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a cura di Massimiliano Monti

Nell'intervista disponibile sul canale YouTube di B2BLabs Umberto Galtarossa, Technical Manager di Pure Storage racconta le novità introdotte dall'azienda nei suoi servizi. Scelte tecnologiche e strategiche che mostrano l'interesse sempre maggiore del mercato per le soluzioni di containerizzazione. Purestorage propone soluzioni full-flash e soluzioni di data protection e protezione dei dati, in particolare per gli ambienti Kubernetes.

Kubernetes infatti è probabilmente il rappresentante più famoso della tecnica chiamata Containerizzazione. Questa consiste in un nuovo approccio alla virtualizzazione in cui non si emula più l'intera macchina, ma solo il sistema operativo e i componenti necessari al funzionamento di una specifica applicazione.

Questo permette di realizzare un'infrastruttura più dinamica, flessibile e con un'utilizzo ottimizzato ed efficiente delle risorse (gli overhead legati al funzionamento del sistema di virtualizzazione sono ridotti), con la possibilità di allargare in modo dinamico le richieste con una maggiore semplicità rispetto alle altre soluzioni. Ecco l'intervista completa:

La containerizzazione e i problemi di sicurezza della "corsa all'oro"

Oggi presso molte aziende che fanno affidamento sulla tecnologia è in atto una vera e propria corsa all'utilizzo sempre più frequente e innovativo di questa tecnologia, che offre vantaggi considerevoli soprattutto in termini di responsività.

Questo genera una necessità sempre più ampia di sistemi di sicurezza adeguati a questa nuova spinta innovativa. Qui entra in gioco Pure Storage, che durante il suo evento Pure//Accelerate 2021 ha presentato alcune novità, soprattutto  nella gestione di Kubernetes.

La prima è Portworx, un servizio all-in-one per la gestione dello storage su Kubernetes. Portoworx permette sia di gestire automaticamente la capacità delle applicazioni in esecuzione, migliorando l'efficienza già elevata di questi sistemi, sia di avere un sistema di sicurezza integrato. Portworx infatti offre in una sola soluzione data protection e data recovery oltre alla possibilità di effettuare migrazioni fra cloud.Un prodotto interessante che va a colmare una lacuna tipica delle tecnologie innovative e degli early adopter: la scarsità di opzioni per la sicurezza e il disaster recovery. Inoltre vale la pena di ricordare che la messa in sicurezza di un ambiente come Kubernetes richiede accorgimenti e competenze specifici, diversi da quelli degli ambienti server e desktop.

Uno dei temi di Accellerate è l'integrazione con le piattaforme storage di Pure Storage per permettere una gestione il più dinamica possibile delle risorse, senza dimenticare il tema della sicurezza appena citato, sia dal punto di vista della data mobility, sia da quello del disaster recovery e della prevenzione di leak e falle di sicurezza.

Per quanto riguarda le caratteristiche di Portworx nel campo del disaster recovery, uno dei punti di forza del servizio è la possibilità del recupero rapido dei dati. Grazie agli accorgimenti messi in campo da Pure Storage esiste sempre una copia dei dati opportunamente messa in sicurezza che è possibile recuperare in modo praticamente istantaneo.Il sistema di creazione e gestione degli snapshot è estremamente flessibile e permette una gestione puntuale della messa in sicurezza dei dati.

Monitoraggio e controllo attraverso Pure1

La seconda novità presenta riguarda la piattaforma di monitoraggio Pure1, un cruscotto che offre il controllo e la gestione delle risorse disponibili, dotato di un set di strumenti per la gestione ottimale dello storage e della capacità a disposizione.

Fra le novità presentate è stato reso disponibile uno strumento di Analytics specifico per Kubernetes, che permette di monitorare il funzionamento in termini generali, per esempio monitorando la disponibilità di memoria e altre risorse, sia in dettaglio, per esempio controllando lo stato dei singoli Pod,le chiamate alle Api e così via.

La containerizzazione: una piccola rivoluzione già in atto

Le novità annunciate durante Pure// Accellerate confermano l'interesse sempre maggiore da parte delle aziende per gli ambienti di containerizzazione. Le soluzioni di Pure Storage ne estendono la diffusione, rendendole accessibili per esempio anche alle aziende che hanno bisogno di soluzioni IT dinamiche, in particolare quelle per le quali il sito aziendale costituisce parte del modello di business, a partire dalle medie dimensioni in cui la gestione diretta delle risorse diventa necessaria.Il tema tuttavia coinvolge in maniera indiretta anche le mini e micro imprese dal momento che molto spesso queste si appoggiano a service provider che, a loro volta, sentono sempre più pressante la necessita di soluzioni efficienti, flessibili e ottimizzate.