Disney Parks annuncia licenziamenti a causa della pandemia

il presidente di Disney Parks, Josh D'Amaro, ha annunciato l'imminente licenziamento di 28.000 lavoratori, a causa del fermo dato dalla pandemia.

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a cura di Martina Mazzei

La pandemia colpisce ancora. L’ultima vittima del mondo dello spettacolo è Disney. Mentre Disneyland rimane chiuso per il sesto mese di fila, il presidente di Disney Parks, Josh D’Amaro, ha annunciato in una dichiarazione martedì pomeriggio che la società ha dovuto prendere la sofferta decisione di licenziare più di 28.000 dipendenti, impiegati nei numerosi parchi a tema Disney.

Stando a quanto dichiarato da Josh D’Amaro, (potete leggere il comunciato ufficiale a questo link) quasi il 67% dei lavoratori che verranno licenziati erano impiegati part-time di Disney Parks, già in aspettativa da Aprile. Nella sua dichiarazione il presidente di Disney Parks accusa, in parte, lo stato della California, la cui colpa sarebbe quella di ostinarsi a tenere chiuso Disneyland, nonostante le pressioni degli esercenti locali. La dichiarazione sottolinea come, alla luce del prolungato impatto della pandemia di Covid-19 sull’attività dei parchi, compresa la capacità limitata delle strutture gestite dalla Disney Parks, dovuta alle normative in vigore necessarie a mantenere il distanziamento sociale, e alla persistente incertezza riguardo la durata della pandemia, sia stata presa questa sofferta decisione. Da questa ondata di licenziamenti verranno colpiti circa 28.000 lavoratori, di cui il 67% sono part-time. Disney Parks sta attualmente trattando con i lavoratori colpiti e i rappresentanti sindacali.

Josh D’Amaro ha anche dichiarato che negli ultimi mesi la società è stata costretta ad apportare adeguamenti alle nuove normative e che, sebbene sia sofferta e difficile, la decisione di licenziare i dipendenti consentirà alla Disney Parks di riaprire in maniera più efficace ed efficiente quanto lo stato della California consentirà la riapertura. All’inizio di questo mese Disneyland ha lanciato una campagna pubblica per convincere il governatore della California, Gavin Newsom, a riaprire i parchi divertimento. Per questa operazione Disney Parks si è unita a Universal Studios, Knott’s Berry Farm, Six Flags Magic Mountain, Seaworld San Diego, Legoland California, Six Flags Discovery Kingdom, California’s Great America, e la California Attractions and Parks Association in una dichiarazione congiunta che accusava il governatore di non essersi adoperato adeguatamente per pianificare la riapertura.

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