Ottimizzare traffico in rete e durata delle batterie

Uno studio Alcatel-Lucent avverte: il peso sulle reti mobili non dipende solo dal traffico utile e servono strategie per ottimizzare l’attività delle reti e degli smartphone

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a cura di Giuseppe Saccardi

Il motivo è semplicemente la necessità di ottimizzare non solo il traffico in rete ma anche e soprattutto l’autonomia delle batterie

Per questa ragione, le applicazioni mobili comprendono non solo il cosiddetto “traffico utile” (il "payload", come lo definiscono gli esperti), ma anche quello accessorio o di "segnalazione", che serve soprattutto per aprire e chiudere una sessione e quindi risvegliare lo smartphone, il tablet o il modem wireless dal suo stato di standby. 

Può in tal modo succedere che anche applicazioni che apparentemente consumano meno risorse di rete nonché di energia, in realtà siano più impegnative di altre applicazioni, come la trasmissione di file o un breve video, normalmente considerate assai più dispendiose.

Dodici le applicazioni più esigenti in termini di banda

Lo studio di Alcatel-Lucent è il primo al mondo, afferma la società di telecomunicazione, a fare luce su questi aspetti ed è stato reso possibile dall’impiego di specifici strumenti che la stessa azienda rende disponibili per la misurazione e il monitoraggio statistico del traffico in rete, in particolare il Wireless Network Guardian, o WNG, un prodotto di "Network Analytics" che integra funzionalità di analisi di prestazioni della rete, Qualità d’Esperienza sul fronte utente e altri tool di analisi.

Delle trentanove applicazioni considerate nello studio, dodici si qualificano come le più esigenti complessivamente, quindi con il più alto volume di traffico utile e insieme quello di segnalazione di servizio, influenzate anche dal numero di utilizzatori. 

Quali sono le applicazioni che pesano di più?