Oggi è un giorno speciale, perché il 21 ottobre 2015 è la data in cu Mary e Doc arrivano nel futuro, nel film Ritorno al Futuro Parte 2. All'epoca era una data abbastanza lontana, visto che il film uscì nel 1989 ed era ambientato nel 1985. Per noi invece è il presente, ed è il momento ideale per vedere se il futuro immaginato da Robert Zemeckis, Bob Gale e Steven Spielberg è diventato un po' più reale. In particolare, vediamo quanto è vicina la scienza moderna al mitico hoverboard e alle auto volanti alimentata a immondizia.
Quando si pensa a Ritorno al futuro una delle prime immagini che viene in mente è quella di Marty McFly che si sposta sull'ormai celebre Hoverboard, lo skateboard senza ruote che resta sollevato da terra grazie alla levitazione magnetica. Benché durante un'intervista il regista sostenne che gli hoverboard esistessero veramente - ma che la loro commercializzazione fosse stata bloccata perché ritenuti troppo pericolosi - ancora oggi per vederne uno in azione bisogna riguardarsi il secondo e il terzo episodio della trilogia di Robert Zemeckis.

Ad agosto di quest'anno la casa automobilistica Lexus ha presentato un prototipo di Hoverboard funzionante. Si chiama Slide, pesa 11,5 Kg e fluttua sul terreno grazie alla levitazione magnetica. Per testarlo è stato ingaggiato lo skater professionista Ross McGouran. Guardate il video qui sotto per vedere com'è andata.
Un'altra azienda che è si è messa all'opera su questa tecnologia è la californiana Arx Pax, che a ottobre 2014 ha presentato il prototipo Hoverboard Hendo che sfruttala tecnologia Magnetic Field Architecture (MFA) per realizzare motori che creano e manipolano i campi magnetici, consentendo loro di librarsi - solo su superfici conduttive. Il secondo prototipo dovrebbe essere presentato proprio oggi: vi aggiorneremo nelle notizie.

Per la cronaca Arx Pax ha sottoscritto a settembre di quest'anno un accordo con la NASA per usare la stessa tecnica al fine di manipolare i mini satelliti CubeSat: dovrebbe tenerli a distanza di sicurezza tra di loro e allo stesso tempo non farli allontanare troppo fra loro. SpaceX pensa di usare la tecnologia MFA per il super treno Hyperloop.
Uno dei progetti più curiosi per la realizzazione di un hoverbord è quello che chiama in causa la tecnologia EM Drive della NASA. Per chi non lo ricordasse, EM Drive è un propulsore elettromagnetico che potrebbe portare una navicella spaziale dalla Terra a Marte in 70 giorni. Si ipotizza che la stessa tecnologia potrebbe essere impiegata per far lievitare l'hoverboard, ovviamente con le proporzioni del caso.
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