Gannibal 1, recensione: "il cannibalismo è un atto d'amore"

Gannibal 1 è una storia horror, un manga a metà tra l'incredibile e il mostruoso, ma la vita del nostro protagonista cambierà per sempre

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a cura di Fabio Fagnani

Quanto è difficile guardarsi davvero negli occhi. Quanto è complesso riuscire a essere onesti, prima di tutto con noi stessi, a costo di prendere delle brutte verità dritto per dritto in faccia dalla vita. E quanto, invece, è dura dare ragione a qualcuno che pur non conoscendoci, è riuscito a capire tutto. Ha compreso di più lui di noi. E quindi ci si chiede: quando ci conosciamo davvero? Quanto entriamo nelle profondità più intime del nostro io?
Tutto questo emerge dalla lettura di Gannibal Volume 1 di Ninomiya Masaaki, un manga dai tratti horror, un thriller ansiogeno, una storia che non nasconde il problema centrale dell'avventura, ma piano piano aumenta le difficoltà, complica le situazioni, pone indizi alla quale il nostro protagonista, l’agente Daigo Agawa, non riesce a dare una risposta. O meglio, per ogni conclusione a cui riesce ad arrivare, subentra una domanda in più, un dubbio, un’incertezza, una paura.

Lo stato emozionale della paura viene vissuto dal lettore quasi sempre attraverso le disavventure del poliziotto che cerca di comprendere a pieno il quadro che si trova davanti, ma senza mai riuscire ad avere il controllo della situazione. Daigo Agawa è da solo contro tutti, da solo contro un villaggio, da solo contro una famiglia, da solo contro le tradizioni e le abitudini, per quanto crude, di un popolo. Noi siamo Daigo Agawa di fronte a ciò che è sconosciuto, che è lontano, che è straniante. E quando l’uomo trova davanti a sé qualcosa di opposto, qualcosa di apparentemente illogico, la sua reazione principale è quella di fuggire, di scappare, di non avere relazioni, ma non è l’unica risposta possibile. Esiste il confronto, lo scontro, la battaglia che essa sia fisica o mentale.

Gannibal: trama, disegni e regia

L'agente di polizia Daigo Agawa è stato trasferito a Kuge, uno sperduto villaggio di montagna, insieme alla sua famiglia, composta da sua moglie e dalla figlia, dopo la scomparsa del suo predecessore. Sebbene lui e la sua famiglia vengano accolti calorosamente, la morte di un'anziana abitante fa sorgere diversi dubbi su quel luogo. Una sequenza di strani eventi, il sentimento d'esclusione, una tensione permanente causata anche dal messaggio lasciato dal collega scomparso:  gli abitanti del villaggio sono dei cannibali.

Masaaki Ninomiya è capace di condurre il lettore verso un continuo aumento della suspense, verso un continuo stato di instabilità grazie a una narrazione intensa e pulita e soprattutto dei disegni realistici. Il tratto di Masaaki Ninomiya ha delle linee sporche, spesse, forti, quasi a sottolineare ciò che lui stesso disegna. Aumenta i simboli, distrugge la tranquillità, rende i personaggi ancora più complessi ed eccentrici con espressioni brutali e perfette per comprendere il carattere dei personaggi. Masaaki Ninomiya è al debutto internazionale con quest’opera e potrebbe essere un trampolino di lancio verso una carriera ambiziosa e longeva. In Giappone, Gannibal, è stato completato nel 2021 ed è iniziato nel 2018, concluso in 13 volumi. Sarà interessante capire se la licenza acquisita da Hikari Edizioni, che edita il manga per l’Italia, calerà come ritmo nell’arco della storia o, visto il numero contenuto di volumi, il mangaka riesce a raccontare la storia senza rinunciare ad approfondire le tematiche e i protagonisti.

Il mangaka non solo utilizza un tratto inequivocabile e realizza delle tavole chiare e pregne di significato, ma è bravissimo a curare la regia dei suoi disegni. Un manga che, per capacità comunicativa, sembra quasi un anime tanto è il livello di precisione registica. La stessa cover del primo volume del manga ha un'inquadratura del tutto fuori dall'ordinario e che riprende il cliffhanger finale del tomo.

Gannibal: e se il Cannibalismo fosse una forma d'amore?

Il manga pone al centro il cannibalismo come una condizione necessaria per questo popolo. È qui che viene in mente la citazione di una frase che avrebbe detto a un giornalista Issei Segawa, lo studente di 28 anni che nel 1981 dopo aver ucciso la sua compagna dell’università di Parigi, l’ha fatta a pezzi e in seguito mangiata. Alcune fonti affermano che quando la polizia fece irruzione, aveva già consumato 7 chili della donna. All’epoca, i giornali parlavano anche di violenza sessuale e stupro nei confronti della giovane francese, ma il cannibale giapponese deluso e sconfortato da questa affermazione, precisò: “Il cannibalismo è un atto supremo d’amore, io ho ucciso Renèe per mangiarla, non per violentarla. Facendo l’amore, infatti, entri nel corpo dell'altra persona per pochi minuti. Mangiandola, la fai tua per sempre”. 

Gannibal prende questi presupposti macabri, ma reali e allarga la visione su una manipolo di persone di una piccola città in campagna, un paese dove tutti si conoscono e tutti sanno, ma nessuno ha mai avuto davvero il coraggio di affrontare la questione. Sarà quindi l’agente di polizia Daigo Agawa a dover far fronte a una macchia enorme per la civiltà e per la società, ricorrendo anche alle soluzioni più estreme. Gannibal, volume uno, parte bene, potrebbe essere una serie che rinnova il mondo dell’horror e del trhiller.

In Giappone, la serie è stata conclusa in 120 capitoli che compongono i 13 tankobon editi dalla casa editrice Nihon Bungeisha. In Italia, la licenza è stata acquisita da Hikari che sta facendo un ottimo lavoro, proponendo il volume singolo al costo di 7 euro. Per i primi tre numeri, la casa editrice italiana ha proposto un cofanetto speciale. Un'iniziativa che ha permesso ad alcuni lettori di recuperare il manga di Ninomiya Masaaki e avvicinarsi così all'opera. Ad oggi, l'uscita di Gannibal è prevista ogni due mesi, anche se sappiamo che con il problema legato al reperimento della cellulosa potrebbero esserci dei ritardi.