Lupin III vs. Occhi di Gatto, recensione: un cross-over che andrà a ruba?

Lupin III vs. Occhi di Gatto, disponibile su Prime video: l'anniversario di due iconiche bande di ladri in cross-over che andrà a ruba?

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a cura di Elisa Erriu

Un vero gentiluomo non chiederebbe mai l'età a una signora, ma un ladro gentiluomo non solo lo farebbe, bensì commemorerebbe i suoi anni: per il quarantesimo anniversario dalla prima messa in onda della serie tv di Occhi di gatto, le tre gatte-ladre Sheila, Kelly e Tati si sono date appuntamento con Lupin III, che anche lui quest'anno festeggia ben cinquant'anni di carriera in TV. Nasce così Lupin III vs. Occhi di Gatto, crossover che in Italia è disponibile su Prime video, in cui questi ladri, emblema di una parte della storia dell'animazione giapponese, si sfideranno in una caccia al tesoro rocambolesca ed acrobatica, per accaparrarsi un'opera d'arte che, alla fine, rivelerà un importante segreto che i fan aspettavano da tempo.

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Lupin III vs. Occhi di Gatto: ladri a confronto

Dopo anni di onorata carriera, dall'uscita del primo trailer, c'era una grande apprensione nei confronti di questo crossover da parte dei fan delle due saghe. I dubbi non erano tanto legati, per la maggior parte, alla resa narrativa, quanto inevitabilmente all'animazione: la CGI, bisogna dirlo, fa spesso questo effetto quando si parla di animazione giapponese, soprattutto quando riguarda personaggi che hanno fatto la storia degli anime.

C'è da dire, però, che questo lungometraggio, nato proprio per celebrare due importanti anniversari, è stato realizzato dallo studio Shift R, che ha dato prova delle proprie abilità nell'animare in CGI opere come Cyborg 009 Vs. Devilman e Hello World, che rimangono due tra i titoli più rappresentativi di questo stile di animazione. Inoltre, a dirigere Lupin III vs. Occhi di Gatto sono Hiroyuki Seshita e Koubun Shizuno, i nomi dietro ai film di Godzilla: Il Pianeta dei Mostri, Blame Ajin, alcuni tra gli anime che sono stati più apprezzati per l'esemplare utilizzo del cel shading. Questo particolare stile di animazione sfrutta alcuni modelli 3D rappresentati come se fossero disegnati a mano, con spessi bordi neri e colorazioni piatte che ricordano il tratto tradizionale dei manga.

A fronte di un'esperienza simile, ci si dovrebbe aspettare dunque un buon lavoro, per quanto riguarda l'animazione. E Lupin III vs. Occhi di gatto effettivamente non delude una parte di queste aspettative: la resa grafica è effettivamente soddisfacente con un livello di cel shading che non risulta "finto" o grezzo, critiche che vengono più spesso mosse a questo stile di animazione. Il movimento è fluido, omogeneo, pulito e ben definito, ciò che si perde purtroppo è l'espressività, elemento fondamentale in particolare per il personaggio di Lupin. È inevitabile quindi ammettere che, specialmente per i fan dell'incorreggibile ladro così come animato nelle serie classiche TMS o nei numerosi lungometraggi prodotti nel corso degli anni come quelli del maestro Hayao Miyazaki, l'impatto visivo potrebbe non essere dei più riusciti.

A peggiorare la riuscita del film, sono purtroppo proprio i personaggi: la trama ripercorre un grande classico dei due filoni, una caccia al tesoro. Negli anni 80, periodo in cui abbiamo lasciato le tre sorelle gatto a gestire il loro amato caffè "Cat's Eye", Sheila, Kelly e Tati  scoprono un indizio sul loro padre, da tempo scomparso. Ma per risolvere questo mistero, che cercano di risolvere da anni, devono rubare l'ultimo dipinto di un trittico, della serie La Ragazza e i Fiori di Michael Heinz, un quadro su cui ha posato gli occhi però anche Lupin III.

L'intreccio narrativo non riesce, però, a dare mai sufficiente spazio ai protagonisti delle iconiche storie: le abili sorelle, oltre a dar prova di loro attraverso la celebre abilità acrobatica, non riescono a valorizzarel e proprie capacità investigative e strategiche, al contrario di Lupin e della sua banda, specialmente Jigen e Goemon, le cui imprese vengono anche eccessivamente raccontate e poco mostrate, con una conclusione, per di più, che farà non poco storcere il naso a chi conosce e ha amato le peculiarità di questi due personaggi così come raccontati da Monkey Punch.

Menzione d'onore, invece, per il doppiaggio originale: quasi tutti i doppiatori giapponesi ritornano a interpretare i loro ruoli, tra cui Kanichi Kurita e Keiko Toda che danno voce (e vita) ancora una volta a Lupin III e Hitomi Kisugi. I membri del cast includono Akio Ohtsuka nei panni di Jigen Daisuke, Daisuke Namikawa nei panni di Goemon Ishikawa, Miyuki Sawashiro nei panni di Fujiko Mine, Kōichi Yamadera nei panni dell’ispettore Zenigata. E oltre al doppiaggio originale, anche la colonna sonora si presta a riportare in scena le emozioni che hanno accompagnato quaranta e cinquant'anni di avventure, con alcuni omaggi ai temi di entrambe le serie.