Editoria italiana - il bilancio del 2020

Come è andato il 2020 dell'editoria italiana? Al netto della pandemia e dei vari lockdown è stato un anno decisamente positivo.

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a cura di Domenico Bottalico

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È l'editoria italiana a chiudere la nostra carrellata sui bilanci dell'editoria internazionale che ha già fatto tappa in Giappone e in Francia.

Il bilancio sul 2020 è stilato dalla AIE (Associazione Italiana Editori) in collaborazione con la società di servizi statici Nielsen. Al netto dell'emergenza socio-sanitaria provocata dall'epidemia di Coronavirus che ha portato anche alla chiusure delle librerie in tutta Italia, il 2020 è stato un anno tutto sommato positivo per il mercato editoriale italiano in cui il blocco delle pubblicazioni ha dato un importante impulso al digitale.

Editoria italiana - il bilancio del 2020

L'editoria italiana fa registrare una crescita del 2,4% nel 2020 rispetto al 2019 raggiungendo i 1.54 miliardi di euro a prezzo di copertina.

Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e vice presidente della Federazione degli editori europei (FEP), ha commentato questo risultato dicendo che:

Si tratta di una delle migliori performance a livello europeo grazie all’impegno degli editori che nei mesi più difficili hanno continuato a investire, dei librai, del Governo e del Parlamento che hanno varato un vasto piano di aiuti e scelto di considerare per la prima volta il libro bene essenziale, permettendo così di tenere aperte le librerie durante i lockdown.

Nel 2020 le vendite di libri cartacei sono cresciute dello 0.3% a prezzo di copertina, toccando 1.43 miliardi di euro. La crescita è ancora più marcata, pari al 2.4%, se si considerano e-book (cresciuti del 37% pari a circa 97 milioni di euro) e audiolibri (+94% pari a circa 17.5 milioni di euro). Grazie a questi aumenti, la lettura e l’ascolto digitale valgono oggi il 7.4% delle vendite del comparto varia.

Ancora più significativa la crescita in termine di copie (+2.9%), dove il +36.6% degli e-book ha più che compensato il leggero calo delle copie di libri (-0.8%).

Nel complesso, gli italiani hanno acquistato 104.5 milioni di libri, al netto degli audiolibri per i quali non si può avere un valore “a copia”, perché in prevalenza acquistati in abbonamento.

Importante da segnalare la crescita del comparto online. Le librerie, e più in generale i canali fisici, hanno ceduto quote di mercato all’online che dal 27% del 2019 è cresciuto fino al 43%. Da segnalare la concentrazione di una larga fetta delle vendite nelle mani di un solo operatore. I canali fisici, però, hanno recuperato terreno rispetto all’online nel corso dell’anno, passando dal 52% di aprile al 57% di fine dicembre.

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