Webex è la prima soluzione di videoconferenza a ottenere il via libera per essere usata dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea: secondo il Garante Europeo per la Protezione dei Dati (GEPD), lo strumento soddisfa le norme per il trattamento dei dati personali di istituzioni e agenzie dell'UE.
Al momento Webex è l'unica piattaforma ad aver ottenuto l'approvazione del GEPD; per Cisco si tratta di un traguardo molto importante, soprattutto in seguito a Schrems II e l'annullamento del Privacy Shield.
Webex è la prima e unica soluzione ad aver raggiunto il livello 3 di conformità dell'EU Cloud Code of Conduct, ovvero il codice di condotta europeo per i fornitori dei servizi cloud con norme sulla trasparenza, responsabilità, trattamento e minimizzazione dei dati nel cloud, oltre alla notifica delle violazioni.
Il livello 3 prevede conformità totale alle norme del codice certificata da audit e attestati da terze parti incaricate dall'UE.
Cisco assicura che i dati degli utenti, inclusi i contenuti generati e i dati analitici, rimarranno all'interno dell'UE grazie ai due data center di Francoforte e Amsterdam, supportando così la residenza completa delle informazioni nell'Unione.
Grazie a Control Hub, gli amministratori della piattaforma potranno gestire utenti, dispositivi e sicurezza di rete con la massima visibilità, scegliendo di spostare i dati dove preferiscono. L'Hub consente anche di impostare controlli di accesso puntuali agli utenti e ai contenuti.
Per proteggere la privacy degli utenti, Webex utilizza crittografia end-to-end di nuova generazione e le chiavi delle riunioni sono accessibili solo ai partecipanti. La piattaforma fornisce inoltre protezione da malware e soluzioni per prevenire la perdita di dati.
Nonostante le difficoltà oggettive nel muoversi sul terreno della privacy e del trattamento dei dati, la soluzione di Cisco è riuscita a rispettare tutti i requisiti del Garante Europeo per la Protezione dei Dati.