Harry Palmer - Il caso Ipcress, recensione: Guerra Fredda, spie e tanti segreti

Harry Palmer - Il caso Ipcress farà felici gli amanti delle spy story: un universo narrativo familiare e complesso in arrivo su Sky e NOW.

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a cura di Nicholas Massa

Il nome di Harry Palmer non è affatto inedito all’interno del mondo dell’intrattenimento visivo. Stiamo parlando di un personaggio che affonda le sue radici nel genere spy story, nato dalla mente di Den Leighton e che, dopo essere stato protagonista di diversi romanzi, approda sui grandi schermi delle sale cinematografiche. Il suo rapporto con il cinema comincia nel 1965 (il primo romanzo che lo vede protagonista venne pubblicato nel 1962), con il film Ipcress, per la regia di Sidney J. Furie. Interpretato qui da Michael Caine (potete trovare i vecchi film su Harry Palmer su Amazon), seguendone lo sviluppo anche nelle successive 4 pellicole (l’ultima uscita è del 1996), e affermando di diritto il suo personaggio all’interno di un immaginario di genere da non sottovalutare affatto. Partendo da tutto ciò è in arrivo Harry Palmer - Il caso Ipcress, una nuova miniserie britannica, in arrivo su Sky e NOW dal 7 settembre, in cui si attinge direttamente dall’immaginario letterario e cinematografico di questo personaggio, per rielaborare una storia anche inedita, in cui qualche dettaglio riconduce al passato, mentre i preminenti elementi di trama se ne discostano.

Harry Palmer - Il caso Ipcress è stata precedentemente trasmessa in Inghilterra su ITV. Alla base di questo nuovo progetto troviamo una storia che riprende alcuni dei canoni principali del genere per rielaborarne le possibilità in una trasposizione più o meno inedita degli eventi, con nomi ed elementi che ritornano, anche se plasmati attraverso un ordine e una cura che ricordano il passato, per poi discostarsene.

 Harry Palmer - Il caso Ipcress: una spy story piuttosto scolastica

Siamo alla fine degli anni '60 ed Harry Palmer (Joe Cole), un caporalmaggiore d’istanza a Berlino, è il protagonista di alcune attività illecite legate al contrabbando, le quali oltre che ad arricchirlo facilmente sfruttando alcuni cavilli del periodo, lo mettono nell’immediato in alcuni guai grossi con le forze dell’ordine locali. La sua, però, è stata una carriera dalle note brillanti, non soltanto all’interno delle fila militari ma anche negli anni universitari. La sua intelligenza, sfruttata a questo punto per commettere illeciti, viene notata dal Maggiore Dalby (Tom Hollander), il quale gli propone un accordo per farlo uscire dalla prigione militare di Colchester: mettere a frutto le sue doti diventando una spia britannica al servizio della WOOC(P), un’unità ancora più segreta dell’ MI6 e 5, legata alla sicurezza di stato. Queste sono le basi narrative di Harry Palmer - Il caso Ipcress, le possibilità da cui si apre e sviluppa la sua trama, al cui centro troviamo un protagonista brillante, di cui conosciamo immediatamente il nome (differentemente dai libri ad esempio), ma di cui non conosciamo null’altro che la sua intelligenza.

Da ciò comincia a sciogliersi la grande matassa di elementi a comporre questa serie tv in cui da una parte troviamo un contesto storico cronologicamente ben preciso, e dall’altra tutta una serie di dinamiche che oscillano continuamente nella dimensione della verosimiglianza. Harry si troverà immediatamente proiettato in alcune missioni che lo vedranno viaggiare nel mondo, cercando di risolvere un caso di rapimento al cui centro troviamo proprio il medesimo identificativo presente nel titolo: Ipcress. Al suo fianco troviamo una serie di personaggi non soltanto come sfondo, di cui impareremo a conoscere ben presto il carattere e la storia personali. Jean Courtney (Lucy Boynton) è un esempio di ciò, ritrovandosi a lavorare al fianco di Harry e instaurando verso di lui un rapporto di rispetto reciproco.

Harry Palmer - Il caso Ipcress: un groviglio storico affascinante

Trasposta per il piccolo schermo da John Hodge, Harry Palmer - Il caso Ipcress sviluppa il suo potenziale all’interno di 6 episodi, tutti diretti da James Watkins. Il regista nel corso dei vari eventi non si è soffermato solamente sugli eventi di trama al centro del racconto, prediligendo una trasposizione che tenesse conto di una coerenza precisa con il contesto storico in cui tutto si muove.

Da tutto ciò uno dei valori maggiori di questa serie tv è proprio da ritrovarsi nelle scenografie e nei costumi adoperati, nonché nello stile formale generale in cui tutto si muove e viene catturato dalla macchina da presa. La Guerra Fredda e gli anni '60 vengono fedelmente riproposti attraverso una miriade di dettagli sia estetici che formali, partendo dalla costruzione delle scenografie in cui vediamo evolversi i singoli personaggi, all’estetica degli esterni ricolmi di auto d’epoca e alle scelte formali sia in ambito di regia che di colonna sonora.

Parlando proprio delle tecniche di regia e di accompagnamento sonoro, risulta interessante notare come in Harry Palmer - Il caso Ipcress si cerchi di emulare i prodotti visivi stessi degli anni in cui si ambienta la storia, come se lo sguardo stesso del regista e il suo modo di catturare le immagini fosse anch’esso tornato indietro nel tempo, in qualche modo. Nel suscitare sensazioni particolari gioca un ruolo centrale la colonna sonora, la quale sembra uscita direttamente da una spy story degli anni ’60.

Questa particolare attenzione estetica e formale si muove nel proporre non soltanto elementi di trama tipici del genere suddetto, ma nel tentare di incastonarli in uno stile apparentemente passato, risultando affascinante dall’inizio alla fine e ben calibrato nell’insieme. Harry Palmer - Il caso Ipcress è una spy story estremamente classica (in cui si possono riscontrare, ad esempio, le stesse dinamiche presenti nei bond movies di Sean Connery) nel suo insieme.

Un personaggio brillante ma dannato viene inserito in un contesto militare ed elegante (ma arrogante) e viene ben presto invischiato in una serie di tranelli e personaggi pronti a tradirlo in qualsiasi momento. Il modo in cui, però, il tutto è stato trasposto funziona, restituendo una storia che sa come catturare l’attenzione dei suoi spettatori e appassionati, avvolgendoli nelle sue oscure e fumose dinamiche generali. A tutto ciò contribuiscono anche gli attori stessi, plasmando i propri personaggi attraverso una recitazione fredda e perennemente posata, sempre pronta a nascondere i loro reali sentimenti e lati più umani, in un gioco di maschere che necessita un tantino di attenzione in più per essere compreso in toto.

In questi 6 episodi, quindi, oltre alle origini del protagonista di Harry Palmer - Il caso Ipcress, assistiamo anche ai suoi primi passi in un contesto estremamente particolare, cercando di ambientarsi al suo interno adattandosi alle due dinamiche. Noi spettatori siamo come lui, cercando di comprendere passo passo i segreti nascosti dietro a ogni volto, a ogni dettaglio, a ogni conoscenza che lui stesso affronta mano a mano, in un viaggio ben curato in toto.

Il fascino della storia

Fuso alla sua trama, come abbiamo anche accennato sopra, ci si ritrova immediatamente proiettati in un contesto storico curato nei minimi dettagli. Non soltanto, quindi, un’attenzione estetica e formale, ma una vera e propria commistione diretta con la trama stessa. La storia della Guerra Fredda, infatti, non si pone come sfondo semplicemente, ma come vero e proprio elemento di trama e personaggio perennemente in gioco.

https://youtu.be/F1YfY2pQDY0

Da ciò tutti i nomi più importanti ed altisonanti del periodo, in stretto contatto con i personaggi che vediamo sfilare in Harry Palmer - Il caso Ipcress. Questo contribuisce ad intessere la narrazione con un velo di veridicità aggiuntiva, fatta di dettagli anche scritti e visivi. Tutta la fascinazione per un periodo storico contraddistinto da segreti e da personaggi che si sono mossi principalmente nell’ombra, ritorna, più presente che mai, a ricordarci alcuni dei più grandi errori che la razza umana abbia commesso, valorizzando il contesto in atto con alcuni memorandum sulla nostra continua imperfezione fatta di avidità ed egoismo, strettamente legati al potere e al desiderio di prevalere sul prossimo.