Meno privacy più servizi

Il Cisco Customer Experience Report dimostra che i consumatori sono disponibili a fornire informazioni personali per ottenere in cambio servizi personalizzati per un'esperienza d'acquisto multicanale. Merito dell'Internet of Everything.

Avatar di Gaetano Di Blasio

a cura di Gaetano Di Blasio

Meno privacy più servizi

Per quanto automatizzato, però, un servizio personalizzato con un assistente è apprezzato dal 58% dei rispondenti che preferisce l'aiuto di un commesso all'interno del negozio. Online è preferita l'assistenza tramite sessioni di instant-messaging con un assistente alle vendite (30%), oppure via telefono (28%) o via e-mail (27%).

Meno entusiasmo per le app dei rivenditori (27%), anche quando (lo fa il 54%) si usa il cellulare per gli acquisti in negozio. Più che altro le app sono utilizzate per controllare i prezzi (56%), trovare vendite speciali/ sconti / coupon (53%), per effettuare la scansione dei codici a barre (48%), o confrontare le recensioni dei prodotti (45%).

Non a caso hanno successo i servizi di monitoraggio: i consumatori vogliono tenere traccia delle svendite e delle promozioni (62%), dei coupon (46%), delle variazioni dei prezzi (47%), e della disponibilità dei prodotti (45%).

Come accennato, un discreto numero di persone sono propense a dare informazioni private in cambio di un servizio clienti su misura. Quasi la metà (49%) dei consumatori è d'accordo che i rivenditori raccolgano informazioni personali durante gli acquisti online in cambio di consigli e servizi al cliente più personalizzati.

Più in dettaglio, lo studio Cisco ha rilevato che il 58% dei consumatori è disposta a fornire ai rivenditori informazioni sulle proprie misure e sulla taglia indossata, in cambio di suggerimenti più personalizzati sui prossimi acquisti.

Il 54%, inoltre, lascia che i commercianti possano memorizzare la cronologia dei loro acquisti in cambio di un servizio più soggettivo.

Più in generale, oltre un terzo (35%) dei consumatori è d'accordo (25%) o non è interessato (10%) se i rivenditori condividono informazioni personali su di loro con terze parti in cambio di servizi più personalizzati, con il 46% dei consumatori che afferma di essere selettivo nei riguardi di siti di vendita online a cui fornisce informazioni personali.

Stupisce di più che ben il 39% dei consumatori sia disposto a rivelare il proprio reddito (sottoscrivendo una Carta Oro), in cambio di servizi più mirati, sconti e promozioni.