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a cura di Andrea Balena

Se il nome di Wes Anderson non vi dice nulla, significa che non avete visto uno dei suoi particolarissimi film dalle tonalità pastello, dalle inquadrature perfettamente simmetriche e popolati da personaggi tanto strambi quanto affascinanti. Dopo il suo successo agli Oscar di qualche anno fa con Grand Budapest Hotel, il regista statunitense torna nel mondo dell'animazione con L'isola dei cani per una storia dai colori più grigi del solito. Nel 2037 il Giappone affronta il problema della sovrappopolazione e malattie canine con l'espatrio su una isola artificiale fatta di spazzatura. In questa terra arida e feroce i cani hanno formato una nuova società per sopravvivere. Ma gli equilibri vacilleranno quando sull'isola arriverà un ragazzino in cerca del suo amato amico a quattro zampe.

Con uno stile particolarissimo, animazione stop-motion e un cast di voci stellare, si prospetta uno dei film più intriganti della filmografia del giovane regista.