Loki, quinto episodio: tutti i riferimenti e le citazioni

Viaggio nel mistero, quinto episodio di Loki. Ecco tutti i riferimenti e le citazioni presenti nella puntata

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a cura di Manuel Enrico

Il finale di L’evento Nexus, quarto di episodio di Loki, ci ha lasciata con una scena post credit decisamente avvincente: un bel poker di Loki. Questo quartetto di Dei dell’Inganno diventa il protagonista del quinto capitolo delle imprese del dio asgardiano, in un episodio dal profetico titolo di Viaggio nel Mistero. Per i Marvel fan già questo dettaglio è un piacevole inside joke della vita editoriale del fratellastro di Thor, ma questo episodio della serie Disney+ è una vera miniera di curiosità e dettagli che fanno appello alle conoscenze dei più preparati Veri Credenti. Che si tratti di riferimenti al Marvel Cinematic Universe o al Marvel Universe fumettistico, Viaggio nel Mistero è una vera gioia per un gunter che si rispetti.

 ATTENZIONE: quanto segue contiene una serie di importanti spoiler sul quinto episodio di Loki

Viaggio nel mistero

Se il titolo dell’episodio sembra riferirsi alla strana vicenda vissuta da Loki, è anche vero che ci troviamo davanti a un riferimento fumettistico. Journey into Mistery è la testa Marvel in cui il Dio dell’Inganno esordisce nell’ottobre del 1961, e recentemente riutilizzata per raccontare una nuova serie di storie della divinità asgardiana. Fumetto in cui abbiamo il Loki della Silver Age, il cui costume è quello indossato dal Vecchio Loki di Richard E. Grant.

Non è il solo riferimento fumettistico di questo episodio, che sembra intenzionato a voler omaggiare i comics Marvel stuzzicando la memoria dei lettori. Nella scena d’apertura, ad esempio, quella che sembrava una versione diroccata della Stark Towers dei Vendicatori si rivela essere invece la sede del QENG Enterprise. Un richiamo a All New, All Differente Avengers #1 (2000), dove Stark vendeva alla multinazionale la sua torre, salvo poi scoprire che il suo presidente era in realtà una delle tante identità di Kang il Conquistatore. E ancora una volta, il nome del villain cronoviaggiatore fa capolino, coincidenza?

Sempre nelle prime scene assistiamo alla comparsa di una figura straordinaria dei comics di Thor: Throg. Come più volte spiegato, è la versione anfibia del Dio del Tuono creata da Walt Simonson negli anni ’80, quando in Thor #364 Loki tramutò il fratello in una rana. Curiosamente, il contenitore in cui è prigioniero Throg è indicato come T365, un probabile riferimento a Thor #365, numero in cui per la prima volta la versione anfibia di Thor evoca il potere del tuono e diventa Throg.

Rimanendo in tema fumetto, pare giusto vedere finalmente citato il nome di Mark Gruenwald, il cui cognome di nasconde della targa dell’auto guidata da Mobius. Era ora, considerato che sia Loki che The Falcon & The Winter Soldier hanno un forte debito verso la produzione del geniale autore Marvel.

Parlando di comics, come riconoscere il Loki di Vota Loki, arco narrativo del 2016 in cui Christopher Hastings e Langdon Foss decidono di candidare Loki nientemeno che alla Presidenza?

Titani e divinità

In Viaggio nel Mistero, trova spazio anche un omaggio a Thanos, ma non quello del MCU, bensì una versione decisamente inusuale del mondo dei comics Marvel. Siamo onesti, quando è comparso l’elicottero giallo con la scritta Thanos sulla coda, i più preparati degli spettatori hanno identificato lo strano mezzo utilizzato dal Titano Folle in Spidey Super Stories #39, un racconto nato all’interno di un’epoca del Marvel Universe in cui gli autori non avevano paura di ridere dei propri personaggi. In questo numero, Thanos dava la caccia a un cubo cosmico, scontrandosi con Spider-Man e Hellcat. Un mezzo decisamente inusuale, questo elicottero, ricomparso anche in una storia di Deadpool dei primi anni del nuovo millennio.

Il guardiano di questa sorta di limbo utilizzato dalla TVA è Alioth, creatura che nei comics è comparsa nel 1993 in Avengers: The Terminatrix Objective, miniserie dedicata a Ravonna Renslayer e, giusto perché non ci dimentichiamo di lui, Kang il Conquistatore. Che sia un altro segnale che Kang possa comparire nel finale di stagione di Loki?

In attesa di scoprirlo, possiamo vedere Alioth accanirsi sulla proiezione magica di Asgard creata dal Vecchio Loki. Sempre a proposito di Alioth, mentre incede verso i Loki passa davanti a quello che sembra un relitto dell’Helicarrier dello S.H.I.E.L.D. visto in Avengers e a un gigantesco volto di pietra che assomiglia molto a quello del Tribunale Vivente, un’entità creata da Roy Thomas in Strange Tales #158 e il cui ruolo è quello di controllore e giudice di ogni realtù del multiverso, compito che lo ha portato a scontrarsi con vari eroi Marvel, come il Dottor Strange.

La storia mysteriosa

Un easter egg che farebbe la gioia di Martin Mystere ci ricorda che nelle idee dello showrunner di Loki c’era l’intenzione di scherzare con la storia reale. Se nel primo episodio abbiamo visto un richiamo alla figura di D.B. Cooper, in Viaggio nel Mistero tocca alla U.S.S. Eldridge, una delle leggende metropolitane più note legata al misterioso Philadelphia Experiment. Alcune teorie cospiratorie, vogliono che questa nave sia stata utilizzata come cavia per un esperimento segreto sul teletrasporto negli anni ’50.

Siamo sempre Disney!

Poteva mancare un richiamo a uno dei capitoli essenziali della storia della Disney? A quanto pare no, infatti in questo episodio di Loki vediamo comparire, nella scena in cui Mobius corre in soccorso di Silvye, un’insegna di un drive in cui si proietta Oswald e i Marziani. Si tratta di un cortometraggio animato con protagonista il coniglio Oswald, personaggio creato da Walt Disney e UB Iwerk, la cui proprietà intellettuale fu al centro di un contenzioso con la Universal Pictures, che spinse i due autori ad abbandonare la major per creare una propria azienda, dove diedero vita a un certo Mickey Mouse.

Loki: Viaggio nel mistero

Penultima puntata per Loki, un episodio preparatorio che ha cercato di inserire, tra i diversi easter egg, anche degli elementi narrativi che supportino la trama orizzontale della serie Disney+. La presenza scenica di Tom Hiddleston e del ritrovato Owen Wilson sono sicuramente un punto a favore, così come il convincente impianto visivo, tuttavia la visione di Viaggio nel mistero lascia la sensazione che ci siano ancora molto da spiegare, ma non dimentichiamo che le serie Disney+ devono essere vissute come dei preamboli per quella che sarà la Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, che sembra puntare a gloriosi propositi.

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