Stampa 3D e biomedica: come la manifattura additiva migliora la vita dell'uomo

I progressi della stampa 3D si riscontrano non solo in ambito manifatturiero, ma anche nel mondo della biomedicina grazie all'ingegnerizzazione di tessuti e supporti deambulatori.

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a cura di Marina Londei

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Il 12 luglio scorso si è tenuto l'Expo dell'Impossibile, l'evento di Elmec 3D dedicato alla manifattura additiva. Durante l'evento si è discusso in quali modi la stampa 3D può migliorare la vita dell'uomo, presentando gli ultimi traguardi del settore.

Tra le applicazioni più interessanti c'è l'ingegnerizzazione dei tessuti, la creazione di ausili deambulatori personalizzati e il supporto alla chirurgia ricostruttiva. La stampa 3D trova il suo spazio non solo nell'industria del manifatturiero, ma anche nel campo biomedico per migliorare la vita delle persone.

Gabriel Liguori, fondatore e CEO di TissueLabs, ha spiegato come la stampa 3D possa risolvere il problema della mancanza di organi per trapianti: oggi la biostampa consente di creare tessuti per testare l'effetto delle medicine, ma sono già in atto le sperimentazioni per stampare pelle umana. Entro 7-8 anni, spiega Liguori, l'obiettivo è realizzare vasi sanguigni, mentre entro 15 sarà possibile stampare tessuto cardiaco dotato di microvascolarizzazione.

Servirà ancora del tempo prima di creare tessuti interni trapiantabili, ma la stampa 3D si sta già rivelando molto utile per la ricerca in ambito chirurgico. Chiara Copelli, specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale e Professore Associato presso l'Università degli Studi di Bari, ha spiegato che la realizzazione di tessuti aiuterà non solo a ridurre i tempi di attesa per i trapianti, ma anche ad abbattere eventuali problematiche legate alle imprecisioni chirurgiche.

Se per la chirurgia interna dovremo aspettare ancora qualche anno, la realizzazione di supporti deambulatori è già a uno stadio avanzato: Ivan Guerini, Project Manager di Isinova, ha raccontato il progetto "Letizia, la gamba dell'emergenza": l'azienda è riuscita a creare in tempi rapidi e costi ridotti supporti per gli arti inferiori.

La stampa 3D si rivela particolarmente utile anche per la realizzazione di dispositivi medici quali i plantari su misura per i disturbi di equilibrio, come nel caso di Gondola Medical Technologies.

Infine, uscendo dal campo medicale, Emanuele Schiavon, Solution Architect di Omron, ha illustrato il prodotto di punta dell'azienda: un braccio robotico collegato al cloud, con safety skin che aumenta la sicurezza di movimentazione del cobot e multiflangia entrambe stampate in 3D.

L'era della tecnologia additiva è già cominciata e le prime applicazioni parlano di un futuro promettente e neanche troppo lontano.