L'avvento dell'intelligenza artificiale sta ridisegnando radicalmente il panorama lavorativo globale, con previsioni che fanno tremare anche i professionisti più esperti. Non si tratta più di scenari futuristici, ma di una trasformazione già in atto che potrebbe rivoluzionare ogni settore professionale nei prossimi mesi. Il campanello d'allarme arriva questa volta dal CEO di Fiverr, Micha Kaufman, che in una comunicazione interna diventata presto di dominio pubblico ha lanciato un messaggio inequivocabile: l'intelligenza artificiale non risparmierà alcuna professione, e solo chi saprà reinventarsi come talento eccezionale potrà sopravvivere professionalmente.
I numeri parlano chiaro e sono tutt'altro che rassicuranti. Secondo un rapporto di McKinsey, entro il 2030 l'AI potrebbe automatizzare il 30% del lavoro negli Stati Uniti. Ancora più allarmanti le previsioni di Goldman Sachs, che ipotizza l'eliminazione di 300 milioni di posti di lavoro a livello mondiale, con l'automazione di due terzi delle mansioni lavorative negli USA e in Europa. In questo scenario, la mail di Kaufman ai 775 dipendenti di Fiverr assume i contorni di un vero e proprio monito esistenziale per tutti i lavoratori.
"Non importa se sei un programmatore, un designer, un ptroduct manager, un data scientist, un avvocato, un addetto all'assistenza clienti, un venditore o un esperto di finanza - l'AI sta arrivando per te", ha scritto Kaufman, condividendo successivamente il messaggio anche su X. La verità scomoda rivelata dal CEO è che l'intelligenza artificiale trasformerà radicalmente ogni settore, rendendo obsolete le competenze attuali e innalzando drasticamente l'asticella per rimanere competitivi sul mercato.
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Il messaggio di Kaufman non si limita a dipingere uno scenario apocalittico, ma delinea anche una possibile via d'uscita. Secondo il CEO di Fiverr, la chiave per sopravvivere professionalmente sarà la capacità di diventare un talento eccezionale nel proprio campo. "I compiti che una volta erano considerati 'facili' non esisteranno più, e quelli difficili diventeranno il nuovo standard di base", spiega Kaufman. In altre parole, l'AI innalzerà significativamente il livello minimo di competenza richiesto in ogni professione.
"Se non diventerai un talento eccezionale in ciò che fai, un maestro nella tua professione, dovrai affrontare la necessità di un cambiamento di carriera nel giro di pochi mesi", ha ammonito Kaufman. "Siamo condannati? Non tutti, ma coloro che non si sveglieranno e non comprenderanno rapidamente la nuova realtà sono, purtroppo, destinati a soccombere professionalmente."
La soluzione proposta dal CEO di Fiverr è pragmatica: studiare e padroneggiare le più recenti soluzioni di AI specializzate per il proprio settore. Per i programmatori, suggerisce strumenti come Cursor, un editor di codice basato su intelligenza artificiale. Per gli avvocati, raccomanda Legora, un assistente AI che aiuta nella ricerca e nell'analisi dei documenti legali.
Kaufman esorta inoltre i dipendenti a collaborare con i colleghi più esperti in materia di AI, sottolineando che "il tuo valore diminuirà prima ancora che tu possa renderti conto di cosa ti ha colpito" se non imparerai a utilizzare efficacemente l'intelligenza artificiale generativa. L'adattamento, in sostanza, non è un'opzione ma una necessità per la sopravvivenza professionale.
L'approccio di Kaufman si inserisce in un trend crescente tra i CEO delle aziende tecnologiche. Luis von Ahn, CEO di Duolingo, ha recentemente annunciato la sostituzione di lavoratori a contratto con soluzioni di intelligenza artificiale. Parallelamente, Tobi Lutke di Shopify ha incoraggiato i dipendenti a ricorrere all'AI prima di richiedere l'assunzione di nuovo personale, promuovendo un approccio "AI-first" al lavoro.
Fiverr, con i suoi oltre 3,6 milioni di acquirenti attivi annuali e un fatturato di 391,5 milioni di dollari nel 2024 (in crescita dell'8,3% rispetto al 2023), rappresenta uno spaccato significativo del mondo del lavoro freelance. La piattaforma, che mette in contatto professionisti indipendenti con potenziali clienti per servizi che spaziano dal design alla scrittura, è essa stessa al centro della trasformazione digitale del lavoro. Per questo motivo, le parole di Kaufman assumono un peso particolare, delineando non solo il futuro della sua azienda ma potenzialmente quello dell'intero ecosistema professionale globale.
Il messaggio finale è chiaro: l'AI non è solo uno strumento da incorporare nel proprio lavoro, ma un catalizzatore di cambiamento radicale che richiederà a ogni professionista di reinventarsi completamente o rischiare l'obsolescenza. La sfida sarà trasformare questa minaccia in un'opportunità di evoluzione professionale, utilizzando l'intelligenza artificiale non come sostituto ma come amplificatore delle proprie capacità unicamente umane.