Star Wars è un'opera basata sulla compassione e sulla bontà. Si fonda sui principi comuni a tutte le religioni, sul fare del Bene e difendersi dal Male. Tutto qui, semplice e lineare. A dirlo è nientemeno che il creatore della popolare saga George Lucas.
Lucas era interessato alla mitologia e ai meccanismi psicologici su cui si fonda, ed è da questa curiosità che nasce Star Wars. Spade laser e Cavalieri Jedi sono un arricchimento interessante, ovviamente, così come tutte le luci colorate e gli effetti sonori.
Tutto parte dal mito, dalla tradizione orale, dalle storie che passano di padre in figlio, poi alla famiglia, alla tribù, alla città, a un intero paese (Star Wars è fantascienza o fantasy?). Lucas spiega che i fondamenti psicologici sono sempre gli stessi, condivisi da tutte le culture in tutto il mondo.
"Il tema psicologico è lo stesso", dice Lucas intervistato da Charlie Rose. "Non è solo la saga di Star Wars. Quando racconti una storia c'è una parte noiosa che vorrai eliminare. Poi c'è la parte in cui lui (l'Eroe, NdR) è positivo riguardo a sua madre e vuole uccidere suo padre. Tutti amano quella parte, e allora tu la tieni nella storia. […] Queste sono le stesse motivazioni psicologiche di sempre, e sono sempre forti".
 | Star Wars Original Trilogy - Episodi 4-5-6 | |
 | Star Wars Prequel Trilogy - Episodi 1-2-3 |
E poi c'è l'Eroe, che porta con sé i temi dell'amicizia, dell'amore, del sacrificio per un bene più grande, la lotta tra il Bene e il Male. "Sembrano cose ovvie ma non lo sono", continua Lucas. C'è bisogno di ripeterle continuamente, per scoprire che le persone in tutto il mondo credono nelle stesse cose e vogliono sentirsele raccontare.
Insomma le solite vecchie cose. Se qualcuno pensava ancora che Star Wars abbia rappresentato una qualche novità dovrà mettersi il cuore in pace, ora che lo stesso Lucas ha confermato nuovamente ciò che molti sapevano e dicono da tempo.
 | l codice Sith. I segreti del lato oscuro della forza. Star Wars | |
 | Keychain Star Wars Millenium Falcon |
La freschezza di Star Wars all'epoca stava nella messa in scena, il trucco di mettere le storie classiche "in una forma che tutti potessero accettare facilmente", qualcosa che spinga lo spettatore a dire "Oh, le cose in cui io credo sono le stesse che vedo sullo schermo. La maggior parte delle persone crede esattamente nelle stesse cose". George Lucas conclude il suo intervento parlando delle religioni, di come tutte a conti fatti si rifacciano a idee semplici come "non uccidere ed essere compassionevoli. Ed è di questo che parla Guerre Stellari".
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Lucas alla fine non ha svelato grandi segreti su Star Wars, anzi per saperne di più forse sarebbe meglio leggere la nostra guida per principianti a Guerre Stellari. Il regista però ci ricorda qualcosa che forse come pubblico dimentichiamo troppo spesso: dai miti religiosi alla tragedia greca, da Shakespeare a Jim Morrison e fino agli Avengers ci raccontiamo da sempre le stesse storie. Perché ci piacciono, perché sono incredibilmente potenti, perché sanno arrivare nel profondo più di quanto siamo disposti ad ammettere.
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Ma allora perché ogni volta che esce un nuovo film ci piace lamentarci della poca originalità, della cronica mancanza di idee? Semplicemente perché non abbiamo bisogno di nuove storie, ma che ci siano raccontate con talento e maestria. Come ha fatto Lucas negli anni '80 per esempio.