Festa della Mamma, le mamme Disney più commoventi

Amiamo tutti le mamme Disney, ma quanto le abbiamo apprezzate davvero? Ricordiamole e onoriamole in occasione della festa della mamma!

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a cura di Francesca Sirtori

Festa della mamma e film Disney? Un istinto decisamente universale, quello materno, che forse non viene mai troppo festeggiato e onorato a dovere. Il tema del legame madre-figli è spesso affrontato nella cultura mediatica e, come ben sappiamo, nemmeno Disney si è esentata dalla rappresentazione di famiglie spesso "non convenzionali", anche se è molto più facile avere a che fare con figli abbandonati o perfino orfani. Per la festa della mamma, ripercorriamo insieme le vicende di alcune mamme Disney, spesso presenti in storie che possiamo ritrovare oggi nei film della piattaforma streaming Disney Plus.

Una fata e la sua "bestiolina"

Uno dei pregi che possiamo riconoscere a Disney è quella di aver portato sugli schermi la storia ignota ai più di una delle streghe considerate più cattive della storia della fiaba, Malefica. Uno dei villain tradizionali che abitano i regni fantastici del mondo Disney è stato improvvisamente riabilitato agli occhi del mondo grazie a una perfetta Angelina Jolie nei panni di Maleficent, pellicola del 2014 che ha fatto (ri)scoprire una delle mamme Disney più inattese.

Se all'inizio può lasciare perplessi questa purificazione, seppur parziale, di una strega, che abbiamo sempre e solo conosciuto per aver maledetto per sempre la vita di Aurora (Elle Fanning)la Bella Addormentata che tutti conosciamo, ci aspettano delle belle sorprese in questo live action del 2014, tutto sommato ben apprezzato dalla critica. Come può legarsi dunque una donna così malefica all'istinto materno?

Non madre biologica, ma quasi adottiva, Malefica è colei che si prende cura da lontano della stessa "bestiolina" che aveva condannato poco dopo la sua nascita. Si sa che spesso le colpe dei padri ricadono sui figli, ed è esattamente il caso di Aurora, che deve scontare la pena per quell'amore traditore che suo padre, Re Stefano, aveva provato per Malefica in età adolescenziale. La stessa età in cui Aurora dovrà cadere in un sonno eterno, per colpa di quell'arcolaio che tutti conosciamo, ma quante volte ha rischiato la vita prima di arrivare a 16 anni?

Malefica dal cuore d'oro

Qui si manifesta Malefica come una delle mamme Disney che più abbiamo amato: incredibilmente ostica e dannatamente bella e altera, la fata salva spesso la piccola Aurora man mano che cresce da burroni e pericoli, mentre le svitate fate madrine a cui era stata affidata sono troppo prese dai loro frivoli bisticci. Un po' perché la coscienza ha voci che difficilmente mettiamo a tacere, un po' perché l'eterna ingenuità e serenità di Aurora hanno fatto breccia nel suo cuore, Malefica riscopre così il vero amore, l'unico in grado di risvegliare Aurora dallo stesso sonno eterno a cui Malefica l'aveva condannata.

You'll love me at once, the way you did once upon a dream.

Un personaggio dalla doppia anima, quello di Malefica, e un istinto primordiale, quello di Aurora, che conduce la giovane a riconoscere nella fata la stessa figura che l'aveva salvata da piccola, quando si pensava che di quegli eventi non potesse avere memoria. Il binomio Jolie-Malefica si rivela commovente nel momento in cui una delle versioni bambine di Aurora è la stessa figlia dell'attrice, Vivienne Jolie-Pitt, facilitando così la scena in cui la donna prende in braccio la piccola e questa rimane docile. Nulla di strano per nessuna delle due; un pezzo di realtà portato sul set.

Come, my darling, homeward bound

Non si parla solo di donne reali, protagoniste di recenti live action, ma anche di figure materne che riescono a entrare nel cuore delle loro figlie per lungo tempo, anche dopo la loro prematura scomparsa. Parliamo di un'altra delle mamme Disney, la regina Iduna, madre di Elsa e Anna in Frozen, una donna che sa parlare alle figlie, in particolare alla maggiore, perfino dall'aldilà, nel momento cruciale della sua esistenza.

Sono diverse le memorie che le due sorelle conservano nel loro cuore, quando si addormentavano con la ninna nanna della regina, nient'altro che una canzone tipica del suo popolo di appartenenza, i Northuldra. Se la voce di Iduna addormentava le piccole, la voce di Idina (Menzel), doppiatrice di Elsa, si unisce a quella di Evan Rachel Wood in Mostrati, brano cantato nel momento in cui Elsa scopre finalmente l'origine del suo potere e i nodi vengono al pettine (ironia della sorte, anche i suoi capelli si sciolgono dalla perenne treccia).

I am found

Più di una volta l'essenza e le ombre della madre, accanto a quelle paterne, vengono rievocate per ripercorrere il passato della famiglia di Elsa e Anna, e la figura materna è la sola che appare a Elsa nella terra ghiacciata di Ahtohallan, dopo aver attraversato il Mare Oscuro. Un legame profondo che rende tutto più vicino a lei e in quel momento la commozione è davvero evidente nei suoi occhi (ma anche nei nostri, non nascondiamoci dietro a un dito!).

Uno scialle dei Northuldra che indossava la mamma e che Elsa indossa nei momenti più difficili, i quadri del palazzo che parlano delle memorie del passato; è difficile portare sulle proprie spalle il peso di un trono acquisito troppo presto, e che non sentiva nemmeno suo. Senza dimenticare quando, anni prima, Elsa stava scoprendo di possedere poteri magici. Di certo, nemmeno in quel momento entrambi i genitori le hanno voltato le spalle, nonostante l'obbligo a mantenere il segreto con Anna non le avesse facilitato le cose.

-Sai cos'è permanente? - Cosa? -L'amore.

E' una storia sai, più vera che mai

Elsa però non è la sola a portare con sé difficili pesi e rimorsi. L'impero dell'animazione ci racconta di un altro esempio di mamme Disney, questa volta un legame tenerissimo madre-figlio. Parliamo di una teiera e della sua tazzina, Mrs. Bric e Chicco ne La Bella e La bestia, non solo presenti nella versione a cartoni animati del lontano 1991 e nei diversi corti dedicati a questa storia, ma anche nel live action del 2017 che ha visto Emma Watson nei panni di Belle e Dan Steven in quelli decisamente più scomodi e meno attraenti della Bestia.

In questa versione, la trasformazione umana dei due personaggi è incarnata da Emma ThompsonNathan Mack, la prima impegnata nel castello della Bestia come governante. Sappiamo tutti che la magia oscura di una strega ha trasformato il principe in una bestia e tutta la servitù in oggetti parlanti, ma questa terribile sventura non ha annichilito, né annullato, i loro sentimenti e legami. Del resto, se il principe non ha avuto cuore di ospitare una mendicante sotto mentite spoglie nella propria immensa dimora lussuosa, non è certo colpa loro.

Ancora una volta però, tutti ne pagano le conseguenze; il tempo di far sfiorire una rosa e gli oggetti rimarranno tali, così come la Bestia nella sua orribile condizione. Al contrario, non appassisce l'affetto di Mrs Bric per il suo piccolo e nulla le impedisce di affezionarsi a Belle, guidandola per mano, o per meglio dire per manico, durante il suo soggiorno forzato al castello. Mrs Bric diventa una sorta di madre anche per lei, che aveva perso la mamma biologica in tenera età, per colpa di una terribile peste. Lo stesso destino riservato al principe, orfano della figura materna da bambino.

Ti riporta via, come la marea, la felicità.

Ancora una volta, le fiabe portano con sé un insegnamento importante, e Disney non poteva che fare da amplificatore di questo messaggio. Non importa quale sia la condizione fisica o la lontananza tra una mamma e i propri figli. Non importa che si parli di madri biologiche o acquisite, non è l'etichetta a cambiare la sostanza, così come il sentimento non è dettato dal legame di sangue. Quel che conta è l'affetto, l'amore, la perseveranza nell'accudire la prole, un "caldo abbraccio" nei momenti difficili e una magia per rialzare i figli e proteggerli dai precipizi più pericolosi.

Sappiamo che sono tante le mamme Disney raccontate nel tempo tra un cartone e un live action; non siamo certo dimentichi di quella povera zingara a cui hanno tolto Quasimodo dalle braccia ne Il gobbo di Notre-Dame, una leonessa forte come Sarabi che protegge prima e aspetta poi il suo Simba a lungo ne Il re leone, o la fata madrina di Pinocchio.

Gli esempi che abbiamo analizzato poc'anzi riportano esattamente tre condizioni diverse di maternità con le quali desideriamo celebrare la Festa della Mamma e dedicare il nostro pensiero a tutte le mamme. Mai come ora necessitano tutto il nostro affetto e la riconoscenza per il loro ruolo, unico e insostituibile dall'alba dei tempi.

Sleep, my darling, safe and soundFor in this river all is found.