Wozniak sul film Steve Jobs: "Era un po' come Edison"

Il cofondatore di Apple Steve Wozniak offre il proprio commento sul film diretto da Danny Boyle e interpretato da Michael Fassbender. L'ingegnere spiega come nel lungometraggio di riconosca la complessità dell'uomo e si valorizzino tanto i suoi pregi quanto i suoi molti difetti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il nuovo film su Steve Jobs non ha riscosso un grande successo, le sorti del lungometraggio tuttavia potrebbero cambiare, e magari tra qualche anno lo ricorderemo come uno dei migliori della sua epoca. In attesa della sua uscita in Italia, il prossimo 21 gennaio, vi proponiamo in esclusiva il commento a riguardo del cofondatore di Apple Steve Wozniak.

Wozniak sottolinea che questo film riguarda la persona, chi era, com'era, le sue relazioni con gli altri. Non è, quindi, necessariamente un ritratto dell'azienda che ha fondato - inevitabilmente presente - ma piuttosto uno sguardo all'uomo che l'ha plasmata. Un film biografico che, nelle intenzioni, si vuole accostare a titoli come Schindler's List, Il Discorso del Re, Toro Scatenato, A Beatutiful Mind, The Imitation Game, La Teoria del Tutto, Amadeus e tanti altri titoli memorabili

"Fin dagli esordi di Apple, doveva essere lui la persona al comando, a rappresentare la compagnia, a darle un volto", continua Wozniak. L'amico di Jobs ricorda poi ciò che tutti noi sappiamo: "Steve Jobs non era un tecnico, stava costruendo una macchina che voleva usare lui stesso".

"Una macchina che fosse così semplice da usare senza bisogno di guardarla, che ti avrebbe messo in grado fare qualsiasi cosa senza comprenderne le complesse strutture matematiche".

Edison
Steve Jobs e Thomas Edison

Wozniak, da tecnico, avrebbe voluto fare un computer diverso naturalmente - un aspetto che emerge anche dal film. "Le persone danno valore a ciò in cui sono brave. Per me è sempre stata importante l'ingegneria, è ciò in cui sono sempre stato bravo".

"Ma Steve? In che modo poteva contribuire al prodotto? C'erano il marketing, le spiegazioni, il desiderio che le cose fossero semplici. Lui era il direttore dell'orchestra, e questo è positivo per il mondo di oggi".

Che è un po' ciò che si legge nelle migliaia di commenti online sul personaggio: che era sì un genio, ma del marketing, della comunicazione. Solo che spesso chi lo dice lo fa con un'accezione negativa, mentre Wozniak riconosce il grande valore di queste qualità.

Jobs, come sappiamo, non era una persona modesta o discreta. "Più di tutto, voleva essere riconosciuto come la persona a capo di tutto. È risaputo", continua Wozniak, "che Steve Jobs aveva una personalità con aspetti negativi".

"Credo che sarà ricordato come uno dei grandi leader tecnici della storia", afferma Steve Wozniak, "un po' come Edison". Un paragone che hanno fatto in molti, spesso per far emergere come Edison abbia inventato meno di quanto si creda, capitalizzando il lavoro di altri (soprattutto Tesla), e mettendo a punto strategie commerciali efficaci. Il parallelo, in effetti, sembra convincente.

Steve Jobs sarà ricordato anche per il suo brutto carattere, forse soprattutto per quello, "ma guidò il mondo verso il futuro, e tutti dopo avrebbero seguito i suoi passi".

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