Avv. Giuseppe Croari – Dott.ssa Silvia Di Paola
Con la delibera n. 197/2025, pubblicata dall’AGCOM a inizio ottobre, è stato ufficialmente istituito il cosiddetto “albo degli influencer”: un registro amministrativo pensato per portare maggiore trasparenza e responsabilità nel settore dei contenuti digitali.
L’argomento ha attirato grande attenzione nelle settimane successive, ma molti creator e aziende stanno ancora cercando di orientarsi tra obblighi, scadenze e reali impatti operativi.
La delibera si inserisce in un percorso iniziato nel gennaio 2024, quando AGCOM aveva approvato le prime Linee guida per gli influencer con la delibera 7/24/CONS (per maggiori informazioni clicca qui).
Anche se la notizia è ormai nota, vale la pena fare chiarezza: l’albo non è un ordine professionale, non richiede esami né titoli specifici, ma introduce una serie di adempimenti che diventeranno effettivamente operativi nei prossimi mesi.
Questo articolo offre una panoramica aggiornata ad oggi, utile per chi crea contenuti online o collabora con influencer e vuole capire concretamente cosa cambia.
L’iscrizione per “l’albo degli influencer”
Sono tenuti a iscriversi all’albo gli influencer italiani considerati “rilevanti”. Secondo l’AGCOM, rientrano in questa categoria coloro che soddisfano almeno uno dei seguenti requisiti:
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possesso di almeno 500.000 follower su una singola piattaforma, conteggiati alla data di trenta giorni precedenti la richiesta di iscrizione;
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raggiungimento di una media di almeno 1 milione di visualizzazioni mensili nell’arco degli ultimi sei mesi.
In linea di massima, invece, non è previsto l’obbligo di iscrizione — anche qualora vengano superate le soglie numeriche — se dall’attività di creazione di contenuti non deriva alcun reddito, oppure se non viene svolta alcuna attività commerciale in modo continuativo.
L’obbligo rimane comunque valido, anche in assenza di una vera e propria attività commerciale stabile, per celebrità, sportivi e personaggi dello spettacolo.
Dove e come iscriversi all’elenco
L’iscrizione può essere effettuata direttamente tramite il sito dell’AGCOM, compilando l’apposito modulo online.
Nel form devono essere indicati:
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nome e cognome, oppure la denominazione/ragione sociale se si opera come società;
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l’eventuale nickname con cui si è riconosciuti dal pubblico;
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i link ai profili e alle pagine social utilizzate;
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il numero di follower e le visualizzazioni relative alle piattaforme utilizzate;
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i recapiti, come un indirizzo PEC o un altro domicilio digitale;
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eventuali riferimenti del referente o dell’agenzia che gestisce le attività dell’influencer.
L’elenco sarà aggiornato semestralmente, nei mesi di aprile e ottobre. Gli influencer avranno a disposizione tre mesi per presentare il modulo di iscrizione, con termine ultimo fissato a febbraio 2026. La prima pubblicazione ufficiale del registro è prevista per la primavera del 2026. Anche chi non raggiunge i requisiti numerici potrà comunque scegliere di iscriversi volontariamente, impegnandosi ad aderire al codice di condotta.
Quali sono gli obblighi per gli influencer?
L’iscrizione all’“albo degli influencer” comporta il rispetto di una serie di obblighi specifici. In primo luogo, ogni contenuto di natura commerciale deve essere immediatamente riconoscibile, ad esempio attraverso l’uso di hashtag come #adv, #pubblicità o #sponsorizzato (per maggiori informazioni sull’attività di influencer marketing clicca qui). Questa prescrizione si applica anche quando la collaborazione non prevede un compenso economico o quando i prodotti sono stati ricevuti gratuitamente.
Gli influencer sono inoltre tenuti a segnalare in modo chiaro l’eventuale utilizzo dell’intelligenza artificiale nella creazione o modifica dei contenuti, così da garantire la massima trasparenza nei confronti del pubblico.
Particolare rilievo assume poi la tutela dei minori: i creator devono evitare la pubblicazione di materiali potenzialmente dannosi e utilizzare gli strumenti delle piattaforme per limitarne l’accesso ai più giovani, rispettando al contempo le norme relative alla dignità della persona, al contrasto della discriminazione, della violenza e dell’hate speech.
In generale, è inoltre vietata la diffusione di fake news o informazioni fuorvianti, in un’ottica di comunicazione responsabile e corretta.
Le eventuali sanzioni per i creator
La violazione degli obblighi previsti comporta sanzioni di diversa entità, a seconda della gravità dell’infrazione. In particolare:
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fino a 250.000 euro per casi di pubblicità occulta o messaggi ingannevoli;
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fino a 600.000 euro per violazioni più serie, come l’insufficiente tutela dei minori o la diffusione di contenuti discriminatori;
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fino a 103.000 euro per chi omette l’iscrizione all’albo nonostante sia tenuto a farlo.
Conclusioni
L’istituzione del registro degli influencer rappresenta un passaggio formale nel processo di regolamentazione delle attività di creazione e diffusione di contenuti online. La delibera dell’AGCOM definisce soglie di accesso, obblighi informativi e un sistema di sanzioni che saranno operativi nel corso del 2026, con l’obiettivo dichiarato di aumentare la trasparenza e la riconoscibilità dei contenuti commerciali.
L’impatto effettivo della misura dipenderà da come influencer, agenzie e aziende si adegueranno ai nuovi requisiti e da come le piattaforme supporteranno l’applicazione delle regole. Il registro non modifica lo status professionale dei creator, ma introduce un quadro amministrativo più strutturato rispetto al passato.
Per i soggetti che operano nel settore — sia come creator sia come brand — il passaggio principale nei prossimi mesi sarà verificare il possesso dei requisiti, predisporre le informazioni necessarie all’iscrizione e adottare procedure coerenti con gli obblighi previsti. Il 2026 sarà quindi l’anno in cui si potrà valutare l’efficacia concreta di questa regolamentazione.
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