The Boys 2: la recensione della seconda stagione

Una seconda stagione esplosiva che culmina col botto: The Boys 2 si è riconfermata come la migliore serie sui supereroi! Ecco la nostra recensione.

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a cura di Rossana Barbagallo

The Boys 2 si è appena conclusa e possiamo affermare senza ombra di dubbio che il suo è stato un finale col botto. Per arrivare al termine di questa seconda stagione gli aspetti più "action" sono stati un po' centellinati a favore magari di parti più dialogate e flashback, mentre la puntata finale sembra fare esplodere tutte quelle micce che sono state accese nel corso della serie. Giungere all'ottavo episodio, quello conclusivo, e tirare le somme dell'intera stagione non può che condurre ad un solo giudizio: The Boys è la miglior serie sui supereroi, almeno fino ad ora.

Vi proponiamo la nostra recensione, priva per quanto possibile di spoiler (alcuni aspetti chiave saranno quindi volutamente omessi).

https://youtu.be/MN8fFM1ZdWo

Facciamo un riassunto

Dopo i primi tre episodi trasmessi in streaming su Amazon Prime Video, avevamo lasciato i nostri Boys più arrabbiati che mai: costretti a vivere nello scantinato di alcuni spacciatori haitiani, ricercati in ogni angolo del paese per la morte di Madelyn Stillwell, la loro unica carta per incastrare finalmente i Super della Vought è andata in fumo. Il gruppo capitanato da Billy Butcher era stato in grado infatti di catturare un super terrorista giunto negli Stati Uniti, prova che la Vought stava creando degli antagonisti dall'altra parte del mondo utilizzando il Composto V, per poter finalmente schierare i suoi eroi in ambito militare.

Il Super, tuttavia, aveva fatto una brutta fine per mano della nuova arrivata nel gruppo dei Sette: Stormfront, eroina fortemente acclamata dal pubblico. Anche la Vought, però, era stata colpita da un duro affronto, poichè Hughie e Annie (Starlight) erano stati in grado di portare all'attenzione dei media la verità sulla creazione dei Super per mezzo del Composto V.

E arriviamo ai successivi cinque episodi, trasmessi su Amazon Prime Video singolarmente con cadenza settimanale. Abbiamo visto Hughie, Annie e Latte Materno compiere un viaggio per indagare sulla vera identità di una certa Super chiamata Liberty, attiva in passato, che sfruttava i suoi poteri per opprimere gli individui di altre etnie. Intanto, le loro storie si sono incrociate con quella di Butcher, impegnato nel tentativo di liberare la moglie Rebecca dalla prigione dorata in cui la Vought la detiene con il figlio, Ryan; e con quella di Frenchie e Kimiko, mentre il primo lotta per ridare la pace alla sua compagna di squadra, divorata dalla rabbia e dal desiderio di uccidere.

Sul fronte opposto, anche i supereroi hanno dovuto fare i conti con diversi problemi: A-Train è stato cacciato dai Sette; Queen Maeve è stata presa di mira dal Patriota per il suo segreto rapporto omosessuale; quest'ultimo, d'altro canto, ha dovuto dapprima fronteggiare Stormfront, con la sua campagna di sobillazione delle masse che ha messo in ridicolo il capo dei Sette, e poi impegnarsi a instaurare un rapporto con il figlio Ryan, dai poteri latenti. Il tutto, mentre la fabbrica di Super ha escogitato sempre nuovi stratagemmi per insabbiare lo scandalo del Composto V.

Per poter mettere fine al regno d'orrore della Vought e dei suoi beniamini, i Boys elaborano quindi un nuovo piano. Dopo aver scoperto dell'esistenza di un istituto chiamato Sage Grove, in cui vengono eseguiti esperimenti su cavie umane iniettate di Composto V, decidono di catturare un "addetto ai lavori" al suo interno: Fiaccola, una vecchia e odiosa conoscenza dei nostri protagonisti che, in un passato non troppo lontano, aveva ucciso i nipotini di Mallory.

Tra fughe disperate e scontri all'ultimo sangue, tra sotterfugi e nuove, inaspettate alleanze con alcuni Super, i Boys lottano per portare a galla i segreti più orribili della Vought e distruggerla, trovando l'appoggio di Mallory e Victoria Neuman, giovane parlamentare contraria all'operato dei Super. Tuttavia, non sanno che la loro salvezza si trova in quelli che un tempo erano i loro nemici, mentre tra le loro nuove amicizie si annida un Super in incognito.

Balene, salsicce e girl power

La seconda stagione della serie TV diretta da Eric Kripke si è rivelata essere, sotto molti aspetti, addirittura superiore alla prima. The Boys 2 presenta infatti una maggiore strutturazione della trama, che seppur sembra procedere più a rilento soprattutto nei primi episodi, incalza costantemente in un crescendo che culmina in maniera esplosiva nell'ultima puntata, che non lesina in scontri mozzafiato e plot twist sorprendenti e inaspettati.

In The Boys 2, innanzitutto, si è osato di più. Rispetto alla scorsa stagione andata in onda su Amazon Prime Video la sensazione è che si sia fatto un più largo uso di scene splatter o assurde, in maniera più coraggiosa e sfrontata. Il politically correct è andato definitivamente a farsi benedire e vedere su schermo lo stesso grado di follia cui Ennis e Robertson ci avevano introdotti con la loro serie a fumetti, è più che apprezzato. The Boys 2, e in generale tutta la serie fin dai suoi esordi, si muove su binari differenti da quelli tracciati dagli autori del fumetto, ma non possiamo che esultare di fronte alle assurdità messe in scena con Kripke.

Ci stringiamo in un momento di silenzio per l'ennesima creatura marina fatta esplodere da Abisso (per carità, lascia in pace queste povere bestiole!) e applaudiamo alla spettacolare entrata in scena dei Boys, o meglio, nella pancia della balena. Un altro dei migliori momenti di The Boys 2 è rappresentato senza ombra di dubbio dallo strangolamento di Latte Materno da parte di un... membro dell'istituto Sage Grove. I fan del fumetto saranno un po' delusi dal fatto che Vasili Vorishikin è presente nella serie TV solo per pochi istanti, ma l'ingresso in scena della sua Salsiccia dell'Amore è intrattenimento puro.

La retorica del girl power e dell'inclusività delle donne, concetti esasperati talvolta fino a diventare imbarazzanti per le donne stesse, vengono poi raccontate in The Boys 2 sempre con quel gusto parodistico che ne mette in luce le contraddizioni e gli aspetti negativi. Così, Le Ragazze Ce La Fanno, motto che viene utilizzato nell'ambito di una martellante campagna marketing con protagoniste Starlight, Stormfront e Queen Maeve, diventa una spettacolare scena-di-menare con tanto di ola di fronte allo schermo, per lo scontro tra Super che viene rappresentato. Una sequenza che dà grosse soddisfazioni.

Nota di merito anche per Patriota. Il detestabile capo dei Sette assume, in The Boys 2, un ruolo sempre più da protagonista e non da mero nemico dei Boys. È un essere tormentato, che si trova su una perenne altalena tra la furia cieca, l'ira incontrollata e distruttrice, e la voglia di creare qualcosa di buono con la donna di cui si è innamorato (incredibile, ma vero) e con il figlio Ryan. La recitazione di Antony Starr è da applauso: la bravura di un attore si riscontra, d'altra parte, proprio nelle sue parti da cattivo. Aggiunta finale: nell'ultimo episodio di questa stagione è stata inserita una scena che riguarda il Patriota la quale invece era stata censurata nella prima stagione per il suo essere troppo estrema.

Accolti a braccia aperte, poi, Terrore, il simpatico bulldog terrier di Butcher (seppur presente in un solo episodio) e il cameo di John Noble (i fan de Il Signore degli Anelli troveranno Denethor ed Éomer ancora una volta insieme sullo schermo).

L'odio, i social media, i superhero movies

Come detto, The Boys 2 si prende il suo tempo per raccontarci questa storia di buoni e cattivi, in cui i confini sono però spesso molto labili tra gli uni e gli altri.

In questa serie troviamo ad attenderci molti dialoghi e diversi momenti introspettivi, soprattutto per quanto riguarda Abisso, impegnato ancora nel suo percorso di miglioramento (volto ovviamente ad un suo ritorno nei Sette e non solo perché si sia realmente pentito delle sue malefatte); e Frenchie, di cui apprendiamo alcuni aspetti del suo passato. Il francesissimo membro dei Boys è tormentato infatti dal senso di colpa per la morte dei nipoti di Mallory, che si riflette sul suo rapporto con Kimiko e sul suo desiderio di "salvare" la giovane super terrorista dai suoi mostri interiori. Piccola chicca: nella serie viene reso noto il vero nome di Frenchie, che nel fumetto era invece semplicemente Il Francese persino per i suoi genitori.

Non mancano rivelazioni anche sul passato difficile di Latte Materno e su quello di Butcher, con diversi momenti legati alla sfera familiare di quest'ultimo. Ed è tra questi che viene infine rivelato il reale motivo della presenza di Hughie nel gruppo dei Boys. Una piccola nota di demerito, in questo senso, per il violento cazzotto dato da Butcher a Hughie: superfluo e ben lontano dal rispetto che l'inglese prova invece per il giovane scozzese tra le pagine del fumetto.

Il climax creato di episodio in episodio, tuttavia, rende meritevole The Boys 2 di essere vista fino in fondo, foss'anche solo per il suo porsi in maniera innovativa rispetto alla serie a fumetti da cui è tratta. Il materiale d'origine, infatti, viene ripreso e rimodellato, per restituirci un prodotto non solo più conforme al medium TV ma anche alla nostra attualità, fatta ad esempio di social media e film sui supereroi.

Il personaggio di Stormfront sfrutta le sue abilità oratorie e le sue ideologie alt-right per aizzare le genti, colpirle alla pancia con discorsi sull'invasione di presunti terroristi e sulla necessità della protezione dallo straniero fornita dai supereroi: quale modo migliore, quindi, per parlare al popolino se non attraverso meme, stories e videomontaggi che scorrano a raffica su tutti i social media? Una retorica della comunicazione politica che conosciamo (talvolta tristemente) molto bene.

E che dire delle parodie dei superhero movies? Un grosso dito medio contro l'universo cinematografico DC (con diversi richiami Marvel qua e là) sotto forma di film in cui i Sette sono i protagonisti, recitando scene al limite del ridicolo per l'enfasi che viene data alle loro (presunte) azioni eroiche. L'intrattenimento è garantito e anche i fan più irriducibili dei supereroi non potranno fare a meno di ridere grazie a questa ridicolizzazione di un mondo filmico talvolta trito e svuotato.

Kripke sembra, infine, mandare a quel paese l'intero sistema di intrattenimento attuale, basato sempre più sul binge watching, sul tutto e subito, sulla fruizione rapida e facilmente dimenticabile dei prodotti filmici. E lo fa in accordo con Amazon, mandando in onda The Boys 2 con un episodio a settimana, come si faceva una volta. L'attesa è stata ben ripagata e intorno alla serie è stato costruito un più ampio dialogo tra i fan che proseguirà probabilmente ancora per molto tempo, rendendola indimenticabile. Fino all'arrivo della tanto attesa terza stagione.

Qui è dove tutto ha avuto inizio: il primo volume della serie a fumetti The Boys, firmata da Garth Ennis e Darick Robertson, che potrete trovare cliccando qui.