Fernando: tutto sulla conferenza stampa con Fernando Alonso

Da oggi è disponibile su Amazon Prime Video la docu-serie Fernando incentrata su Fernando Alonso. Ecco la nostra esperienza sulla conferenza stampa.

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a cura di Giovanni Arestia

A partire da oggi è disponibile su Amazon Prime Video la docu-serie Fernando, un racconto visivo della carriera di uno dei più famosi sportivi spagnoli, vincitore di ben due Campionati del Mondo di Formula 1 e due 24 ore di Le Mans, ovvero Fernando Alonso, che di recente ha annunciato il suo atteso e inaspettato ritorno per la prossima stagione di Formula 1 con la scuderia Alpine F1 Team ovvero l'attuale Renault DP World F1 Team.

Ieri, 24 settembre 2020, abbiamo avuto il piacere e soprattutto l'onore di prendere parte a un'esclusiva conferenza stampa virtuale organizzata proprio da Amazon con la presenza del campione Fernando Alonso ed ecco a voi il racconto della nostra esperienza con qualche curioso dettaglio sulla serie e sul protagonista di essa.

L'emozione a distanza

Partecipare a un evento di tale importanza a distanza non è mai piacevole perché si sente la mancanza di un contatto fisico e la possibilità di organizzare delle domande precise e libere. L'evento, infatti, si è tenuto tramite un sito web dedicato realizzato appositamente da Amazon nel corso di questa emergenza ancora in corso e utile proprio per questo genere di eventi. L'unico modo per fare delle domande a Fernando Alonso era tramite un form in cui bisognava indicare le proprie generalità, la testata giornalistica di appartenenza e scrivere la relativa richiesta in inglese o in spagnolo. Alonso, infatti, era accompagnato da una moderatrice e i due comunicavano in spagnolo, ma vi era la possibilità di ascoltare una doppiatrice inglese in tempo reale.

L'evento era schedulato per le 11:15, ma ha avuto inizio venti minuti dopo circa, tuttavia l'emozione era tanta che non ce ne siamo nemmeno resi conto. Non appena si è conclusa la classica canzone di attesa, ha preso la parola la moderatrice della conferenza stampa, Nira Juanco, la quale ha introdotto la docu-serie, il suo protagonista e soprattutto ha annunciato che la serie avrà una seconda stagione il cui filo conduttore sarà il ritorno di Alonso alla Renault (futura Alpine). Quest'ultima stagione avrà quattro episodi, verrà trasmessa nel 2021 ed è stata fortemente voluta dal responsabile dei contenuti di Amazon Prime Video Spagna, Ricardo Cabornero, che si è dichiarato davvero entusiasta della prima stagione.

Fernando Alonso: una conferenza stampa tra rivelazioni e frecciatine

Dopo i classici convenevoli, osserviamo la schermata dividersi in due e sulla sinistra ecco spuntare Fernando Alonso il quale, dopo aver salutato tutti i partecipanti alla conferenza stampa, ha esortato tutti a guardare la serie:

"È davvero un grande piacere poter presentare questo documentario grazie alla collaborazione con Amazon Prime Video. Nella prima stagione mi vedrete diversamente dal solito, in maniera molto più ravvicinata e intima. Questo mostrerà un lato differente da quello a cui siete abituati, ovvero una persona scontrosa e scorbutica. Spero che possiate notare la differenza, anche perché il mio lato più competitivo non mancherà e vedrete cosa comporta disputare le più importanti competizioni automobilistiche del mondo. Sì, confermo, ci sarà anche una seconda stagione, ma questa sarà più breve e più emozionante perché mostrerà il mio ritorno in Formula 1, sperando che tutto vada per il meglio."

Dopo pochi minuti si è passato subito alle domande dei partecipanti e qui abbiamo, purtroppo, notato gli ovvi limiti del sistema di domande tramite form. Non era segnato il numero esatto di partecipanti, ma immaginiamo che comunque non fossimo in pochi, pertanto non potendo prenotare la domanda come accade di presenza, l'unico modo era inviarla tramite il form e sperare che questa venisse posta ad Alonso.

Non essendo una chat, non si poteva sapere in che modo queste venissero scelte e quindi non tutte sono state poste al protagonista dell'evento. Questo ci ha non poco amareggiato, ma comprendiamo anche che organizzare un evento del genere con tutte le ovvie limitazioni del periodo non sia una cosa facile e in ogni caso, nonostante il tempo limitato, Fernando Alonso è stato molto disponibile a rispondere a ogni tipo di domanda.

Il campione si è mostrato inaspettatamente emozionato e molto sorridente, dimostrazione che tiene particolarmente a questo progetto e a spiegarlo ai numerosi media internazionali presenti. Un po' tiepide e palesemente prudenti, ma c'era da aspettarselo, le risposte alle domande che i giornalisti gli hanno posto riguardo al suo ritorno in Formula 1. Alla domanda come si sentisse per questo atteso ritorno, il pilota ha risposto:

"Due anni lontano dalla Formula 1 mi hanno permesso di alleggerire la testa da mille pensieri, mi sono un riposata e adesso sto già pensando al ritorno e a come trovare un feeling con il mio nuovo team."

Inoltre ha aggiunto:

"La Formula 1 era in un momento dove non c'era competitività, c'era solo una squadra che vinceva e quindi ho pensato che fosse un buon momento per allontanarmi dalla competizione e affrontarla nuovamente con i nuovi regolamenti che dovevano entrare in vigore nel 2021. Questa era l'idea originale, ma a causa della pandemia tutto è slittato al 2022 ”.

La serie inizia con Alonso che corre sulle pericolose dune del deserto arabico, ma da lì si sposta verso l'idilliaca Lugano, in Svizzera, dove la sua ragazza fa yoga sulla terrazza di casa mentre fa colazione. Vuole convincerlo a praticarlo, ma lui ha il suo piano di allenamento di cui parla in videochiamata con il suo allenatore. Vi sono quindi scene intime e personali che riguardano amici e familiari, tra cui la sua compagna Linda Morselli. Alla domanda riguardante proprio questa sorta di invasione della privacy, Alonso ha risposto:

"Non è stato facile avere le telecamere in camera o che mi seguivano ovunque. Alla fine mi sono abituato e nonostante un po' di imbarazzo sono sempre riusciti a farla franca. Abbiamo comunque negoziato un po', ma mi dicevano 'metti il ​​microfono, andiamo, poi vediamo le immagini, se non ti piace alla fine, lo togliamo'. È sempre andato tutto bene perché poi me ne dimenticavo. Nel documentario, comunque, voglio mostrare un lato di me che non emerge pubblicamente e che invece si collega alle mie umili origini. È bene partire dal basso lottando ed essere consapevoli di tutto ciò che si è fatto per raggiungere i successi. Io mi definisco un combattente!”.

Quando gli è stato chiesto se ha intenzione di realizzare un libro sulla falsariga della docu-serie, il campione ha affermato:

"Guarda, è una cosa a cui non penso al momento. Certo, non mi dispiacerebbe, molti campioni sportivi hanno realizzato libri autobiografici molto interessanti, ma al momento mi basta pensare al mio futuro e sono già onorato di aver realizzato questa serie con Amazon."

La serie si concentra anche sui suoi successi raggiunti in questi due anni dopo aver lasciato la F1, come la doppia vittoria nella 24 ore di Le Mans, che lo pone ad un passo dalla conquista della cosiddetta tripla corona del motorsport. Per questo ha bisogno di vincere alla 500 Miglia di Indianapolis che è il momento più difficile del documentario. Nell'intervista il campione ha rivelato:

"Col tempo ti rendi conto che le cose non accadono per una giusta ragione, le cose succedono quando è necessario e per un motivo ben preciso. Non ho un esatto momento che mi ha condizionato la carriera sportiva, ma credo che proprio la 24 ore di Le Mans o la 500 Miglia di Indianapolis mi abbiano rafforzato parecchio. Certo, anche i due Campionati del Mondo di Formula 1. Beh, insomma, ogni cosa ha una sua importanza e rispondere a questa domanda è davvero complicato. Quindi, per concludere, mi sono emozionato sempre, ma credo che la Dakkar abbia un sapore diverso”. 

A questo punto ha aggiunto qualche dettaglio in più riguardo al suo prossimo ritorno in Formula 1:

"L'ambizione di tornare in Formula 1 è semplice. Amo guidare, avere il volante tra le mani è qualcosa di cui ho bisogno praticamente ogni giorno. In questi due anni senza F1, ho cancellato un po' dalla lista dei desideri molte delle cose che volevo da parecchi anni, un Campionato del Mondo Endurance, la 24 Ore di Le Mans, andare a Daytona un giorno e vivere una gara, gareggiare la Dakar, qualcosa che pensavo potessero accadere tra 10 anni, ma che ho fatto fino all'anno scorso… tutto mi ha aiutato a liberare la testa dai desideri e ora voglio tornare a fare ciò che ho sempre fatto."

Poi ha aggiunto qualche dettaglio in più dimostrando di essere ancora molto battagliero:

"Torno in Formula 1 non per andare nei ristoranti di ogni città e prendere qualche volo all'anno. Torno in Formula 1 con un motivo, che è vincere. Nello sport si vince o si perde. Essere quinto è meglio che essere settimo ed essere settimo è meglio che essere 12. O vinci o non vinci e l'obiettivo è provare a vincere. L'attuale Formula 1 non permetterà a nessuno, a parte Mercedes e Hamilton, di vincere, quindi, pensando già al 2022, avremo molte squadre, grandi speranze, Renault-Alpine-Fernando, Ferrari-Carlos, Max- Red Bull e così via. Molte persone speranzose. Vediamo se qualcuno potrà battere finalmente la Mercedes ”.

Alla conferenza stampa, però, ha anche confessato alcune sue paure:

"Ho paura della solitudine, forse anche per colpa del mio carattere che mi pone distante dalle persone, ma in realtà sono molto presente. Ho paura del ritiro dallo sport in generale. In realtà ho paura di tante cose, come ad esempio il virus. Cerco di prendermi cura di me stesso, continuo a pulire le cose che compro quando torno a casa. Ho molto rispetto per me e per chi mi sta intorno perché questa malattia è davvero tremenda."

Ci sono state anche domande molto piccanti riguardanti la Ferrari, ma queste sono state rimbalzate con eleganza e rispetto per la sua nuova squadra di Formula 1.  A tal proposito si è inserita un'altra domanda riguardo alla sua voglia di vincere e il pilota ha risposto:

"Questa, al contrario, è una domanda abbastanza facile: certo che mi piacerebbe, è ovvio, ma sarà una battaglia molto tosta, del resto in F1 girano solo grandi piloti e grandi case automobilistiche Hamilton, Leclerc, la Ferrari …”.

Non appena pronunciata la parola "Ferrari", un sorrisino beffardo ha spezzato tutto l'alone di riservatezza che finora aveva creato, conferma che Fernando Alonso non è affatto felice di come sta andando il Campionato di Formula 1 di quest'anno per quanto riguarda la scuderia che lo ha coccolato per cinque anni.

In ogni caso poi il discorso è tornato sul suo primo grande ed importante documentario:

"È un onore per me presentare in anteprima questa docu-serie con Amazon Prime Video. Nella prima stagione potrete vedere il sacrificio e tutto quel che comporta la partecipazione alle gare automobilistiche più impegnative del mondo, ma la seconda stagione se possibile sarà ancora più emozionante con il mio ritorno in Formula 1, non potrete perderla!".

Non resta quindi che dare uno sguardo approfondito alla nuova serie Fernando già disponibile su Amazon Prime Video.

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