Scanner dell'iride a lungo raggio come nei film: basta uno sguardo a 12 metri

Il professor Marios Savvides della Carnegie Mellon ha sviluppato uno scanner dell'iride che può operare a 12 metri di distanza dal soggetto.

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a cura di Dario D'Elia

Un sistema di riconoscimento dell'iride che opera a distanza di più di 10 metri potrebbe essere una soluzione perfetta per i controlli all'aeroporto e per la sicurezza nelle strade. Il professor Marios Savvides della Carnegie Mellon ha sviluppato quello che sembra essere il primo dispositivo di scansione dell'iride a lungo raggio.

iris

Scanner iride

"Le impronte digitali richiedono che tu tocchi qualcosa. L'iride, dato che possiamo rilevarla a distanza, rende l'esperienza molto meno intrusiva e confortevole", ha spiegato Savvides. "Non c'è un punto da fissare. Non c'è un luogo dove stare. Da qualsiasi parte tra i 6 e i 12 metri, ti individua, zooma e rileva iridi e volto".

iride 2

Potrebbe essere impiegato per i controlli di Polizia: a distanza anche dallo specchietto si potrebbero identificare sospetti. In qualsiasi luogo pubblico dove vi è esigenza di sicurezza il monitoraggio sarebbe non-invasivo. Anche sui portatili l'attivazione biometrica avverrebbe senza procedure tediose.

È evidente che qualche preoccupazione per la privacy potrebbe esservi, ma il problema sarebbe più di gestione dei dati che di invasività dello strumento. In fondo le telecamere scandagliano ogni luogo a rischio e affidiamo il riconoscimento di sospetti o pregiudicati alle forze di Polizia. In questo caso sarebbe un computer a svolgere il lavoro.

Savvides ha confermato di aver già registrato il brevetto e di stare lavorando a una versione più semplice e meno costoasa. "Hollywood ha fatto un incredibile lavoro nello stigmatizzare negativamente il riconoscimento dell'iride. Ho sviluppato una tecnologia e l'obiettivo è come può aiutare la società? Come posso salvare vite?", ha concluso lo scienziato.