DC rescinde il contratto con il distributore Diamond - tutti i retroscena

Con una mossa senza precedenti e a sorpresa DC ha rotto il monopolio distributivo detenuto da Diamond Comic Distributors da oltre 25 anni.

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a cura di Domenico Bottalico

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Nella tarda serata di ieri, DC ha dato il via ad un altro weekend movimentato rescindendo definitivamente il contratto che la legava a Diamond Comic Distributors e rompendo così altrettanto definitivamente quel monopolio distributivo per il mercato americano ormai da più di 25 anni.

È una notizia importante, clamorosa, e che coinvolge l'industria del fumetto sotto molteplici punti di vista sia organizzativi che commerciali.

È bene spiegare la situazione facendo un paragone con il sistema italiano. In Italia le fumetterie possono ordinare i fumetti da diversi partner commerciali come ad esempio Me.Li., Pan Distribuzione o Star Shop con tempistiche e soluzioni commerciali differenti mentre negli Stati Uniti Diamond Comic Distributors permetteva alle fumetterie di avere un unico partner commerciale con soluzioni omogenee e l'arrivo del materiale in un unica giornata, il mitico mercoledì.

Il monopolio venne finalizzato con un accordo bilaterale circa 25 anni fa cioè quando i tentativi della Marvel di distribuire autonomamente i propri titoli, tramite il distributore Heroes World, fallirono mentre la stessa Casa delle Idee andava verso la bancarotta.

L'emergenza sanitaria causata dall'epidemia di Coronavirus ha accelerato un processo che qualcuno ha definito in corso da anni. Come prontamente riportatovi - cliccate QUI per tutti i dettagli - dopo la chiusura della sede di Diamond Comic Distributors, DC aveva cercato subito nuovi distributori per non fermare del tutto la sua filiera produttiva e stringendo un accordo con due nuovi attori ovvero Lunar Distribution e UCS Comics Distributors arrivando addirittura a poter far arrivare un giorno prima, il martedì, i suoi prodotti nelle fumetterie.

Mentre i rivenditori americani hanno accolto la notizia in maniera non propriamente positiva, lamentando condizioni economiche non accettabili - ma è bene sottolineare come lo facessero da anni anche con il monopolio Diamond - e difficoltà operative di dover ordinare ora da due distributori diversi soprattutto in un momento in cui era necessario una agilità operativa e flusso di denaro costante e "facile".

La decisione della DC, e la fine del monopolio, però si accompagnano ad una serie di retroscena e immancabili voci di corridoio sul futuro non solo del mondo distributivo in cui le altre case editrici dovranno necessariamente riorganizzarsi, Marvel compresa e in testa, ma anche di quello legato meramente alle pubblicazioni.

La prima e più ovvia motivazione che avrebbero spinto la DC alla decisione è legata ai dati di vendita. Da un lato infatti la stagnazione è evidente da praticamente un anno - dalla fine dell'evento Metal, le vendite si sono assestate intorno al 30% del mercato - e dall'altra DC non vuole più che venga stilata la tradizionale classifica dei dati di vendita mensili che, per quanto inattendibile non tenendo conto di tutti i fattori comprese copertine variant, riordini e vendite digitali, risulta mettere in cattiva luce DC segnalando perentoriamente la supremazia, almeno dal punto di vista dei conteggi, della concorrenza.

La seconda avrebbe ripercussioni più profonde. Pamela Lifford, attuale President of Warner Bros. Consumer Products, non sarebbe una fan degli spillati e più in generale della filiera lavorativa legata al mercato "tradizionale".

Sin dal suo insediamento la Lifford sarebbe stata al centro di accese riunioni in cui i veterani della dirigenza DC le avrebbe più volte spiegato il funzionamento della filiera produttiva e del mercato "tradizionale", di contro la Presidentessa avrebbe fatto notare che la linea di graphic novel per middle-graders e YA - quella che è arrivata in Italia tramite Il Castoro con Harley Quinn Gotham Arrivo! - stia facendo faville sia in termini economici che di riscontro di critica e pubblico tramite canali diversi e più generalisti senza lo stress della lavorazione delle pubblicazioni tradizionali.

Dalla Lifford inoltre sarebbe arrivato l'input per creare la linea di pubblicazioni digital first a prezzo economico che sfrutti in maniera più rapida e diretta tutta la linea pensata per le pubblicazioni destinate alla catena di supermercati Walmart attualmente cancellata.

Non c'è bisogno di allarmarsi la Warner Bros. non vuole chiudere la DC ma sicuramente è in atto un potenziamento del comparto graphic novel e nei prossimi mesi, come più volte vociferato, non solo ci sarà da aspettarsi una ulteriore contrazione del numero delle pubblicazioni in spillato ma anche degli autori e dei disegnatori coinvolti.

L'orizzonte degli eventi in questo senso sarebbe Dark Nights: Death Metal - il prossimo evento orchestrato da Scott Snyder e Greg Capullo - che potrebbe portare ad una girandola di team creativi con in testa un rilancio in grande stile di Justice League e Superman.

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