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a cura di Manuel Enrico

Quando si parla di fantasy si entra in un contesto narrativo piuttosto complicato. Dopo che per anni il dogma del vero fantasy è stato incarnato da un certo Il Signore degli anelli (nome familiare, vero?), col passare del tempo sono emersi autori che hanno segnato un distacco dal solco tradizionale iniziato da Tolkien, affrontando il fantasy con toni differenti, a volte meno poetici e più umani, oscuri. Basterebbe citare The Witcher di Sapkowsky, ma questa evoluzione narrativa ha continuato a svilupparsi, arrivando sino alla nuova proposta di Frassinelli, Leopardo Nero, Lupo Rosso di Marlon James. Un fenomeno così atteso da esser già stato opzionato per diventare una serie televisiva.

Scrittore di origine giamaicana, Marlon James è un autore che non si è certo lasciato spaventare dai primi insuccessi. La sua prima opera, Il diavolo di John Crow, ha avuto una complicata vita editoriale, arrivando nelle librerie dopo più di cinquanta rifiuti di editori. Ma compiuto il primo passo, il più duro, Marlon James ha iniziato ha macinare successi con Le donne della notte, ma soprattutto con il seguito, Breve storia di sette omicidi, che nel 2015 lo consacra ad autore di prima fascia, un traguardo sancito dal Booker Prize, premio letterario assegnato ogni anno dal 1968 al miglior romanzo pubblicato nel Regno Unito. Riconoscimento in passato assegnato anche Salman Rushdie, il Booker Prize consegna al vincitore notorietà e rilevanza sul mercato letterario internazionale. Anche Marlon Jamess ha ottenuto questo vantaggio, al punto che ha deciso di dar vita ad una trilogia, Dark Star Trilogy, di cui Leopardo Nero, Lupo Rosso è il primo capitolo.

Una missione che nasconde intrighi e maledizioni

Inseguitore è un guerriero Ku dotato di un dono, un fiuto straordinario e sovrannaturale che lo rende il migliore cacciatore. La sua caratteristica, però, non è il solo tratto distintivo che lo separa dalla propria tribù, dato che per mantenere i propri segreti la famiglia dell’Inseguitore ha rimandato il rito della circoncisione, che serve nella credenza popolare a separare il lato maschile da quello femminile. Questa mancata cerimonia assume una certa rilevanza per la crescita di Inseguitore, una sorta di legittimazione ‘mistica’ al proprio carattere fumantino e alla propria omosessualità.

Protetto dagli incantesimi di una Sangoma, una strega, Inseguitore incontra creature da incubo e personaggi unici che entrano a far parte della sua vita, incrociando il suo cammino in differenti momenti della sua vita, soprattutto Leopardo, un mutaforma che diventa essenziale, specialmente emotivamente, per Inseguitore. La ricerca di un’appartenenza, di un ruolo sono richiami irresistibili per Inseguitore, che li percepisce sempre come dei vuoti dell’anima, che cerca di colmare con incarichi o in alternativi con sbornie e fugaci relazioni, surrogati di amori sperati ma mai pienamente vissuti. Tutto scorre in questa direzione sino a quando non arriva una missione di redenzione che potrebbe essere la risposta ai tormenti interiori di Inseguitore.

In Leopardo Nero, Lupo Rosso, Inseguitore è coinvolto nella ricerca di un bambino. Ingaggiato per il suo fiuto leggendario, Inseguitore si trova a dover collaborare con un gruppo di mercenari con cui instaura una serie di tensioni e aperte ostilità che rendono la ricerca del bambino una continua lotta intestina, fatta di segreti e misteri che vengono lentamente dipanati, rivelando il vero ruolo del misterioso bambino e spingendo Inseguitore a dover affrontare il proprio animo.

Leopardo Nero, Lupo Rosso: il fantasy visto da un'altra prospettiva

L’impostazione narrativa data da Marlon James, intesa come una sorta di confessione di Inseguitore ad un non meglio identificato Inquisitore, è il tocco di classe di Leopardo Nero, Lupo Rosso. Inseguitore racconta la vicenda secondo il suo punto di vista, come un liberatorio dialogo con una figura incaricata di scoprire la verità sugli eventi legati a questa estenuante ricerca del prezioso bambino. Tramite questo escamotage, James può concedersi dei racconti nel racconto, un espediente utile per poter espandere in modo avvincente un mondo che si presenta come un contenitore di miti e leggende che possono offrire innumerevoli spunti al talentuoso scrittore.

Tra streghe, foreste incantate e tradimenti, Inseguitore vive un’avventura che non è solo un viaggio per sé, ma consente ai lettori di esplorare un modo diverso di intendere il fantasy. James sceglie di utilizzare come base per Leopardo Nero, Lupo Rosso il folklore africano, una scelta coraggiosa e che riesce a sviluppare in modo da creare un universo innovativo in cui presentare un fantasy nuovo, fresco. La caratterizzazione di un mondo fantasy che sappia emanciparsi dai canoni classici del genere non è semplice, come hanno dimostrato autori come Feist, Sanderson o Jordan, e James ha saputo prendere spunto dalla tradizione africana per creare un mondo nuovo in cui una nuova mitologia e un nuovo mondo di intendere il fantastico sono i pilastri su cui poggia un racconto appassionante.

L’Africa in cui si muove Inseguitore è antica, selvaggia e viva, una terra di mostri e leggende in cui gli uomini si muovono coraggiosamente imparando a lottare per la sopravvivenza o si rassegnano a rimanerne vittime. La presenza di creature selvagge si contrappone alla natura più civile e rassicurante degli uomini, che però tradiscono una malvagità ancora peggiore. Se i mostri e i demoni della mitologia di James sono comunque spinti da una natura selvaggia ed improntata ad una sorta di legge della giungla, gli uomini si rivelano abbietti e doppiogiochisti, schiavi di sete di potere e orchestratori di piani complessi con l’unico fine di ingannare per tornaconto personale. Le poche anime pure e positive sembrano costantemente condannate, in una sorta di prevaricazione continua che diventa uno dei cardini della complessa evoluzione della figura dell’Inseguitore.

Nessun eroe, solo uomini

Inseguitore, infatti, è perfetto interprete di questi spunti. La sua personalità e il suo punto di vista, che sono poi anche i nostri in Leopardo Nero, Lupo Rosso, sono in costante evoluzione, presentando un’incessante evoluzione che si snoda perfettamente nella trama del romanzo. Dalla ricerca di uno scopo nella vita all’affetto imprevisto per dei bambini ‘particolari’ alla sua complessa gestione delle relazioni personali, ogni aspetto della sua personalità è descritta da James con lucidità e umanità, rivestita da una patina di cinismo e scontrosa ironia che traspare dalle sue parole, dal modo in cui si rivolge agli altri cercando sempre di mantenere un certo distacco, lasciando il dubbio al lettore se sia per sfiducia o per una sorte di difesa dei propri sentimenti.

Centrale nella narrazione l’omosessualità di Inseguitore. Il rito della circoncisione mai eseguito diventa il motivo scatenante dell’omosessualità di Inseguitore, il modo in cui una cultura tribale spiega quello che sembra un difetto, rifugiandosi nella maledizione divina anziché nella comprensione. James inserisce questa caratteristica di Inseguitore e di altri personaggi perfettamente all’interno della narrazione, andando oltre le ipocrisie ed aggirando abilmente l’ostacolo della morbosità e della voglia di scandalizzare ad ogni costo il lettore.

Nonostante un tono spesso volutamente volgare e privo di filtri, James tratta anche questo aspetto intimo del suo protagonista con naturalezza. Anche le descrizioni di amplessi e intimità sono presentate nella loro interezza, alternando carnalità e emotività, mettendo in risalto la tenerezza dei sentimenti, che sono una delle poche note di colore in una storia dalle tinte scure e acide, in cui emerge principalmente il lato peggiore dell’uomo.

Come per quasi tutti i personaggi principali di Leopardo Nero, Lupo Rosso, Inseguitore non ha un nome, ma un soprannome con cui è noto al mondo. James sembra voler privare i propri protagonisti dell’identità del nome, impostaci da altri, per lasciare che siano le gesta e le scelte dei protagonisti a definirli; nei rari casi in cui sono necessari degli appellativi, questi vengono mal tollerati dai personaggi, che anche in presenza di compagni di viaggio con un nome preciso continuano ad chiamarli con riferimenti al loro ruolo. Scelta interessante, in un contesto come quello di James, in cui sono le azioni a definire realmente i personaggi, la prova di cosa alberga realmente nei loro animi.

Sotto un certo punto di vista, Leopardo Nero, Lupo Rosso è una storia che esalta i contrasti. Che si tratti di religione e materialismo, di vita tribale contro vita urbana, di magie contrapposta a scienza, in diversi punti della trama sono queste antitesi a imprimere vigore alla storia, spingendo i diversi attori di questa avventura a prendere scelte complesse per raggiungere i propri scopi, pronti a sacrificare alleanze e amicizie in nome di un presunto bene superiore che tarda sempre a manifestarsi.

Conclusioni

Leopardo Nero, Lupo Rosso è una lettura particolare, soprattutto per lo stile di James. L’impostazione della narrazione in prima persona è coraggiosa, rende necessario un controllo perfetto del racconto emotivo vissuto dal protagonista, limitando anche quella onniscienza tipica della terza persona. A questo si unisce in linguaggio figlio dell’ambientazione, fatto di metafore e vocaboli che sono emanazioni spontanee della cultura del mondo in cui ci avventuriamo, inizialmente aliene ma ben presto parte integrante della natura della voce narrante.

Inseguitore ci fa partecipi delle sue emozioni, onesto e diretto, ci fa vivere le sue avventure, scopriamo assieme a lui l’evolversi degli eventi tramite dei colpi di scena che diventano anche i punti di partenza ideali per espandere la storia in altre direzioni, con ricordi o spiegazioni di eventi che inizialmente ci parevano poco rilevanti. In Leopardo Nero, Lupo Rosso vivono personaggi spettacolari (adorerete Mestogo, vedrete), schegge di umanità concreta in un mondo fantastico selvaggio e misterioso, in cui non esiste lieto fine, ma solo la spietata legge del più forte.