Sono sempre di più i settori plasmati dall’Open Source. Anche i più tradizionali, come il comparto edile o, più precisamente, il mondo dei prefabbricati in calcestruzzo. Tra i leader globali c’è Progress Group, società altoatesina che conta 700 collaboratori sparsi in tutto il mondo e circa 80 Paesi in cui esporta le proprie soluzioni. L’azienda, ferrea sostenitrice dell’Open Source, è stata quest’anno per la prima volta supporter di SFScon 2021, la conferenza internazionale del software libero organizzata al NOI Techpark di Bolzano il 12 e 13 novembre scorsi. Una due giorni per parlare con i più grandi esperti del panorama Open Source. Un appuntamento sempre molto atteso e dal respiro internazionale che ha accolto anche Progress Group: “Siamo contenti di aver partecipato a SFScon perché ci ha permesso di monitorare come si evolvono i nostri competitor e trovare nuovi collaboratori e collaboratrici alla ricerca di una stimolante esperienza lavorativa – commenta Peter Oberhofer, responsabile del reparto ERP dell’azienda -. Progress viene spesso vista come una ditta che produce soltanto prefabbricati in calcestruzzo, ma in realtà facciamo anche molto altro”.
Già, perché se è vero che il focus principale del gruppo è rivolto allo sviluppo di macchinari per il settore e alla fornitura di elementi per la creazione dei prefabbricati, Progress sviluppa da tempo anche gli stack software per l’utilizzo dei macchinari stessi, come i cosiddetti ‘manufacturing execution system’. E per farlo, la divisione Progress Software Development (conta ad oggi 62 informatici operativi) si affida all’Open Source. Tra i prodotti più efficaci e richiesti ci sono i sistemi MES per la progettazione, la gestione e l’ottimizzazione della produzione dei prefabbricati, e le soluzioni ERP per l’illustrazione completa dei processi aziendali. “Con i nostri prodotti software proponiamo soluzioni globali per la preparazione del lavoro e l'analisi dei processi che accompagna tutti gli aspetti integrati all’interno degli stabilimenti di produzione di elementi prefabbricati in calcestruzzo. Tecnologie innovative ci consentono di collegare in rete macchine e programmi in maniera ottimale”, continua Oberhofer. Ma Progress si è specializzata nel tempo anche nel panorama della progettazione BIM, Building Information Modeling, attraverso l’uso dell’IFC4Precast, un software di supporto e ai linguaggi CAD e IFC classici del BIM.
“Crediamo molto nell’Open Source e quando possiamo utilizziamo sempre prodotti free e open. Cerchiamo sempre di investire in innovazione perché la nostra mission è quella di creare condizioni di vita migliori e sostenibili per le persone, trainando al tempo stesso tutto il settore”, prosegue Oberhofer. Progress Group ha investito nel tempo in linguaggi, software e standards open come il PXML o PXML-WebApi, diventati nel tempo standard di mercato d’eccellenza per il mondo dei prefabbricati. “Mettiamo sempre al centro il problema che dobbiamo risolvere per il cliente e cerchiamo il prodotto più adatto per farlo”.
Dall’agenzia web alla smart agriculture nel segno dell’Open Source
Ma l’edizione di quest’anno di SFScon ha visto la partecipazione anche di altri due supporter che usano il Free Software nelle attività di tutti i giorni. Aziende che seguono da anni la conferenza e che l’hanno vista mutare in positivo, edizione dopo edizione.
La prima è la trentina Made in Cima, agenzia di web design che sviluppa siti web e soluzioni digitali per clienti della pubblica amministrazione, turismo, servizi e privati. Negli anni l’agenzia ha sviluppato anche know-how e competenze nell’ambito dell’usabilità e delle interfacce grafiche, motivo per cui svolge spesso lavori per applicativi web complessi o software in generale. Una realtà che ha deciso di utilizzare soltanto software liberi come Wordpress o Pincore. “Anche dal punto di vista dei template per i siti lavoriamo in maniera custome operando in-house e senza comprare temi prefabbricati o già costruiti. Cerchiamo sempre di elaborare soluzioni ad-hoc, un approccio sartoriale che piace molto ai clienti”, racconta Andrea Cima Serniotti, CEO dell’azienda. E tanti progetti sono stati svolti anche insieme a NOI Techpark, il polo dell’innovazione dell’Alto Adige. “Con il team Digital abbiamo bellissimi rapporti ed è dal 2011 che collaboriamo attraverso consulenze per l’usabilità e lo studio di interfacce”, spiega Cima. Proprio loro, ad esempio, hanno sviluppato i siti di SFScon e dell’Hackathon.
C’è poi Gruppo FOS, società internazionale che opera in Italia e Lituania attraverso 240 collaboratori, presente con la sua capofila FOS S.p.A. sul territorio altoatesino dal 2016 ed è insediata nel NOI Techpark di Bolzano come azienda tecnologica e da quest’anno è anche presente con la nuova start-up Piano Green srl. Quest’ultima opera nell’ambito della smart agriculture, affiancando la comunità agricola e tutta la sua filiera per contribuire a realizzare un futuro più sostenibile, green e produttivo. Il Gruppo invece comprende aziende che operano nel settore dell’Information Technology integrando nel tempo le proprie competenze negli ambiti della Communication Technology dell’Engineering and Technology Transfer e dell’Automation and Solutions.
“La SFScon è uno dei nostri punti di riferimento, perché permette di dare grande visibilità a tutto l’Alto Adige e alle sue aziende, dimostrando come non sia solo terra di turismo ma anche d’innovazione – spiega Giovanni Giannotta, CTO di Piano Green -. Lavoriamo inoltre a stretto contatto con il team Digital di NOI Techpark, uno dei migliori per visione dell’innovazione, collaborando a progetti come Blueslemon che cerca di ridurre i rischi legati agli eventi franosi, progetto in collaborazione con altre aziende ed enti, come MAVTech srl ed Eurac Research, presenti nel NOI Techpark”.
Gruppo FOS è anche salita tre volte sul palco della SFScon portando dei talk incentrati sui loro progetti più interessanti, svolti in collaborazione con altre realtà del parco tecnologico. Il primo riguardava un sistema IoT per il controllo delle colture e dei terreni, il secondo gli effetti e le condizioni del cervello post ictus, e il terzo una panoramica su alcuni strumenti per il digital learning. “Gruppo FOS si appoggia molto a software e hardware open source, sviluppando prototipi che utilizzano tali tecnologie. Questo perché siamo convinti che la conoscenza debba essere condivisa. È necessario diffondere questo tipo di credo, perché apre nuove possibilità a chiunque e garantisce maggiore coesione nelle comunità tecnologiche”, conclude Giannotta.