Sorcery of Thorns, il nuovo fantasy edito Mondadori: la recensione

Elisabeth Scrivner è una giovane orfana che, abbandonata davanti a una biblioteca, decide di diventare custode dei libri magici. Mille avventure la aspettano e solo affrontando sfide pericolose avrà la possibilità di affermare se stessa e i suoi grandi poteri.

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a cura di Laura Cammareri

Margaret Rogerson, già nota per il libro An Enchantment of Raven, è una famosa autrice bestseller del New York Times. Il suo stile è molto apprezzato sia oltreoceano che in Italia, dove il pubblico aspettava con ansia l'arrivo di Sorcery of Thorns che, uscito all'estero nell'estate del 2020, è una delle pubblicazioni Mondadori che ha creato più aspettative per il 2021. Ma prima di addentrarci nella trama, sappiamo chi è Margaret Rogerson? Abbiamo detto che è una famosa bestseller ma, quello che forse non sapete è che prima di questa carriera è stata artista freelance, graphic designer e insegnante. La predisposizione all'arte è stata sicuramente determinante per la carriera da scrittrice. Quando non si dedica alla scrittura, è impegnata a cucinare e a leggere...la sua grande passione!

Il titolo del momento, Sorcery of Thorns, è un fantasy incentrato sul mondo magico; ritroviamo gli elementi classici tipici del genere e facilmente leggendolo il nostro pensiero volerà a Harry Potter e alla più recente saga Fidanzati dell'inverno. In questa storia in particolare possiamo trovare grimori con facoltà incredibili come lanciare incantesimi, parlare e fare dispetti; se poi questi diventano cattivi, vengono chiamati Malefics e possono addirittura trasformarsi in demoni seminando panico e morte. A fare da cornice abbiamo incantesimi e stregoni potenti e pericolosi.

Sorcery of Thorns, troppa tradizione?

Non è un male, in fondo le storie di magia ruotano attorno a degli elementi base che fanno da cardine per sviluppare le avventure che più abbiamo amato. Non introdurre elementi nuovi è però pericoloso, perché si scivola facilmente nel già letto. L'ambientazione si rivela essere classica e interessante, seppur semplice. Siamo in un mondo magico, in una città dove le biblioteche non sono comuni archivi ma vere e proprie case per libri magici. La Grande Biblioteca di Summershall infatti, custodisce i più importanti grimori, libri con denti, occhi e orecchie, capaci di ribellarsi a chi vuole leggerli e di mettere in pericolo i loro custodi. I custodi, detti Warden, non sono solo garanti del sapere magico ma anche soldati che dedicano la loro intera vita a preservare e difendere il sapere antico.

I personaggi di Sorcery of Thorns ci vengono proposti con un ordine ben definito che scandisce la narrazione rendendo ben chiaro chi è il cuore del libro e chi ruoterà attorno al fulcro facendo da collante per le varie fasi del racconto. La protagonista, Elisabeth Scrivner, è stata abbandonata in fasce davanti a una delle biblioteche magiche della cittadella e subito è entrata a far parte della grande famiglia dei custodi. Fin da piccola ha iniziato a studiare per diventare un Warden e ora è pronta per affrontare le prove finali e conquistare il tanto sognato titolo di custode.

Proprio quando tutto sembra ormai definito però, giunge in città uno stregone potente e pericoloso che sembra abbia del risentimento per Elisabeth.

Aveva passato l'infanzia a esplorare gli infiniti meandri della Grande Biblioteca, curiosando nei suoi innumerevoli misteri, ma non era mai entrata nella camera blindata. Aveva percepito da sempre la sua presenza sotto la biblioteca, come qualcosa di indicibile nascosto sotto un letto. "E' la mia occasione" ricordò a se stessa. Non poteva avere paura.

Presto la ragazza, impacciata e propensa ai guai, si ritrova a combattere contro la magia, contro il grande stregone e il suo fido aiutante. Proprio quest'ultimo sarà un personaggio fondamentale che, affiancando lo stregone, porterà Elisabeth a conoscere i propri limiti e le proprie potenzialità aprendole le porte per un mondo magico che mai avrebbe sognato di vedere.

Una storia in cerca di equilibrio

La caratterizzazione dei personaggi poteva essere più approfondita, il loro spessore viene lentamente abbandonato in favore degli eventi della storia che si susseguono in ritmo serrato sino al finale che subisce di contro una inaspettata battuta d'arresto. La descrizione dell'ambiente è accurata e ben gestita ma, ciò che manca è un buon bilanciamento tra i momenti di stasi in cui i personaggi acquisiscono la giusta profondità e i momenti di pura avventura. Infine, le similitudini sono fin tropo frequenti.

Sorcery of Thorns è sicuramente un libro che crea grandi aspettative. Quello che possiamo certamente affermare è che l'autrice ha le idee chiare su cosa caratterizza un mondo magico, ma forse deve maturare di più nel creare spessore all'interno della trama. Scrivere un libro fantasy auto conclusivo è una grande sfida, il fantasy è un genere che richiede molto tempo per gettare le basi della storia e caratterizzare al meglio i personaggi. Se pensiamo all'ambientazione di un libro di questo genere, possiamo senza dubbio immaginare quanto tempo serva per creare un mondo in grado di coinvolgere e affascinare il lettore e di quanto tempo serva a quest'ultimo per inoltrarsi in un mondo sconosciuto e comprenderlo a pieno per godere completamente della lettura.

Una cosa che colpisce il lettore non appena ha tra le mani il libro è sicuramente la copertina. Sorcery of Thorns ha una illustrazione meravigliosa, la copertina è in grado da sola di convincere il lettore all'acquisto, è il classico libro che sta bene su qualsiasi libreria e fa la sua grande figura in foto. Se quindi siete abituati a fotografare le vostre letture per condividerle, questo libro fa per voi a prescindere dalla trama!

Questo fantasy è sicuramente adatto a tutti coloro che non hanno voglia o tempo per iniziare una saga ma bramano un nuovo libro magico. Non fatevi scoraggiare dai pochi lati negativi, vale la pena leggerlo per scoprire un nuovo affascinante mondo fatto di incantesimi e grimori!