Mini Copertine Bonelli: gli albi che hanno fatto la storia

Riviviamo l'Avventura con le Mini Copertine Bonelli: 56 card da collezione che riproducono le copertine di alcuni storici albi.

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a cura di Domenico Bottalico

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È tempo di rivivere l'Avventura con le Mini Copertine Bonelli. Dal 25 marzo al 31 maggio, allegate in 28 albi della Sergio Bonelli Editore, saranno allegate queste 56 card da collezione che riproducono le più celebri e iconiche copertine di alcuni fra i più importanti albi della casa editrice. Dal western di Tex alla fantascienza di Nathan Never, passando per l'horror di Dylan Dog, il mistero, il fantasy di Dragonero, il thriller e il noir ogni albo coinvolto nell'iniziativa permetterà di scegliere fra due diverse Mini Copertine Bonelli! Ecco tutto quello che serve sapere sull'iniziativa, l'elenco di tutti gli albi in cui trovare le card e gli albi raffigurati nelle Mini Copertine Bonelli con qualche piccola curiosità che vi convincerà a fare vostra tutta questa collezione!

Mini Copertine Bonelli: gli albi che hanno fatto la storia

Cosa sono le Mini Copertine Bonelli

Le Mini Copertine Bonelli sono una serie di card da collezione, realizzate in PVC, e a colori che riproducono le più celebri e iconiche copertine pubblicate dal 1958 a oggi di alcuni dei più importanti albi publicati dalla Sergio Bonelli Editore. Le Mini Copertine Bonelli possono inoltre essere applicate su appositi magneti adesivi che verranno allegati a 5 albi "speciali": Zagor 744 (quattro magneti adesivi), Dampyr 277 (otto magneti adesivi), Maxi Tex 32 (quattro magneti adesivi), Dylan Dog OldBoy 18 (quattro magneti adesivi), Dylan Dog 440 (con quattro magneti adesivi).

Quante sono le Mini Copertine Bonelli

Le Mini Copertine Bonelli sono 56 card da collezione, realizzate in PVC, e a colori allegate gratuitamente a 28 albi Sergio Bonelli Editore in uscita in edicola dal 25 marzo al 31 maggio. Ogni albo coinvolto nell'iniziativa offre la possibilità di scegliere fra due Mini Copertine Bonelli, cioè fra due diverse copertine storiche. Per permettere a tutti di completare la collezione la tiratura degli albi coinvolti è stata aumentata rispetto al solito!

Dove trovo le Mini Copertine Bonelli

Ecco l'elenco completo dei 28 albi in cui troverete allegate gratuitamente le Mini Copertine Bonelli con data di uscita in edicola, titolo dell'albo e, fra parentesi, il nome degli albi storici raffigurati nelle Mini Copertine Bonelli fra cui potrete scegliere:

25/3 - Avventura Magazine 2023 ("SuperTex", "Tex 200")30/3 - Speciale Zagor 36 ("Guerra!", "I vendicatori")1/4 - Zagor 744 ("Zagor", "Indian Circus") con quattro magneti adesivi1/4 - Julia 295 ("Gli occhi dell'abisso", "L'occhio del sole")4/4 - Dampyr 277 ("Il figlio del diavolo", "Il conte Magnus") con otto magneti adesivi4/4 - Storia del West 49 ("Verso l'ignoto", "L'uomo della frontiera")5/4 - SuperTex 18 ("Tex 300", "Tex 400")6/4 - Maxi Tex 32 ("Chinatown", "L'idolo di smeraldo") con quattro magneti adesivi7/4 - Tex 750 ("La mano rossa", "Una stella per Tex")8/4 - Dragonero Mondo Oscuro 6 ("Il sangue del drago", "Morte di un eroe")11/4 - Martin Mystere 398 ("Gli uomini in nero", "Di tutti i colori")13/4 - Dylan Dog OldBoy 18 ("Dopo mezzanotte", "L'ultimo arcano") con quattro magneti adesivi18/4 - Nathan Never 383 ("Agente Speciale Alfa", "Doppio futuro")19/4 - Tex Willer 54 ("Vivo o morto!", "Il passato di Tex")22/4 - Dragonero Le mitiche avventure 6 ("Dragonero", "Tre giovani eroi")29/4 - Dylan Dog 440 ("L'alba dei morti viventi", "La storia di Dylan Dog") con quattro magneti adesivi2/5 - Zagor 745 ("Odissea americana", "Addio, fratello rosso!")2/5 - Julia 296 ("Il manoscritto K", "Una dolce bambina triste")3/5 - Dampyr 278 ("Tre vecchie signore", "Lamiah")3/5 - Storia del West 50 (Il piccolo ranger 1, "Mister No")4/5 - SuperTex 19 ("Uomini in fuga", "I demoni del nord")6/5 - Tex 751 ("Il figlio di Mefisto", "Il giuramento")9/5 - Dragonero Mondo Oscuro 7 ("Attraverso L'Erondár", "Il dormiente")11/5 - Martin Mystere 399 ("Lo spettro della luce", "I Sette Signori dell'Iride")17/5 - Nathan Never 384 ("Tre passi nel domani", "Lo spettro del futuro")18/5 - Tex Willer 55 ("Sfida a Fort Owen", "Tex 700") con quattro magneti23/5 - Dragonero Le mitiche avventure 7 (Dragonero Magazine 1, "Il sacrificio di Yannah")31/5 - Dylan Dog 441 ("I vampiri", "L'occhio del gatto")

Gli albi delle Mini Copertine Bonelli

SuperTex (Tex 100) con Avventura Magazine 2023. Il 100° albo della serie regolare (Gigante) di Tex rappresenta un traguardo importantissimo e la casa editrice milanese, per celebrarlo, produce il primo albo a colori del Ranger. Seppur oggi il colore è stato sdognanato nelle pubblicazioni della Sergio Bonelli Editore, la tradizione inaugurata con questo albo permane e, ogni 100 albi, tutte le testate vengono celebrate con un albo a colori. In questo albo, sottotitolato Forte Apache, G.L. Bonelli si fa ispirare dal classico I Magnifici Sette riunendo Tex, Kit Willer, Kit Carson, Tiger Jack, Jim Brandon, Gros-Jean e Pat Mac Ryan per una missione al confine fra Messico e Arizona: fermare i sanguinari tagliagole apache di Matias e la sua rete di vili rinnegati. Le matite sono ovviamente del grande Aurelio Gapellini che per l'occasione realizza l'unica copertina a tempera per la serie Gigante. Alcune curiosità: è l'unico albo in cui Tex chiama a raccolta amici ed alleati, solitamente accade l'opposto ed è anche l'unico albo in cui si incontrato Gros-Jean e Pat ovvero i due "forzuti" dell'universo texiano.

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Tex 200 con Avventura Magazine 2023. È il secondo albo a colori della serie regolare (Gigante) di Tex sempre realizzato da G.L. Bonelli e Aurelio Gapellini. È considerata dagli appassionati non solo la miglior storia a colori "classica" di Tex ma anche la miglior storia corale in assoluto anche grazie alla spettacolare sequenza d'azione finale. L'albo, sottotitolato L'idolo di cristallo, vede Tex e i tre pards gettarsi all'inseguimento di uno misterioso idolo trafugato da un gruppo di predoni hualpai al saggio stregone navajo Hatuan. Il furto è stato commissionato dal malvagio Thulsar che vorrebbe far suo il potere dell'idolo sacrificando una giovane indiana.

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Zagor 31 - Guerra di Guido Nolitta e Gallieno Ferri è forse una delle storie più apprezzate di Zagor. Riprendendo i toni da romanzo d'avventura, Nolitta si cimenta con una tematica molto cara al "concorrente" Tex ovvero quella del revisionismo del rapporto fra uomini bianchi e indiani. Nello specifico l'autore imbastisce una storia tesa e drammatica in cui un piano ben architettato, che comprende il rapimento del figlio del Colonello Howard, rischia di scatenare una guerra fra l'esercito e le tribù di Darkwood. Lo scontro è poi esacerbato dalla presenza della milizia mercenaria e assetata di sangue dei Lupi Neri di Otto Kraus. Alcune curiosità su questa storia: c'è la prima apparizione del simpatico sciamano Molti Occhi mentre i Lupi Neri torneranno in Zagor 607 - Il Ritorno dei Lupi Neri ovvero l'ultima storia sceneggiata per lo Spirito con la Scure da Ade Capone. Nolitta fa riferimento ai massacri perpetrati dai Lupi Neri fra cui quello sul Sandy River, probabilmente ispirandosi al massacro del Sand Creek. Infine per prepararsi alla battaglia Zagor si reca all'emporio di Forte Holborn dove acquista una pistola. Non solo è l'unica menzione specifica fatta all'arma nell'epopea zagoriana ma si tratta anche di una Colt Revolver Dragoon che verrà messa in commercio solo nel 1848 teoricamente un decennio dopo i fatti raccontati nell'albo.

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Zagor 44 - I Vendicatori di Guido Nolitta e Donatelli Franco è il capitolo centrale di una lunga saga intitolata Seminoles (Un’avventura in Florida) la cui copertina è passata alla storia per la sua plasticità e il suo dinamismo merito dell'inconfodibile stile di Gallieno Ferri. La saga in questione è una coda lunga della così detta Prima Odissea Americana di Zagor e Cico, lo Spirito con la Scure infatti prima di fare ritorno a Darkwood si ferma in Florida dove è coinvolto nella lotta fra l'esercito guidato dal Generale Wilcox e gli indiani Seminoles del fiero capo Manetola. La drammaticità e il senso di maliconia che pervede la storia è davvero unico e altrettanto celebre è la sua chiusura con Zagor in lacrime che mostra tutta la sua umanità, un tratto assolutamente distintivo rispetto agli altri eroi Bonelli e non.

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Zagor 1 - La Foresta degli Agguati di Guido Nolitta e Gallieno Ferri arriva nelle edicola italiane nel luglio del 1965 e segna un importante spartiacque nel panorama del fumetto seriale italiano perché ripresenta al grande pubblico il personaggio di Zagor che rappresenta una diversa concezione di "avventura" rispetto a quella più canonica e seriosa del Tex di G.L. Bonelli abbracciando invece quella più sincretica e fantastica di cui si farà portavoce Guido Nolitta alias sotto cui si celerà per molti anni Sergio Bonelli. Lo Zagor di Nolitta è un personaggio avventuroso che spazia dalla classica narrazione di frontiera all'horror passando per la fantascienza e il fantastico diventando in pochissimo tempo un personaggio riconoscibile e apprezzatissimo soprattutto dai giovani lettori dell'epoca. Ancora oggi lo Spirito con la Scure veleggia nella foresta di Darkwood ed è seguitissimo ma milioni di appassionati non sono in Italia ma anche in paese come la Turchi e i balcani.

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Zagor 84 - Indian Circus di Guido Nolitta e Gallieno Ferri è il primo albo a colori dello Spirito con la Scure ed uscì originariamente nel giugno del 1972. La leggenda vuole che venne realizato per celebrare l'incredibile successo di vendite e popolarità di Zagor. La trama è semplice ma la narrazione è puntuale e ricca di tensione. A Darkwood giunge il losco Rod Mac Carthy, un colonnello in pensione che vuole mettere in piedi un Indian Circus ovvero uno spettacolo intinerante in cui far "esibire" in giochi gladiatorii i più valorosi guerrieri indiani. Mac Carthy infatti si definisce un Collezionista e infatti mira a far suo il valoroso Tonka ma dovrà fare i conti proprio con lo Spirito con la Scure. La storia è ispirata in parte agli zoo umani molto in voga alla fine del XIX secolo soprattutto in Europa e in parte agli spettacoli itineranti che viaggiano incessantemente negli Stati Uniti dell'epoca come il Wild West Show di Buffalo Bill le cui fattezze paiono aver ispirato anche quelle di Mac Carthy. Non può sfuggire il parallelismo fra l'antagonista principale della storia e il primo albo a colori, divenuto poi proprio un pezzo ricercatissimo dai collezionisti.

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Julia 1 - Gli Occhi dell'Abisso è l'albo d'esordio dell'omonima ideata dal grande Giancarlo Berardi nel 1998. È stata la prima opera dell'autore dopo il seminale Ken Parker e la prima serie prettamente poliziesca procedurale della casa editrice. La serie ha per protagonista la criminologa Julia Kendall (Julia come la gens Iulia per rimarcare la discendeza italiana e Kendall per sottolineare come il perssonaggio fosse una creazione dell'autore di Ken Parker) che opera nella fittizia Garden City. La protagonista è ispirata nella fattezze a Audrey Hepburn e una delle caratteristica narrative della serie è l'ampio ricorso al diario di Julia, dove la protagonista annota praticamente di tutto, e attraverso cui il lettore riesce a meglio comprendere la complessa personalità della donna e la realtà che la circonda, oltre a seguire l'analisi dei crimini e lo svolgimento delle indagini.

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Julia 19 - L'occhio del Sole è una delle indagini più complesse e pericolose di Julia perché coinvolge gli adepti di una setta chiamata I Figli del Sole. Il fanatico santone che la guida infatti ha già spinto tre persone al suicidio e la criminologa, mettendo insieme indizi e testimonianze, capisce che la setta si sta preparando per un suicidio di massa rituale che va assolutamente sventato. Per prepararsi al meglio per la serie, il creatore Giancarlo Berardi ha partecipato per alcuni mesi a corsi di criminologia, medicina legale e balistica. I primi numeri della serie inoltre avevano un taglio molto drammatico e rigoroso tanto che lo stesso Sergio Bonelli chiese a Berardi di approfondire la caratterizzazione della protagonista di modo da renderla più simpatetica.

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Dampyr 1 - Il Figlio del Diavolo segna l'ingresso della Sergio Bonelli Editore. L'albo esce infatti nelle edicole italiane ad aprile del 2000 e vede la casa editrice tornare a proporre una storie dalle tinte horror che tanta fortuna avevano portato alla fine degli anni 80. Co-creata da Mauro Boselli e Maurizio Colombo, la serie prende il via durante una violenta guerra civile nei Balcani quando, i soldati guidati da Kurjak, vengono massacrati nel paesino di Yorvolak, da misteriosi assassini assetati di sangue. Kurjak chiama in aiuto Harlan Draka, un uomo che gira per i villaggi fingendosi un dampyr, un uccisore di vampiri. Quando però Harlan ucciderà davvero uno di quegli esseri grazie al suo sangue, scoprirà dalla vampira Tesla di essere davvero un dampyr cioè figlio di una umana e di un vampiro: suo padre è un Maestro della Notte, ossia un vampiro di razza non umana. La fisionomia di Harln Draka è ispirata a quella dell'attore Ralph Fiennes nel film Strange Days.

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Dampyr 17 - Il Conte Magnus di Mauro Boselli e Marco Torricelli mostra una delle caratteristiche della serie. Da un lato infatti Dampyr è narrativamente impostato su una forte continuity interna degli albi e su una riproposizione di fatti e luoghi molto rigorosa, dall'altra però non si può prescindere dai miti, dalle leggende e dal folklore legato ai vampiri e non solo. Quest'albo infatti, ambientato in Svezia, è ispirato alle ghost stories dello scrittore inglese Montague Rhodes James e, oltre a presentare una serie di raffinate citazioni di poeti come Thomas Hardy, Stephen Crane e Matthew Arnold, è tutto giocato sulle superstizioni legate al numero 13 dei paesi anglosassoni - che l'albo poi sia il numero 17 è un macabro cortocircuito narrativo.

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Storia del West 1 - Verso l'Ignoto è il primo albo della storica serie ideata da Gino D'Antonio che divenne colonna della Collana Rodeo a partire dal giugno 1967. La serie non ha un protagonista vero e proprio ma è di fatto un racconto corale che ha per protagonista l'epoea delle famiglie MacDonald e Adams che parte dall'arrivo nel 1804 del capostipite Brett MacDonald nei giovani Stati Uniti fino agli anni ottanta dello stesso secolo. Si tratta di un western più realistico ma anche più romantico, un giusto compromesso fra Tex, Ken Parker e I Protagonisti del West, che intreccia vicende romanzate ad episodi e personaggi realmente accaduti ed esistiti.

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Storia del West 46 - L'uomo della Frontiera è il 100° albo della Collana Rodeo e per l'occasione fu originariamente pubblicato a colori. La vicende vede un ormai maturo Pat Macdonald accettare la proposta di un certo Parker che vorrebbe rivedere suo nipote dato alla luce dalla figlia rapita anni prima dai Comanche. Ma avvicinare un ragazzo cresciuto fra le fila dei valorosi guerrieri Comanche non sarà facile. Il plot è vagamente ispirato al racconto Comanche Captives di Will Cook uscito nel 1959 e da cui John Ford realizzò il film Two Rode Together (Cavalcarono Insieme nella versione italiana) nel 1961 con protagonisti James Stewart e Richard Widmark.

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Tex 300 - La Lancia di Fuoco è il terzo albo celebrativo a colori del Ranger. A differenza dei due precedenti speciali di questa tipologia, il ritmo della narrazione è più compassato e l'azione ridotta al minimo. Tex e i suoi pards infatti si lanciano all'inseguimento di un gruppo ladri che ha trafugato, dal museo di Phoenix, una preziosa lancia pietrificata ritenuta sacra dai Comanche. L'albo presenta una mappa dell'Arizona in terza di copertina per seguire meglio gli spostamenti dei due gruppi ed è inoltre il primo albo realizzato dal grande Aurelio Galeppini in cui la gabbia bonelliana dimostra delle interessanti varianti come riquadri dalla forma irregolare o figure sbordate.

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Tex 400 - La voce nella Tempesta è un albo a colori molto particolare la cui copertina è un tributo proprio al suo autore. Con questo albo infatti Aurelio Galeppini, che aveva disegnato tutte le 400 copertine precedenti, cede il testimone a Claudio Villa. Di lì a qualche mese poi il mitico Galep si sarebbe arreso ad un brutta malattia. La storia è invece firmata da Claudio Nizzi: Tex e i suoi pards sono chiamati a scagionare Pat McRyan, arruolatosi nell'esercito, dall'accusa di tradimento. L'indagine porterà a galla una torbida storie d'amore aggravata da atti di corruzione e un ingente furto. Con questa storia inoltre il forzuto Pat diventa il personaggio più gettonato per gli speciali a colori.

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Tex 110 - Chinatown è la seconda parte di una storia in quattro capitoli intitolata Il ritorno del Drago annoverata come una fra le migliori prove grafiche del grande Guglielmo Letteri. Come suggerisce il titolo si tratta del secondo scontro fra Tex e i suoi pards e la banda orientale del Drago Nero. Ben presto l'aura di mistero intorno ad essa lascia il posto ad un traffico illecito e pericoloso di oppio che porta i nostri addirittura in Messico. Si tratta di una storia avvicente e dai molti colpi di scena impreziosita dalla conturbante antagonista Janet Brent, modellata sulle fattezze di Anita Ekberg. Questa è una delle poche avventure in cui Tex viene ferito non una, non due ma per ben tre volte!

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Tex 168 - L'idolo di Smeraldo è il capitolo conclusivo della suggestiva Il Messaggio dei Dakotas, storia che porta Tex, Kit Carson e Tiger Jack nel Montana. I tipici paesaggi desertici quindi cedono il posto impressionanti scorci tardo autunnali in cui fa la sua comparsa la neve. Una atmosfera incredibile resa alla perfezione dalle matite di un Giovanni Ticci incredibile. Le vicende vedono i tre pards schierarsi dalla parte dei pacifici Dakotas i cui rifornimenti sono stati tagliati dall'avido agente indiano di Great Falls, Nick Billing. Lo scopo dell'uomo infatti è quello di appropriarsi dei giacimenti d'oro situati proprio sul territorio Dakotas. La storia frizzante nei dialoghi e nelle sequenze d'azione ha anche risvolti drammatici ed amari, Tex e i suoi infatti scopriranno che non è solo Billing che vuole che gli indiani muoiano di fame.

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Tex 1 - La Mano Rossa è l'albo da cui tutto è cominciato, o quasi. Tex infatti nacque nel 1948 dalle menti di Gianluigi Bonelli e Aurelio Galeppini insieme ad un altro personaggio, Occhio Cupo, su cui la giovane casa editrice Edizioni Audace aveva puntato tutto. Dopo qualche mese nelle edicole però Tex surclassò Occhio Cupo ed il resto, come si suol dire, è storia. Questo albo in particolare è il primo numero della così detta Serie Gigante, ovvero la ristampa in albo formato 16x21 cm quelle storie che erano già state proposte nel formato a striscia, pubblicata a partire dal 1958. Qui facciamo la conoscenza dell'audace eroe Tex in fuga dalla legge ma sempre pronto ad aiutare i bisognosi ed i giusti. Piccola curiosità: il nome Tex Willer derivata dal famoso negozio milanese Tex Moda mentre il cognome, originarimente pensato come Killer, fu smorzato in Willer dal provvidenziale intervento di Tea Bonelli impensierita dai censori dell'epoca.

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Tex 181 - Una Stella per Tex è il capitolo centrale di una storia in quattro parti intitolata Texas Bill che sarà anche l'ultima realizzata da Virgilio Muzzi alle matite. G.L. Bonelli imbastisce una storia dalle premesse classiche ma dallo svolgimento coinvolgente e a tratti spigoloso. Tex e i suoi pards vengono incaricato dalla compagnia ferroviaria South Pacific di far riprendere i lavori per la posa dei binari fermatisi a Canyon Diablo. La cittadina però è un covo di assassini, truffatori e tagliagole capeggiati da Slim Colter e dalla ballerina Lena Bond. Tex e i suoi decidono quindi di infiltrarsi in città sotto degli pseudonimi ma il silenzioso killer Black Larry è stato già assoldato per farli fuori. Il nome dell'albo, impreziosito da una delle copertine più cinematografiche di Galep, fa riferimento alla stella da sceriffo che Tex o meglio Texas Bill si appunta per risolvere la questione pur senza rinunciare a metodi spicci per liquidare i malviventi.

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Dragonero 1 - Il Sangue del Drago segna l'esordio in edicola della prima serie fantasy in assoluto targata Sergio Bonelli Editore. Ovviamente l'albo è l'ideale prosecuzione del romanzo a fumetti che aveva presentato, qualche mese prima, i personaggi dell'incredibile mondo creato da Luca Enoch e Stefano Vietti. Ritroviamo così Ian Aranill, l'orco Gmor, l'elfa Sera e Myrva dei Tecnocrati investigare, presso la città portuale di Baijadan, un traffico di armi indirizzate ad alcune rivoltose tribù di orchi. Fra queste figura un'arma devastante che non avrebbe mai dovuto vedere la luce, almeno a giudicare dagli eventi che, 6 anni prima, avevano coinvolto proprio l'Uccisore di Draghi - come visto nel romanzo a fumetti appunto!

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Dragonero 77 - Morte di un Eroe è un albo che rappresenta una prima assoluta per una serie Sergio Bonelli Editore: è uno starting point cioè un albo che permette a nuovi lettori di avvicinarsi alla lettura. Questo è possibile perché Dragonero è caratterizzato da una continuity estremamente serrata che si sviluppa in grandi macrosaghe che idealmente chiudono delle trame e aprendone altre. È il caso di questo volume che è l'ideale "numero 1" dopo la drammatica conclusione della Saga delle Regine Nere.

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Martin Mystère 1 - Gli Uomini in Nero segna l'esordio nel 1982 del primo personaggio moderno della Sergio Bonelli Editore. Martin Mystère nasce dalla mente di Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini influenzati dal fumetto francese e dai personaggi della Golden Age dei comics. Mystère si discosta dai classici archetipi della avventura bonelliana inserendo, nel fumetto popolare, citazioni colte e curiosità storiche, geografiche, antropologiche, sociologiche. La gestione del personaggio è affascinante e risale addirittura al 1975 tanto che lo stesso Martin Mystère ha avuto diverse incarnazioni. Piccola curiosità: in appendice all'albo vi c'è la biografia di Martin Mystère che risulta non solo laureato in antropologia ma anche nato il 26 giugno 1942, ovvero esattamente lo stesso giorno, ma cinque anni prima, di Castelli.

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 Martin Mystère 100 - Di Tutti i Colori è il primo albo a colori dedicato al Detective dell'Impossibile e per l'occasione contiene tre storie brevi il cui filo conduttore è proprio il colore. Nella prima, un bizzarro inventore mette a punto un apparecchio in grado di evidenziare mysteriosi alieni fatti di luce, invisibili a occhio nudo. Nella seconda, un fotolitista impazzisce nel tentativo di riprodurre il perfetto blu di Prussia di un quadro di Yves Klein. Nella terza, Martin e Java esplorano una grigia valle perduta delle Ande, i cui abitanti considerano l'essere "a colori" come un sacrilegio. Curiosità: il nome Martin Mystère è ispirato al primo "detective dell'impossibile" in assoluto ovvero il dottor Martin Hesselius, protagonista di due racconti (Tè verde e Carmilla) di Joseph Sheridan LeFanu. Il cognome ed il secondo nome, Jacques Mystère, sono invece un omaggio a Tiziano Sclavi, autore della raccolta di racconti per ragazzi, I misteri di Mystère che hanno per protagonista un giovane investigatore francese, Jacques Mystère, appunto.

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Dylan Dog 26 - Dopo Mezzanotte è uno dei migliori albi dalle atmosfere onirico-lisergiche prodotte dal duo composto da Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano ed è baciato da una delle copertine in assoluto più riuscite di tutti i tempi di Claudio Villa. Uscito originariamente il primo novembre del 1988, l'albo, che si ricollega ad un altro classico come Memorie dall'Invisibile, vede l'Indagatore dell'Incubo vagare nella notte londinese dopo essere rimasto chiuso fuori casa. Inizia così un carosello di umanità, e non solo, grottesco e surreale. Il plot è liberamente ispirato al film di Martin Scorsese Fuori orario tant'è che l'attore protagonista Griffin Dunne viene omaggiato con una fermata della metro a suo nome.

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Dylan Dog 234 - L'ultimo Arcano di Paola Barbato con disegni di Nicola Mari è un albo incentrato tutto, come suggerisce la copertina di Angelo Stano, sui tarocchi e sull'influenza reale o presunta che questi possono avere sugli individui. Se di mezzo c'è Dylan Dog poi è quasi scontato che le speranze si trasformino in orribili incubi! Come molte storie dell'autrice anche questa inizia e finisce in medias res. Si tratta della seconda storia in cui l'Indagatore dell'Incubo ha a che con il potere dei "desideri", la prima era intitolata Il diavolo nella bottiglia ed era contenuta nel terzo Almanacco della Paura. Ritroviamo infine l'Hastings Criminal Asylum, luogo già visitato da Dylan Dog nei numeri 191 e 221.

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Nathan Never 1 - Agente Speciale Alfa arriva nelle edicole italiane nel giugno del 1991 e segna l'esordio della fantascienza in casa Sergio Bonelli Editore. L'albo, firmato da Antonio Serra e Claudio Castellini, ci presenta Nathan Never, agente che lavora per l'agenzia di sicurezza privata Alfa, incaricato di rintracciare il ricordante Eric Kleeman reo di aver venduto un programma che permette di liberare gli androidi dalle costrittive leggi della robotica. Nathan si ritroverà suo malgrado a fare coppia con l'Androide C-09, testimone dell'omicidio del ricettatore di Kleeman, finendo nel mirino del potente Aristotele Skotos. Già da questo primo albo, la serie mostra alcune delle sue peculiarità come la forte componente citazionistica, da Asimov agli anime giapponesi, e l'alto tasso di sperimentazione grafica, in questo caso rappresentato dalla muscolari matite di Castellini.

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Nathan Never Gigante 1 - Doppio Futuro segna l'inizio della lunga saga avente come protagonisti i Tecnodroidi, esseri biomeccanici votati alla distruzione del genere umano. Si tratta di un albo, e più in generale di una saga, infarcita di riferimenti e citazioni che si dipana su tre linee temporali ovvero il presente, un futuro oscuro e devastato dalle guerre fra razza umana e tecnodroidi ed un futuro invece sereno e prosperoso (che si rifà moltissimo alla visione di Gene Roddenberry e del suo Star Trek). Due curiosità: l'albo in questione per essere apprezzato al meglio va letto parallelamente ai numeri 46 e 47 della serie regolare. Nel complesso gioco di viaggi nel tempo e assassini inviati nelle varie linee temporali vi fa accenno a Nemo, l'eroe delle Guerre Tecnobiologiche, che si rivelerà essere proprio Nathan Never. Originariamente il personaggio si sarebbe dovuto proprio chiamare Nathan Nemo.

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Nella sua prima mitica avventura, Il Totem Misterioso, la giovane Tesah inquadra subito Tex come "il fuorilegge solitario" (successivamente verrà modificato in "giustiziere solitario") perché, pur essendo inseguito dalla legge pur non essendosi mai macchiato di furti o rapine ma essendosi lasciato alle spalle una strada seminata di morti. Come e perché Tex sia inseguito dalla legge e perché abbia dovuto lasciare la sua città natale non viene detto. La rivelazione avviene molti anni dopo, su Tex 83 - Il Passato di Tex, dove la solita coppia composta da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galeppini racconta di come Tex avvesse dapprima sconfinato in Messico, insieme al suo maestro d'armi Gunny Bill che morirà nell'impresa, per dare la caccia ad una banda di razziatori che aveva ucciso il padre Ken e poi, abbandonato il ranch di famiglia, era entrato nel Rodeo di Corlis a San Antonio facendo la conoscenza del fedele bronco Dinamite. Non molto tempo dopo però Tex è chiamato ad un'altra vendetta: a Calver City (successivamente corretta nella più filologica Culver City) fa piazza pulita della banda di Tom Rebo rea di aver ucciso il fratello Sam. Gli sfuggirà solo John Coffin che verrà raggiunto anni dopo. Curiosità: nella copertina di quest'albo Tex appare con camicia rossa e pantaloni bianchi, il look è ispirato a quello di un giovane Gary Cooper nel classico Sabbie Ardenti.

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Il passato di Tex, sempre ricco di aneddoti e avventure ma anche di molti punti oscuri, è il punto di partenza per la seconda serie regolare dedicata al Ranger. Arriva infatti nelle edicole a novembre del 2018 Tex Willer 1 - Vivo o Morto! albo che ha riprende le geste del giovane Tex con una peculiarità: è a tutti gli effetti un antefatto proprio de Il Totem Misterioso citato poco fa in cui scopriamo non solo alcuni retroscena della vendetta di Tex nei confronti di Rebo, Coffin e della loro banda ma anche del ruolo di Tesah. Due curiosità: la serie ha tre "prequel" ovvero il Maxi Tex 21 - Nueces Valley, Tex Speciale 32 -Il Magnifico Fuorilegge e Tex Romanzi a Fumetti 6 - Il Vendicatore. Spostando cronologicamente le lancette delle sue avventure di qualche anno questo ha permesso finalmente l'incontro fra Tex, seppur appunto imberbe, e Zagor.

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Dragonero Romanzo a Fumetti inaugura l'omonima fortunata collana e porta in casa Sergio Bonelli Editore il genere fantasy fino a quel momento solo corteggiato. Luca Enoch e Stefano Vietti, coadiuvati dalle matite di Giuseppe Matteoni, imbastiscono una storia solidissima e tesa in cui tutti gli stilemi dell'high fantasy vengono rimaneggiati e resi accessibili al grande pubblico delle edicole. Faremo così la conoscenza del mago Alben, di Myrva, giovane seguace dei potenti Tecnocrati, di Ecuba, una monaca guerriera che vegli su di lui, e soprattutto di Ian Aranill, ex ufficiale dell'Impero, membro dell'antica famiglia dei Varliedarto ovvero gli Uccisori di Draghi, , e del suo fedele amico l'orco Gmor. Il gruppo dovrà affrontare le orde degli Algenti, gli unici esseri senzienti che abitano la Terra dei Draghi.

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Il fantasy è per sua natura un genere capace di parlare a diverse età ed in maniera differente. Non sfugge a questo assunto anche il pubblico più giovane, da sempre affascinato da ambientazioni e avventure ammantate da un velo di magia, a cui è dedicato il primo spin-off della serie regolare classica di Dragonero ovvero Dragonero Adventures 1 - Tre Giovani Eroi in cui ritroviamo Ian, Myrva e Gmor ma in versione più giovane e spericolata sempre alla ricerca di guai e coinvolti in mille peripezie fra troll giganteschi, perfide streghe, maghi malvagi e mostri di ogni genere!

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Dylan Dog 1 - L'alba dei Morti Viventi segna idealmente l'ingresso della Sergio Bonelli Editore, e più in generale del fumetto popolare italiano, nella modernità. La casa editrice tenta una strada inedita, quella dell'horror, grazie ad una intuizione di Tiziano Sclavi. L'albo, che debutta nelle edicole italiane nell'ottobre 1986, e si rifà al classico omonimo di George A. Romero la differenza sta però tutta nella mente dietro il risveglio dei morti, quello Xabaras che si scoprirà essere molti anni dopo ben più che una nemesi per l'Indagatore dell'Incubo. Alcune curiosità: la serie doveva essere ambientata a New York ma Sergio Bonelli suggerì il trasferimento nella più cinerea Londra. È uno dei rari casi in cui in cui il nome provvisorio di un personaggio è poi divenuto quello ufficiale e deriva da quello del poeta Dylan Thomas e dal titolo di un libro di Mickey Spillane (Dog figlio di); Sclavi aveva già usato Dylan Dog come titolo per una breve storia della fine degli anni 70 disegnata da Lorenzo Mattotti. Le fattezze di Dylan Dog sono ispirate a quelle di Rupert Everett: sotto suggerimento di Sclavi, il creatore grafico del personaggio, Claudio Villa, andò al cinema a vedere Another Country - La scelta per farsi ispirare.

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Dylan Dog 100 - La Storia di Dylan Dog non è solo, come nella tradizione bonelliana, un albo celebrativo completamente a colori ma anche un importante tassello nella storia del personaggio. È proprio qui che Tiziano Sclavi decide di chiarire le vicende del passato dell'Indagatore dell'Incubo partendo da uno stratagemma semplicissimo: Dylan finisce di montare il modellino del suo galeone. Da lì inizia un viaggio lisergico che svela l'intreccio fra lui, Morgana e la sua nemesi Xabaras. Come più volte indicato dallo stesso Sclavi rappresenta l'ideale conclusione di tutta la serie tuttavia, come ben sappiamo, Dylan Dog continua ancora oggi le sue pubblicazioni e ha vissute diverse vite editoriali.

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In Julia 212 - Il Manoscritto K, le atmosfere procedurali della serie lasciano il passo il thriller e al racconto heist. Julia si ritrova a dover indagare su un prezioso manoscritto inedito di Franz Kafka che una pericolosa organizzazione nota come Mondo Nuovo ha trafugato per finanziare i suoi scopi. La criminologa quindi decide di avvalersi dell'aiuto del ladro gentiluomo Tim O’Leary per infiltrarsi nella villa del leader dell'organizzazione.

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Julia 12 - Una Dolce Bambina Triste mette in mostra l'anima più cruda e realistica della serie e del personaggio creato da Giancarlo Berardi. Julia indaga sul ferimento di Lionel West facendo venire a galla un mondo fatto di scommesse, droga e soprattutto tradimenti. Tutti gli indizi infatti puntano alla moglie dell'uomo come mandante, na ricca ereditiera stanca di essere tradita. Tuttavia la criminologa non sembra essere troppo convinta delle apparenze e indaga parallelamente su un'altra pista scoprendo un insospettabile segreto.

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Una delle caratteristiche principali di Zagor è il suo sincretismo narrativo cioè la capacità di far convivere fra loro diversi generi narrativi anche i più fantastici. Esempio di questa peculiarità è senz'altro Zagor 88 - Odissea Americana, uno degli albi più importanti dell'epopea zagoriana, che vede lo Spirito con lo Scure e Cico accompagnare il ricco ed eccentrico Homerus Bannington in un viaggio di esplorazione che seguendo il corso del fiume Tallapoosa avrebbe portato la spedizione fino al lago Cherokee. Il viaggio sulla nave Athena tuttavia sarà irto di pericoli e di incontri impossibili fra cui piante carnivore, nebbie spettrali e una civiltà di superscimmie! Si tratta di un classico assoluto zagoriano impreziosito da una prova estrosa di Gallieno Ferri alle matite e una altrettanto brillante ai testi di Guido Nolitta che gioca benissimo con la tensione e con gli stilemi tipici del romanzo d'avventura e di esplorazione.

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Zagor 122 - Addio, Fratello Rosso! è l'albo conclusivo di una lunga e drammatica saga che vede Zagor cercare di assicurare alla giustizia Billy Boy Kirby reo di aver ucciso, da ubriaco, la moglie di Wakopa, il sakem della tribù Osages. Tuttavia nella cittadina di Stoneville sembrano essere tutti dalla parte di Billy Boy perché si tratta del figlio di Alan Kirby, proprietario di una miniera d'argento e vero padrone della città. Zagor quindi dovrà cercare di fare giustizia ma contestualmente arginare gli Osages furiosi. A detta di molti una delle storie più mature di Guido Nolitta, Addio, Fratello Rosso! colpisce per la drammaticità, per il plot ricco di cambi di prospettiva e per la caratterizzazione di un eroe fallibile che finisce addirittura stremato alla fine delle vicende.

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Fra le svariate serie pubblicate dalla Sergio Bonelli Editore, ancora come Edizioni Araldo, di ambientazione western spicca Il Piccolo Ranger 1 - Il Piccolo Ranger che arriva nelle edicole nel 1958 creato da Andrea Lavezzolo e dal disegnatore Francesco Gamba. Kit Teller vive fra i rangers dopo che suo padre è scomparso durante una missione, e ritenuto perciò un disertore, venendo di fatto adottato vivendo incredibile avventure fra fuorilegge, indiani ma anche rettili sapienti, extratteresti e persino guerrieri medievali. Due curiosità: la serie fa parte di quella nutrita produzione di serie con eroi adolescenti proliferata negli anni 50 e 60 pensata per far identificare i giovani lettori con giovani protagonisti. La serie, partita nel classico formato a striscia, verrà ristampata integralmente ne Gli albi del Cowboy - Nuova serie dove terminerà la sua corsa dopo 255 numeri nel 1985, l'ultima storia fu firmata da Guido Nolitta.

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Dopo Zagor, Guido Nolitta compie un'altra rivoluzione in seno alla Sergio Bonelli Editore con l'esordio di Mister No 1 - Mister No nelle edicole italiane nel giugno del 1975. Innanzittutto si tratta della prima serie non di ambientazione western della casa editrice e in secondo luogo il protagonista della serie, Jerry Drake, è considerato, per la sua caratterizzazione e per i temi trattati durante le sue avventure, è considerato il primo antieroe bonelliano. La serie è ambientata a Manaus negli anni 50 dove il già citato Jerry Drake, un veterano della Seconda Guerra Mondiale soprannominato Mister No, si guadagna da vivere facendo da guida ai turisti con il suo piper ma spesso accade che i suoi clienti non siano dei semplici turisti. Due curiosità: Nolitta con Mister No dà sfogo al suo amore per l'America Latina e per il Brasile in particolare. La serie fu concepit inizialmente come una miniserie di 5 numeri ma quando si toccarono le 200.000 copie vendute si decise di far proseguire le sue avventure.

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Dampyr 9 - Lamiah vede Harlan in azione a Berlino dove due Maestri della Notte si contendono il controllo della città. Il dampyr per scongiurare il peggio si allea temporaneamente con uno dei due, la bella Lamiah. La guerra fra Maestri è il pretesto giusto che Mauro Boselli utilizza per raccontare parte del passato di Tesla e nello specifico la sua vampirizzazione. Curiosità: durante il soggiorno a Berlino, Harlan incontra una cantante malata di AIDS che lo congeda con l'esclamazione The Show Must Go On chiaro riferimento al brano omonimo dei Queen del compianto Freddy Mercury morto per la stessa malattia.

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Dampyr 51 - Tre Vecchie Signore vede Harlan operare a Bruges in Belgio dove è chiamato dalla poliziotta fiamminga Hanneke, una delle poche compagne "fisse" del dampyr che aveva esordito nel venticinquesimo albo, per indagare su una strana faccenda di fantasmi. In realtà Harlan e Hanneke sono finite nel mezzo di una guerra fra le Custodi dell'Equilibrio, le tre "zie" che avevano allevato e protetto Harlan, e il temibile Maestro della Notte Nergal che vuole portare proprio Harlan dalla sua parte. L'albo si segnala anche per le belle tavole di Corrado Roi.

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Tex taglia il traguardo dei 500 albi della serie regolare nel 2002 e puntuale arriva in edicola Tex 500 - Uomini in Fuga, il quinto speciale a colori, firmato da Claudio Nizzi e Giovanni Ticci, l'albo è anche impreziosito dalla centesima copertina di Claudio Villa che per l'occasione si concede una "foto di famiglia" - seppur incompleta - cosa che non accadeva dal numero 281. Il plot è molto semplice: un gruppo di predoni intenzionato a depredare l'oro dei Monti Navajos profana la tomba di Lylith scatendo così la furia Tex che si mette sulle tracce della banda. Nel corso dell'avventura, Carson ad un certo punto esclama: "Sbaglio o questa è una storia che abbiamo già vissuto?" questo perché, effettivamente, in altre occasioni dei banditi erano andati a caccia dell'oro Navajos e più specificatamente in Tex 120-121 e Tex 103-106.

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Anche per il prolifico Mauro Boselli è tempo di esordire sullo speciale a colori della serie regolare di Tex con Tex 600 - I Demoni del Nord. Le vicende dell'albo sono ispirate al romanzo Mangiatori di Morte di Michael Crichton, da cui fu tratto il film del 1999 Il tredicesimo guerriero con Antonio Banderas. Tex ed i suoi pards sono chiamati dal colonello Jim Brandon a Fort Hope, un solitario avamposto delle Giubbe Rosse che è stato attaccato da una tribù sconosciuta che indossa pelli di lupo e si nutre di carne umana. La copertina dell'albo è realizzata a tempera da Claudio Villa e vede Tex spiccare su sfondo bianco, si tratta di una prima assoluta. Tex i suoi pards avevano già affrontato dei mangiatori di uomini, seppur non così agguerriti, in Tex 156-158.

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Tex 104 - Il Giuramento è un altro importantissimo tassello del passato di Tex. Il ranger infatti racconta al figlio Kit gli avvenimenti che portarono alla tragica morte della madre Lylith per mano di Brennan e Teller due loschi trafficanti che, per vendicarsi di Tex che li aveva spediti al fresco, incaricarono un gruppo di tagliagole senza scrupoli di far pervenire al campo navajo di Freccia Rossa una partita di coperte infettate di vaiolo scatenando una epidemia che falcidiò tutti i navajos compresa la povera Lylith. Si tratta uno degli albi più intesi scritti di Gianluigi Bonelli: raramente rivedremo Tex così furioso e davvero implacabile nella ricerca della vendetta. A Lylith si era brevemente accennato nel decimo albo della serie regolare, all'inizio del racconto si fa riferimento a Tex che "ha dato le dimissioni e ora vive in un villaggio indiano" come visto nel numero 8 della serie regolare. L'albo fornisce inoltre il contesto per tutto il revisionismo fondante per la narrazione texiana.

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Mefisto è senza ombra di dubbio uno dei nemici più insidiosi di Tex e la loro battaglia ha travalicato anche la morte o almeno quella di Steve Dickart che proprio in punto di morte convoca telepaticamente il figlio Blacky affinché diventi il suo successore. Inizia così Tex 125 - Il Figlio di Mefisto e con esso il viaggio del giovane che in Florida si ricongiunge alla sacerdotessa voodoo Loa e dove, carpendo i segreti della magia nera del padre, assume il nome di Yama architettando così la sua vendetta contro Tex. L'albo in questione è uno dalle atmosfere più macabre e graficamente riusciti fra quelli firmati da Aurelio Galeppini. Memorabile in questo senso anche l'uscita tanto drammatica quanto tragica di Dickart.

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Dragonero 24 - Attraverso l'Erondàr è un albo che raccoglie tre storie brevi dedicate ad altrettante missioni di soccorso che Ian, Gmor e Sera hanno compiuto in favore di alcuni colleghi scout. La particolarità di questo albo, che ha un precedente nel numero 5 e un seguito nel numero 40, è quella di rileggere un grande classico della narrazione bonelliana ovvero il racconto in analessi e nello specifico quello intorno al fuoco così come perfezionato da Tex. Ma Dragonero è innovativo anche in questo perché Stefano Vietti ne approfitta per solidificare il world building e la lore della serie fondamentale per ogni racconto fantasy che si rispetti.

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I draghi sono un simbolo della narrativa, e non solo, fantasy. Un drago dà di fatto inizio a tutto il racconto di Dragonero, recuperate il primo mitico Romanzo a Fumetti, e un drago è anche il punto focale di Dragonero Il Ribelle 10 - Il Dormiente come sapiente illustrato da Gianluca Pagliarani nella evocativa copertina dell'albo in questione. Ian viene convocato dalla Lupa di Vetwadart per recuperare una rarissima erba curativa necessaria ai guerrieri dell'Enclave della Montagna ora alleati dei Ribelli nella lotta contro i soldati dell'Impero. Sullo sfondo di questa missione infatti aleggia la guerra fra i soldati dell’Impero, assistiti dalla terribile Signora delle Lacrime, e i leggendari Figli di Olhim che è anche uno scontro fra opposte credenze e divinità.

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Come accaduto nel primo speciale a colori anche Martin Mystère 200 - Lo Spettro della Luce è composto da 4 storie brevi, ma raccordate da una storia che fa da cornice narrativa, il cui tema è sempre il colore. La prima storia è ispirata ai testi del teatro giavanese, la seconda storia è ambietata nella Londra Vittoriana ed è colorata con toni di ocra simulando i dagherrotipi inoltre il cliente che assolda Martin Mystère è evidentemente ispirato (o ispirazione) al Dorian Gray del famoso ritratto di Oscar Wilde inoltre il pittore Lambiques è ispirato al personaggio del Professor Pier Lambicchi, personaggio comparso ne Il Corriere dei Piccoli, e inventore di una vernice, l'Arcivernice, che rendeva "vere" le cose con essa disegnate o colorate. La terza storia, ambientata negli anni 30, è colorata a retini larghi come d'uopo all'epoca. Qui si fa accenno alla Fortenza di Alamoot riprendendo un episodio delle avventure di Brick Bradford, uno dei grandi eroi delle strip americane di queli anni, e più in generale tutta la storia è un omaggio a quegli eroi.

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Continua la tradizione degli speciali a colori di Martin Mystère tutti a tema "colore" e divisi in storie brevi. In Martin Mystère 300 - I Sette Signori dell'Iride le storie sono addirittura 7! Sette raggi di luce si dirigono verso la Terra, si tratta dei Sette Signori dell'Iride che prendendo forma umana posso modificare la percezione della realtà e con essa il corso dell'umanità. Martin Mystère indaga quindi la loro influenza in una odissea nel tempo e nello spazio tra passato, presente e futuro passando dalle strade di New York alle sabbie del Sahara, dall'Egitto all'Irlanda, fino a toccare altri mondi. Impressionante i nomi dei disegnatori coinvolti in un albo, come sempre, ricco di easter egg: Giancarlo Alessandrini, Bruno Brindisi, Daniele Caluri, Lucio Filippucci, Giovanni Freghieri, Corrado Roi, Rodolfo Torti e i fratelli Esposito.

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Nathan Never Speciale 21 - Tre Passi nel Domani è lo speciale tutto a colori che festeggia i 20 anni di pubblicazione dell'Agente Speciale. L'albo in questione raccoglie tre storie scritte ognuna dai tre creatori del personaggio - Bepi Vigna, Michele Medda e Antonio Serra - coadiuvati alle matite rispettivamente da Nicola Mari, Germano Bonazzi e Roberto De Angelis che firma anche la scattante copertina. Si tratta di tre storie che incarnano al meglio lo spirito di Nathan Never: la prima a che fare con il cyberspazio e un hacker morto, la seconda porta Nathan e Legs Weaver in un teatro di guerra dove i bambini sono le vittime, infine, nella terza, compare la nemesi dell'Agente Alfa, Aristotele Skotos, che con il suo ultimo piano di dominazione planetaria è riuscito a far eruttare contemporaneamente tutti vulcani del pianeta.

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Nathan Never 263 - Lo Spettro del Futuro è albo che vede il ritorno del robot: Omega. L'albo, scritto da Giovanni Eccher e Antonio Serra, ha una struttura particolare con un prima parte in cui ad esaltarsi sono i disegnatori Sergio Giardo e Stefano Martino che portano alle estreme conseguenze una delle peculiarità della serie ovvero il citazionismo che viene declinato anche graficamente dai due disegnatori che implementano tecniche diverse e design diversi ogni volta che la nuova città del futuro risveglia nell'Agente Alfa un particolare ricordo legato al cinema o alle letteratura. Imperdibile il riferimento anche al Re Jack Kirby e a 2001 Odissea nello Spazio.

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Tex Willer 33 - Sfida a Fort Owens è l'albo conclusivo di una lunga avventura che porta il giovane Tex fino nel selvaggio e innevato territorio che di lì a poco sarebbe diventato il Montana. L'avventura si muove lungo binari paralleli ma segna anche ufficialmente il primo incontro fra Tex ed un altrettanto giovane Kit Carson! Fino a questa avventura infatti i due si erano incontrati solo nelle voci che corrono rapide nel sudovest e lo stesso Kit aveva appreso la storia del giovane Willer dal suo amico nonché ranger Dan Bannion che aveva già avuto modo di incrociare la strada di Tex.

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Tex 700 - L'oro dei Pawnee, come ogni cento albi passati, è uno speciale albo a colori realizzato da Mauro Boselli su matite Fabio Civitelli e colori di Oscar Celestini. Torniamo nuovamente al legame fra Tex e Tesah e quindi il ruolo come capo bianco del Ranger, legame che viene ancora una volta arricchito di un nuovo risvolto quando Tex e i suoi pards ricevono una richiesta d'aiuto proprio di una vecchia amica. L'albo si segnala anche per la suggestiva e solenne copertina realizzata da Claudio Villa che vede proprio i 4 pards al galoppo nelle Grandi Praterie.

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Per Dragonero Magazine 1, prima uscita speciale dedicata alla serie creata da Luca Enoch e Stefano Vietti, viene prodotta una storia speciale a colori che porta Ian ad affrontare un luingo viaggio fra i picchi innevati del Margondár passando per i deserti del "paese vuoto" fino alle pericolose foreste del Suprendàr. Si tratta di una missione segreta che ben presto si trasforma in una trappola mortale ed in cui l'Uccisore di Draghi da cacciatori si trasforma in preda braccato da misteriosi assassini.

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Albo importantissimo e drammatico, Dragonero Il Ribelle 17 - Il Sacrificio di Yannah, come suggerisce il titolo, vede la valorosa scout imperiale sacrificarsi per salvare Ian, Gmor e il resto della resistenza dal tradimento di un insospettabile agente dell'Impero. Nell'angusto passo di Golkana, il perfido Roney tende una trappola che avrebbe dovuto stroncare la ribellione ma al contrario porterà ad una impetuosa e orgogliosa reazione sulla scia del coraggioso sacrifico della compagna.

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Dylan Dog 62 - I Vampiri di Tiziano Sclavi e Carlo Ambrosini è uno degli albi ritenuti un classico della produzione dell'Indagatore dell'Incubo. Al netto del rimaneggiamento di un topos classico della letteratura horror, i vampiri, l'albo è ispirato a Essi Vivono, il cult di John Carpenter. Non è un caso che una delle prime vittime della furia di un vampiro si chiami proprio "J. Carpenter". Altra "disastrose" curiosità dell'albo riguardano il mitico galeone di Dylan Dog e il suo altrettanto mitico maggiolino: il primo viene distrutto per ben 3 volte nel corso della storia, il maggiolino solo una volta durante un inseguimento.

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Il luciferino gatto Cagliostro fra il suo ritorno in Dylan Dog 119 - L'occhio del gatto. L'albo, scritto da Tiziano Sclavi, si segnala però per le matite di Franco Suadelli, storico disegnatore famoso per aver creato fra gli altri all'inizio degli anni 80 la procace e peperina ladra La Bionda esplorando le potenzialità del fumetto erotico. Questo è il suo albo d'esordio per l'Indagatore dell'Incubo, una storia perfetta per il suo tratto a metà strada fra investigazione e atmosfere misteriosamente seducenti.

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