group. Inoltre, su Spectrum Scale stiamo integrando Swift e già dallo scorso anno forniamo supporto object.