Leggende metropolitane: quanto fanno male Casa Digitale e Wireless?

Ogni fine anno, dozzine d'indovini giocano con le previsioni tecnologiche, rimanendo tuttavia nel vago più assoluto. Per andare contro corrente cercherò di essere molto preciso, al limite cadendo nella banalità, ma con l'impegno di tornare a fare i conti su quanto scritto su questo articolo a fine 2007.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Leggende metropolitane: quanto fanno male Casa Digitale e Wireless?

Tenere spenti dei computer basati su processori ultra poliedrici e multi core sembrerà quasi un reato: ecco perché, sebbene con approcci diversi, AMD e Intel prevedono un futuro in cui il computer sarà sempre acceso e sarà l'anima pulsante di una casa digitale. In questa ottica, il computer rimarrà attivo anche quando usciremo di casa, in modo da poter accedere, in qualsiasi momento e da qualsiasi parte del mondo alle nostre collezioni di musica, video e altro ancora. Mio padre ci ha messo una vita per insegnarmi a spegnere tutte le luci prima di uscire di casa; non sarà facile convincermi a lasciare un PC con alimentatore da 600 Watt acceso. Conosco invece molti che non si fanno problemi già ora: i loro PC sono accesi 24 ore al giorno con un certo "mulo" sempre attivo. Dal canto mio in epoca di crisi energetica non vedo ragionevolezza nel tenere un PC sempre acceso, anche quando non sono in casa. Sarebbe una comodità in alcuni momenti della giornata; ma che dire della bolletta energetica della famiglia e di quella nazionale?

Del resto sono pessimista sulla casa digitale fin dalle prime presentazioni, per un semplice fatto: si dà per scontato l'uso di reti wireless. Negli esempi mostrati si vede sempre una famiglia giovane e bella, con una casa grande, tutta interconnessa senza fili. Immaginiamo ora una scena diversa: un bel palazzone modello caserma, tipo quelli delle periferie dei grandi centri urbani. Ognuno ha il suo bel router wireless acceso notte e giorno. Continuano ad assicurarci che non c'è niente di nocivo per la salute: ma l'idea di flotte di bit che trasportano film, documenti e musica che ti attraversano il corpo da ogni direzione mi mette comunque i brividi. Intendiamoci: il wireless è per certi versi fantastico, in cinque minuti si mettono in rete i computer di casa o dell'ufficio senza tirare un singolo cavo. Però questa tecnologia sta crescendo in maniera incontrollata e ciò non è mai un bene, per nessun campo di applicazione.

Per il 2007 vorrei una legge che regolamenti l'uso di apparati radio tra le mura domestiche e che punisca in qualche modo chi invade le nostre case con le proprie reti wireless. Dall'industria vorrei dei router intelligenti, in grado di impostare reti wireless perimetrali. Questo aumenterebbe la sicurezza delle reti domestiche e aziendali e non solo. Si garantirebbe un maggior rispetto per il prossimo. Chi decide che non vuole avere ulteriori fonti di onde elettromagnetiche, oltre a quelle che già si deve sorbire - TV, radio, ripetitori di telefonini, ecc… - deve poter esercitare questa volontà. Anche se per altri si tratta di stupidi anacronismi, in democrazia rimane il vecchio adagio: la libertà di un individuo termina laddove collide con i diritti di un altro.

Profezia per il 2007: queste mie preoccupazioni non interesseranno a nessuno.

"É il progresso stupido, e tu non puoi fare niente per fermarlo!"