Kevin Can F**k Himself Stagione 1, la recensione

La prima stagione di Kevin Can F**k Himself è disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Pochi giorni fa vi abbiamo già ampiamente parlato di Kevin Can F**k Himself nella nostra recensione in anteprima dei primi 4 episodi della Stagione 1, ma quello era solo l'inizio. L'evolversi della narrazione di questa particolare serie, che unisce all'interno dello stesso contenitore sitcom e commedia nera, pur mantenendo i due generi sempre nettamente separati, porta la vera protagonista, Allison, la moglie di Kevin, e la sua vicina di casa divenuta ora sua amica Patty alle prese con un'altra branca del crimine: dopo gli stupefacenti, adesso subentra l'omicidio.

Ti Amerò... fino ad Ammazzarti

Come già detto nella recensione dei primi 4 episodi della serie, Kevin Can F**k Himself è la classica sitcom americana familiare senza essere la classica sitcom americana familiare. Le sue due anime sono due facce della stessa medaglia, ma a volte iniziano stranamente a sfiorarsi, creando situazioni divertenti anche nella parte più "seria" del racconto e riflessioni e situazioni fra il serioso e il drammatico nella sezione sitcom. Nell'immagine qui in basso, ad esempio, all'immagine spassosa di un Kevin pesantemente addormentato su una sedia in giardino si contrappone, in netto contrasto, l'espressione sconsolata, triste e delusa di sua moglie Allison:

Negli episodi conclusivi di questa prima stagione, dunque, i due mondi, i due registri iniziano molto lentamente a convergere l'uno all'interno dell'altro, dando quasi l'impressione che arriveranno finalmente a fondersi insieme creando un unicum inscindibile nella stagione successiva, indispensabile, dopo il finale aperto.

Abbiamo già accennato che la tematica delle droghe, preponderante nella prima parte di questa Stagione 1 di Kevin Can F**k Himself, si sostituisce ora quello dell'omicidio: in questa seconda parte, infatti, la nostra Allison compie i passi successivi al semplice fantasticare sui vari modi a sua disposizione per sbarazzarsi di Kevin: ora è giunto il momento di mettere in pratica quelle idee.

Il fatto che Allison pensi a diversi modi per uccidere suo marito e che questi risultino infine in qualcosa di drammaticamente divertente riporta alla mente un'altra commedia nera, anche se questa volta si tratta di un film: si tratta di Ti Amerò... fino ad Ammazzarti, film del 1990 diretto da Lawrence Kasdan con Kevin Kline, River Phoenix e Keanu Reeves. La pellicola si ispira a fatti realmente accaduti e narra di una donna che cerca di uccidere il suo rozzo ed egoista marito in tanti modi diversi, fallendo miseramente ogni volta che ci prova.

Kevin sarà pure rozzo e stupido, ma di certo ha carisma da vendere, è sicuro di sé e ha dalla sua parte anche una certa dose di fortuna; l'esatto opposto di sua moglie Allison, la quale, però sembra essere l'unica persona in tutta la serie insieme a Patty ad avere ben chiaro il quadro della situazione, un chiaro riferimento ai Simpson.

Kevin Can F**k Himself: il realismo dell'assurdo

Esistono nelle sitcom, alle volte, personaggi nati con il fine di dialogare quasi in modo diretto con gli spettatori per far loro notare che tutto ciò che stanno guardando e di cui stanno ridendo non sarebbe per nulla divertente, se avvenisse nella vita reale. L'intendo è quello di sfondare la quarta parete senza sfondarla davvero, ma aprendo una finestra attraverso la quale gli spettatori possono sbirciare nel cuore del racconto.

Se siete dei fan dei Simpson saprete già chi è Frank Grimes: si tratta di un personaggio secondario presente in una sola puntata al quale però spetta un ruolo fondamentale: mostrare al pubblico che tutto ciò che rende Homer Simpson così divertente e amato da tutti in realtà è la dimostrazione che quell'uomo non è altro che un'accozzaglia di stupidità e incompetenza. Nel nostro caso, Frank Grimes è Allison.

Per tutta la durata di Kevin Can F**k Himself vediamo come Kevin, un uomo che sembra non avere nemmeno un pregio, ma solo una miriade di difetti, viva una vita piena e soddisfacente, anche perché si circonda unicamente di persone che lo mettono al centro del mondo, in una ulteriore parodia dei personaggi come il suo, tipici delle sitcom americane, intorno ai quali ruota l'intera narrazione. Kevin è il protagonista assoluto della sua sitcom e ne è ben consapevole, perché ama essere al centro delle attenzioni di tutti e si sforza in ogni modo di riuscirci.

Viene quindi da pensare che sia naturale che attiri verso di sé le attenzioni di tutti gli altri personaggi, che gli ruotano intorno come i pianeti ruotano intorno al loro Sole: è lui il protagonista; tutti gli altri sono solo meri gregari. Ma cosa accade quando uno di questi gregari prende coscienza del fatto che quella che sta vivendo è in realtà una sitcom?

Allison realizza infine, come se fosse una spettatrice particolarmente attenta all'analisi di ciò che sta guardando, che, semplicemente, ciò che sta succedendo davanti ai suoi occhi è assurdo, irreale (non vi sveleremo di cosa si tratta per evitare spoiler). Ma la commistione fra finzione e realtà si spinge a un livello successivo.

Ciò che accade a Kevin e ciò di cui si rende artefice viene dunque presentato prima come un insieme di fatti divertenti, poi come assurdi nella vita reale, poi di nuovo come reali: "Il mondo è progettato per quelli come Kevin", dirà Allison, ma questa sua frase ci spinge a una ulteriore riflessione: Allison si riferisce al mondo dell'opera di finzione di cui è protagonista o anche al mondo reale?

Kevin Can F**k Himself  è molto più di un'analisi fredda di ciò che non vediamo nelle sitcom quando stacca la telecamera; e non è nemmeno soltanto una critica al mondo incredibilmente stereotipato delle sitcom familiari americane. Kevin Can F**k Himself  è una critica alla società contemporanea, che premia la mediocrità perché essa stessa mediocre.

Potete trovare tutti e 8 gli episodi che compongono la prima stagione di Kevin Can F**k Himself in esclusiva su Amazon Prime Video.

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