IBM Italia apre le porte al Marketing Digital Lab

Declinazione locale dell'IBM M&C Lab di New York, ha la funzione di accelerare la trasformazione digitale delle imprese. Ampio il ventaglio di metodologie e strumenti, in connessione permanente coi centri di ricerca mondiali.

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a cura di Tito Labanchi

Il Marketing Digital Lab italiano di IBM, sulla scia degli investimenti già realizzati a New York e in altre località internazionali, avvia la propria operatività dall'IBM Client Center di Segrate, aprendo le porte al lavoro congiunto con i clienti interessati ai processi di sviluppo delle strategie digitali.

Il Lab offre alle aziende un'esperienza immersiva guidata da competenze consulenziali e sostenuta da tecnologiche di IBM nelle aree del cloud, degli analytics, del social e del mobile. In particolare, il cliente può contare su cinque tipologie di workshop, centinaia di studi dell'Institute for Business Value, un nuovo gruppo di metodologie.

Tra queste, per esempio la metodologia "Agile", oggi in voga, i cui principi consentono l'eliminazione degli sprechi, l'amplificazione dell'apprendimento e un maggior coinvolgimento dei team.

A questo si aggiungono tre tipi di servizi in ambito social e digital, oltre 130 demo interattive e la connessione in tempo reale con quattro Competence Center internazionali.

Il Love City index di Siracusa (nella foto il duomo) è il più recente progetto del Marketing Digital Lab

Come spiega IBM, le imprese sono guidate in un percorso di assessment, scoperta e approfondimento realizzando una roadmap di trasformazione, in linea con le esigenze del proprio settore d'industria e dei trend di mercato.

In termini pratici, il risultato è la creazione congiunta di contenuti e di applicazioni che, qui prodotte, testate e messe a disposizione via mobile, gratuitamente per tre settimane, pongono le basi per uno sviluppo digitale dei modelli operativi.

Il centro è di fatto già operativo: il risultato più recente è l'applicazione Love city index Siracusa, sviluppata con il comune siciliano e già premiata da Smau Roma lo scorso marzo.

Obiettivo del progetto è stimolare la generazione di un vero e proprio "indice emozionale ed empatico" verso i luoghi della città, attribuendo così valore al dato come risorsa per il territorio e promuovendo una partecipazione alla cura del patrimonio. L'app è l'elemento attrattivo e di coinvolgimento del cliente dietro la quale lavorano software di analisi dei dati, fruiti "as a service", che poggiano su piattaforma cloud.