La spedizione perduta: la recensione

La spedizione perduta, gioco da tavolo collaborativo di Peer Sylvester illustrato da Garen Edwin (edito da Osprey Games nel 2017) ha ricevuto un’ottima prima edizione tutta italiana nel 2020 ad opera dello STUDIO SUPERNOVA. Nella scatola sono presenti tutte le carte promo del gioco e l’espansione “la fonte della giovinezza”.

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a cura di Japo Orbo

La spedizione perduta, nella edizione di Studio Supernova, è una intelligente localizzazione italiana di un gioco di qualche anno fa, “unica” nei contenuti. Il titolo, The Lost Expedition in inglese, è stato pubblicato nel 2017 e ancora risulta essere un titolo molto apprezzato nel mondo del gioco in scatola. La spedizione perduta è un ottimo gioco da tavolo collaborativo in grado di dar del filo da torcere anche ai giocatori più esperti. E' possibile applicare al titolo diversi livelli di difficoltà per rendere l'esperienza di gioco sempre eccitante.

Ispirazione & mood

Una breve e piacevole introduzione presente nel libro delle regole spiega che l’autore è stato ispirato nel design e nell'ambientazione del gioco dalla lettura di un bellissimo e fortunato libro tradotto anche in Italia: La città perduta di Z: il racconto di un'ossessione mortale in Amazzonia (2009) (disponibile online). Il romanzo, un best seller già nel 2009 (e dal 2017 anche un film) è a metà strada fra una biografia e una detective stories e ripercorre le vicende dell’epica ma tragica avventura dell’esploratore Percy Fawcett, scomparso mentre cercava l’El Dorado nel 1925. Chi scrive questa recensione lo ha letto e ne è rimasto affascinato ed è pertanto altamente consigliato, a chi voglia godersi l'esperienza della Spedizione Perduta a 360 gradi, di leggere a sua volta il romanzo.

Nella giungla

Il titolo permetterà di vivere in salsa ludica i pericoli che la squadra di Fawcet dovette incontrare nella spedizione che li vide sparire misteriosamente. Ovviamente, vista la probabile tragica morte dei membri della spedizione (erano partiti in 3, Percy, suo figlio Jack e un amico di quest’ultimo: Raleigh), si evince che La spedizione perduta non è un gioco facile da "vincere": serviranno molta astuzia, fortuna e buone capacità cooperative.

Un titolo ispirato

Le carte “Avventura” che i giocatori dovranno affrontare ripropongono i reali pericoli della giungla e anche gli esploratori scelti dai giocatori (nella versione solitario, 1 versus 1 o pienamente cooperativa) sono esattamente tre come i membri della spedizione Fawcet. Leggere il libro prima di giocare è un ottimo modo per calarsi nell’atmosfera. La spedizione perduta può ovviamente essere apprezzato senza ulteriori ricerche e indugi: in soli dieci minuti è possibile impararne le regole. Il regolamento è in effetti scritto in modo chiaro e semplice, e Studio Supernova lo traduce in italiano corretto e senza refusi.

Strategia e fortuna

La meccanica di gioco spinge il gruppo a prendere importanti decisioni: quali carte giocare nella prima fase del gioco cioè durante il "giorno"? Quali durante la "sera", quando i pericoli possono essere meno “controllati”? Quali risorse adoperare o meno per proseguire lungo il tragitto fino alla mitica città di Z? Spesso ci si troverà costretti a sacrificare uno o più membri della squadra per vincere all’ultimo secondo o all’ultimo punto vita. Le carte avventura vengono affrontate una alla volta e spesso sono ambivalenti: offrono grandi ricompense in cambio di pesanti sacrifici. Riordinare tali carte per ottimizzare le risorse e calmierare le perdite è la strategia per vincere ma dato che ai giocatori non è permesso parlare o rilevare la loro mano è necessario intuito e affiatamento per portare a casa la vittoria. La fortuna ovviamente gioca un ruolo importante: pescare solo carte negative lascerà la spedizione senza risorse, pronta per essere divorata, punta, avvelenata, rapita o tutto quello di terribile possa accadere nella giungla.

Un ricco El Dorado

La scatola, che in effetti risulta sovradimensionata per i contenuti, offre però un bonus prezioso: oltre al gioco base, di per sé già molto godibile, include una serie di carte promo ed espansioni tale da rendere davvero soddisfatto il piccolo/grande collezionista che c’è in ogni player e in grado di aggiungere pepe ad ogni nuova spedizione.

Nello zaino

In La spedizione perduta troverete tre mini espansioni, distribuite - per la versione inglese - come promo alle fiere di settore che oltre a mettervi a disposizione la carta del mitico Percy Fawcet aggiungono un pizzico di “paranormale” e “fantasy” a quella che è già una spedizione mortale nella giungla (idoli maledetti e dinosauri). Anche l’espansione “la fonte della giovinezza” e i relativi moduli aggiuntivi sono inclusi in questa scatola edita da Studio Supernova. L’espansione a differenza delle carte promo offre nuova regole (molto apprezzabile “il marchio”, “la montagna” e infine i “nuovi amici”) in grado di aggiungere ulteriore variabilità alle partite. La scelta dell’editore è molto apprezzabile e azzeccata e rende l’edizione nostrana un must-have anche per qualche non italiano.

Non è tutto oro quello che luccica

La componentistica / design del gioco ha però un elemento negativo da segnalare: non si tratta di un problema che inficia la godibilità del titolo ma dispiace lo stesso in una edizione che altrimenti sarebbe stata perfetta. Il gioco è composto da carte e token. Le carte sono molto belle, extra-size, colorate, resistenti (ma non telate), i segnalini invece sono davvero poco significativi (vedere le foto per credere), dai colori improbabili (il "rosa antico" dei punti vita lo abbiamo trovato davvero staccato dal contesto) e dalla grafica eccessivamente essenziale.

Le illustrazioni sulle carte

Le carte Avventura e Esploratore sono completamente illustrate. Garen Edwin ci mostra orrori e pericoli della giungla con un tratto simile ai nostrani fumetti Bonelli. È uno stile che ricorda in special modo Martin Mystére e che risulta azzeccato per l’ambientazione. Potrebbe ovviamente non piacere dato che è comunque un disegno un po' retrò lontano dalla CG o dal tratto DISNEY – Scuola Francese - Manga al quale ci hanno abituato altri editori di giochi da tavolo.

Conclusioni

La spedizione perduta è un interessante gioco cooperativo che permette anche partite in solitario e 1 versus 1. Per essere una delle prime proposte di una nuova casa editrice, Studio Supernova, è davvero promosso a pieni voti. Lascia ben sperare che la casa editrice in questione continui a proporre titoli di successo, inediti in Italia e impreziositi da extra golosi.

I materiali

Come detto sopra la ricchezza dei contenuti in termini di ore di divertimento e qualità delle illustrazioni è molte spanne sopra ai token “banali” e troppo “semplici” presenti anche nell’edizione americana del titolo. Una scelta che, qualora innervosisca, può essere facilmente bypassata “pimpando” i contenuti, esattamente come è stato fatto per questa recensione, come è possibile vedere nella foto sottostante.

Notare bene: le gemme blu e i bossoli di proiettile utilizzati in questa foto non sono presenti nella confezione e sono riproduzioni in plastica!

Gioco indicato per

La spedizione perduta è indicato per tutti, sia casual player che giocatori più assidui. È un buon titolo anche per le famiglie ed è stato provato con una bambina di otto anni che ne è rimasta entusiasta (seppure le carte giocate dalla piccola esploratrice abbiano contribuito più di una volta a “far morire male” la spedizione!).