I componenti di una SDN

L’infrastruttura di rete assume un’importanza sempre più critica e si prepara alle nuove sfide puntando su nuove modalità di implementazione e gestione. L'analisi di Reportec approfondisce i temi e l'offerta delle principali aziende del settore

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a cura di Riccardo Florio

I componenti di una SDN

È possibile identificare tre componenti fondamentali per la costruzione di una SDN.

La prima componente è l’infrastruttura che comprende le porte sottostanti e l’hardware per l’inoltro dei pacchetti attraverso la rete. Il secondo livello è rappresentato dal piano di controllo che presenta una visione astratta dell’infrastruttura.

Questo piano di controllo risulta distribuito attraverso gli apparati di rete, ma consente all’amministratore del network di predisporre in modo centralizzato le policy e la gestione delle operation, garantendo un livello di controllo granulare che non è possibile conseguire all’interno di architetture legacy.

Il terzo è il livello applicativo. Alle applicazioni presenti in un ambiente SDN viene presentata la vista di tutta la rete, consentendo di concentrarsi su come ottimizzare le applicazioni aziendali e fornire SLA di tipo end-to-end che riguardino gli aspetti prestazionali, la qualità del servizio e la sicurezza.

Le applicazioni SDN danno forma alle richieste provenienti dal business e favoriscono l’estensione delle funzionalità necessarie per soddisfare tali esigenze, provvedendo a ottimizzare il percorso dei dati, a effettuare il routing e a evitare i loop.

La separazione tra il layer di switching e quello di controllo centralizzato di un’architettura SDN può essere realizzata sfruttando il protocollo standard OpenFlow definito dalla Open Networking Foundation (ONF). OpenFlow fornisce anche le API necessarie per favorire l’accoppiamento con la parte applicativa.

Il successo che sta incontrando SDN risiede anche nel suo carattere centrato sulle applicazioni e nel fatto che questo modello consente, una volta implementato, di continuare a usufruire delle innovazioni tecnologiche senza richiedere aggiornamenti globali delle apparecchiatura o una revisione dell’implementazione di rete.

Questo a patto di aver superato il primo step che, invece, richiede un investimento inziale per la sostituzione degli apparati e una revisione complessiva della rete per farla evolvere verso il “software defined”.