Microsoft ha pagato 650 milioni di dollari per la licenza di Inflection AI

Secondo una fonte in contatto con The Information, Microsofto avrebbe pagato 650 milioni di dollari per la licenza di Inflection AI.

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a cura di Marina Londei

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Satya Nadella è alla ricerca dei migliori talenti nel campo dell'intelligenza artificiale, e lo dimostrano le assunzioni di Mustafa Suleyman e Karen Simonyan, due dei co-fondatori della promettente startup Inflection AI.

Suleyman sarà a capo della nuova unita di IA di Microsoft, mentre Simonyan ricoprirà il ruolo di chief scientist nello stesso comparto. 

Molti si sono chiesti quanto sia costata questa manovra al gigante di Redmond e, secondo una fonte vicina alla compagnia, sembra che l'accordo sia stato chiuso per circa 650 milioni di dollari. 

A riportare la notizia è stato The Information: stando all'informatore, Microsoft ha pagato 620 milioni di dollari per una licenza non esclusiva della tecnologia di Inflection AI più altri 30 milioni per evitare una battaglia legale dopo l'assunzione di due dei co-fondatori e di altri membri della startup.

Gli investitori di Inflection guardano con sospetto a questa manovra, ma Reid Hoffman, membro della board di Microsoft e anche lui tra i co-fondatori della startup, ha promesso che "tutti gli investitori di Inflection avranno buoni risultati, oggi e in futuro".

The Information riporta che, stando all'informatore, gli investitori del primo round da 225 milioni di dollari otterranno 1,5 volte il loro investimento, mentre quelli del round successivo da 1,3 miliardi di dollari otterranno 1,1 volte il loro investimento.

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Il problema è che la nuova società sembra che dovrà rinunciare allo sviluppo di Pi, il chatbot di produttività di IA tanto pubblicizzato, e diventerà invece uno studio che supporterà altre aziende nello sviluppo di Large Language Model.

Inflection fin dalla sua fondazione è stata una startup molto interessante: la compagnia ha raccolto più di un miliardo di dollari da investitori come Bill Gates, Microsoft, Eric Schmidt e NVIDIA, ed è stata valutata 4 miliardi di dollari. Le potenzialità, insomma, non mancano alla startup, ed è per questo che Microsoft ha cercato di metterci sopra le mani il prima possibile. 

È vero, la compagnia di Nadella ha già una collaborazione molto stretta con OpenAI, ma in un mercato fortemente competitivo e in evoluzione è sempre meglio avere un piano B (e anche un piano C). Bisogna inoltre considerare che la Federal Trade Commission sta ancora valutando le implicazioni dell'accordo di Microsoft con OpenAI e, se la Commissione dovesse emettere qualche mandato, la compagnia di Redmond non vuole rimanere scoperta. 

La manovra di Microsoft è stata piuttosto costosa, ma secondo l'informatore sarà anche molto fruttuosa, anche per liberare in parte la compagnia dalla sua "dipendenza" da OpenAI.