Le imprese italiane puntano sui giovani talenti e non temono la crisi

Gli imprenditori italiani affrontano la crisi economica investendo sui talenti, sull'inclusività e sulla sostenibilità dei processi.

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a cura di Marina Londei

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Gli imprenditori italiani soffrono la crisi ma non si lasciano abbattere dalle difficoltà: l'innovazione digitale è una delle principali priorità per l'imprenditoria del Paese. Lo ha rivelato l'ultima ricerca di EY Italy presentata in occasione della XXVI edizione del premio L'imprenditore dell'Anno.

Secondo l'indagine, svolta nel mese di marzo coinvolgendo 100 aziende italiane, gli imprenditori sono determinati a perseguire gli obiettivi di digitalizzazione a dispetto delle difficoltà economiche. Nonostante l'87% degli intervistati ritenga la recessione un importante campanello d'allarme, il 65% degli imprenditori coinvolti vede la crisi di durata inferiore e quindi con meno effetti negativi rispetto a quelle passate.

Ciò non significa che le imprese non debbano rispondere alle difficoltà: le aziende intervistate ritengono di dover agire su più fronti, in particolar modo sui talenti e le nuove competenze, sulle tecnologie digitali e su misure di sostenibilità. I processi vanno rinnovati per ottenere effetti positivi a lungo termine che giustifichino gli investimenti.

L'innovazione digitale va ancora a rilento

Se si guarda al tema dell'innovazione digitale, la situazione non è delle più rosee: nonostante gli investimenti privati in soluzioni di data management, le competenze digitali dei cittadini sono insufficienti, così come la qualità dei servizi digitali di PA al singolo. Il 25% degli intervistati ritiene fondamentale investire sulla formazione digitale, sia tramite percorsi formativi interni che esterni.

Le imprese sono particolarmente interessate ai benefici dell'Industria 4.0 e alle opportunità di crescita che offre. Nel contesto attuale rimanere competitivi è molto più difficile rispetto al passato: le aziende stanno così puntando su fabbriche digitali e iperconnesse per ottimizzare i costi e mantenere alta la produttività.

Il PNRR non ha dato i risultati sperati: pur rappresentando un'importante leva per gli imprenditori, le imprese non sono riuscite ad accedere ai benefici del piano di ripresa. Il 40% degli intervistati ritiene che sia troppo complesso accedere alle misure del piano, e per il 42% è necessario semplificare il processo. 

Focus su talenti e sostenibilità per combattere la crisi

Al fine di attirare e trattenere i talenti chiave per il progresso, le aziende credono fortemente di dover sviluppare programmi di benessere aziendale e garantire crescita e mobilità interna. Il 37% degli intervistati ha sottolineato l'importante di creare percorsi di carriera meritocratici, sistemi di valutazione delle performance trasparenti e moderni, e più flessibilità nell'organizzazione del lavoro.

Il 28% delle imprese coinvolte ritiene inoltre fondamentale creare degli ambienti di lavoro inclusivi, improntati sulla comunicazione, sulla valorizzazione delle diversità e sull'uguaglianza di genere. Centrale è anche il tema della sostenibilità dei processi, di particolare interesse per le nuove generazioni.

Gli imprenditori italiani si dicono pronti a perseguire gli obiettivi prefissati e ad affrontare gli ostacoli del momento puntando sulla diversificazione degli investimenti. Al centro di questa volontà c'è il fattore umano: le imprese hanno compreso l'importanza di investire sui talenti e rispondere ai loro bisogni per creare valore.