Il fumetto in Francia - gli impressionanti numeri del 2020

Gli impressionanti numeri del fumetto in Francia: un 2020 da record ma non senza polemiche. Il volume più venduto, l'ascesa dei manga e la demografica.

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a cura di Domenico Bottalico

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Continua la nostra carrellata sui bilanci dell'editoria internazionale ed in particolare di quella a fumetti che fa tappa, dopo il Giappone, in Europa e più precisamente in Francia dove le cifre del fumetto in Francia sia in termini di vendite che di demografica mostra numeri impressionanti ed interessanti ma non scevri da considerazioni amare.

Il fumetto in Francia - gli impressionanti numeri del 2020

Il fumetto in Francia chiude un 2020 che è sicuramente un anno da record. Sono state vendute oltre 53 milioni di copie (+ 9% rispetto al 2019) per un fatturato generato di circa 591 milioni di euro (+ 6% rispetto al 2019).

L'editoria a fumetti in Francia è in costante crescita dal 2016: un libro su cinque acquistato in Francia è un fumetto inoltre da svariate ricerche di mercato è emerso che il 18% dei francesi ha dirottato il budget per cinema, teatro e cinema all'acquisto di un fumetto.

Il fumetto più venduto in Francia nel 2020 è stato Lucky Luke - Inferno di Cotone (pubblicato in Italia da Nona Arte).

Da notare due dati che apparentemente sembra contradditori. Il primo è che il 65% degli acquirenti di fumetti in Francia ha meno di 30 anni; il secondo è che durante il periodo di lockdown o di mobilità limitata a causa dell'emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, circa il 48% degli acquirenti dei fumetti ha colto l'occasione per completare la loro collezione.

Mentre la fetta di mercato più consistente è rappresenta, non del tutto a sorpresa vista la popolarità fra i più giovani, dai manga che rappresentano il 42% delle vendite totali del 2020 con una crescita del + 18% rispetto al 2019!

Il fumetto in Francia - non è tutto oro quello che luccica

Con queste cifre sembrerebbe che la Francia sia la "terra promessa" del fumetto mondiale ma in realtà non è proprio così. Benoît Peeters, presidente del Festival d'Angoulême, che evidenzia come il mercato sia trainato sempre dai grandi classici e sia poco recettivo invece alle novità e ai nuovi autori.

Inoltre Peeters torna a parlare della situazione economica degli autori francesi:

Ci sono diverse migliaia di autori, fra il 10% ed il 15%, che si guadagna da vivere con i fumetti. Altri riescono ad armeggiare un po', soprattutto con interventi in scuole del fumetto, workshop e festival. Ma sfortunatamente molti  di loro non sono supportati abbastanza. Anche qualche nome conosciuto spesso non ricevono compensi o anticipi adeguati. È triste, ci sono meccanismi da reinventare. Gli autori di fumetti guadagnano in media l'8% del prezzo del libro, una cifra che spesso viene divisa tra scrittori e disegnatori; le vendite dei volumi non avvantaggiano più gli autori.

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