Roma: il MIUR sostiene le Smart City con Selta

Sicurezza del territorio e delle infrastrutture critiche al centro del progetto RoMA (Resilience Enhancement of a Metropolitan Area) promosso dal Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca. Le prime implementazioni nella Capitale e nelle città di Piacenza e Spoleto.

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a cura di Gaetano Di Blasio

Non poteva che partire da Roma il progetto RoMA (Resilience Enhancement of a Metropolitan Area), ma in contemporanea le prime implementazioni saranno avviate anche a Piacenza e Spoleto.

Si tratta di un'avanzata soluzione di comunicazione e controllo a difesa delle infrastrutture critiche, dell'ambiente urbano e del territorio, selezionata e sostenuta nell'ambito dei progetti smart city dal Miur, il Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca. Protagonista del RoMA, dal punto di vista tecnologico è l'azienda italiana Selta, che fornisce le tecnologie per le reti.

Punto di forza del progetto è la replicabilità anche in altri contesti, urbani e non, prevedendo la realizzazione di un vasto e capillare sistema per compiti che andranno dal controllo meteo e del traffico alla sicurezza pubblica, al monitoraggio ambientale.

La videosorveglianza è uno dei servizi di RoMA

Al progetto concorrono enti di ricerca come Enea, utility pubbliche locali, a partire da Acea capoprogetto a Roma, fornitori di apparati terminali, tra cui telecamere di videosorveglianza e sensori, operatori di telecomunicazioni (Telecom Italia) e l'Università la Sapienza. Per RoMA è previsto un finanziamento di circa 10,5 milioni di euro.

Peculiarità del progetto l'integrazione di reti eterogenee, nuove ed esistenti (come quelle gestite da Acea a Roma), che convoglieranno i dati sensibili con tecnologie innovative, verso un sistema di controllo centrale (CSAM).

Questa rete di reti è l'ossatura del progetto e permetterà di erogare servizi innovativi, dalla videosorveglianza alla gestione del traffico. Sarà proprio questo l'apporto principale di Selta: una rete metropolitana (MAN) basata su fibra ottica, dotata di apparati di aggregazione e smistamento del flusso dei dati.

Si tratta delle piattaforme SONHIA che interconnetteranno reti basate su tecnologie diverse quali fibra ottica, doppino in rame, wireless. Grazie alla soluzione di tipo Carrier Ethernet (CE), oltre alle più moderne comunicazioni su fibra è anche prevista l'integrazione con le reti pre-esistenti.

Carlo Tagliaferri

La rete ottica che Selta metterà a disposizione sarà del tipo WDM (Multiplazione a divisione di lunghezza d'onda), fino a 16 canali da 10 Gbps. La combinazione delle reti ottiche ed Ethernet permetterà il supporto di una pluralità di servizi, da quelli che prevedono la raccolta di limitate quantità di segnali, come per esempio quelli per il controllo della rete elettrica, ai servizi ad alto bit rate, come la videosorveglianza.

Selta è stata scelta per l'esperienza accumulata in vari settori, dalle telecomunicazioni all'automazione e controllo delle reti elettriche e di trasporto, come ricorda Carlo Tagliaferri, presidente di Selta, affermando inoltre: "Oggi le tecnologie sono sufficientemente mature per trasformare in realtà una vasta serie di aspettative, dalla sicurezza alla gestione della mobilità, ai pubblici servizi".