Dual Core, Quad Core, O Core Mio!

Ogni fine anno, dozzine d'indovini giocano con le previsioni tecnologiche, rimanendo tuttavia nel vago più assoluto. Per andare contro corrente cercherò di essere molto preciso, al limite cadendo nella banalità, ma con l'impegno di tornare a fare i conti su quanto scritto su questo articolo a fine 2007.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Dual Core, Quad Core, O Core Mio!

Il mondo dell'informatica tutto a un tratto riecheggia dei fasti della migliore tradizione musicale napoletana. Siamo invasi dai sentimenti e da citazioni del muscolo cardiaco che, nell'ineffabile dialetto di Totò, si dice proprio "core".

La stessa "O sole mio", ammiraglia di ogni napoletano che si rispetti, fa sentire i suoi anni. I neo melodici del 2007 dovranno aggiornare le strofe immortali; le solite voci di corridoio parlano di nuove versioni hi-tech della canzone del Sole di Napoli:

"Col core Duo, stai meglio e'me;

con quattro core, ce fai o cafè!"

A parte gli scherzi, Intel con un colpo di reni vigoroso ha ribaltato la situazione del mercato dei processori desktop e aperto la strada a una nuova concezione di computer, con processori sempre più polivalenti e in grado di portare avanti molti compiti senza rallentare l'esperienza d'uso dell'utente. I nuovi Core Duo sono più versatili, più potenti e soprattutto consumano meno energia rispetto ai precedenti prodotti sul mercato. I quad core sono già una realtà e fra non molto vedremo sistemi con otto core.

Insomma, già nel 2007 si potrà finalmente masterizzare un DVD, vedere un film e contemporaneamente giocare a un videogioco 3D e scrivere la propria tesi in Word. Per spremere a fondo tutta la potenza del nostro futuro computer multi core dovremo invitare parenti e amici e dare a ognuno una tastiera, un monitor e qualcosa da fare. Il calcolo parallelo non è comunque una novità: nel 1995, con i compagni dell'università, già si profetizzava un futuro pieno di sistemi multi processore. A popolare le nostri notti d'informatici in erba non erano letterine o schedine - non esistevano - ma macchine da sogno come l'Onyx Reality Engine della mitica Silicon Graphics, che potevi vedere e carezzare solo allo SMAU e prima al SIM. L'industria dell'informatica ci ha messo una dozzina d'anni, ma alla fine il calcolo parallelo è una realtà per tutti.

Eccoci a un'altra profezia: per tutto il 2007 la maggior parte degli utenti non avrà nessun bisogno di più di due core.

Postilla: ricordate il vecchio detto "al contadino non far sapere, quant'è buono il formaggio con le pere"? La versione tecnologica potrebbe essere: "Al consumatore non far sapere che Word va bene anche su PC d'altre ere."

Diversamente da altre epoche infatti, negli ultimissimi anni la potenza di calcolo disponibile per la singola applicazione non è cambiata di tanto. In parole povere: computer basati su Pentium 4 2.8 GHz o AMD Athlon 64 3000+ - CPU di tre anni fa - e coadiuvati da almeno 512 MB di memoria bastano e avanzano per far girare a dovere Windows XP, Office 2003 e qualsiasi browser o programma di posta elettronica.

Nel 2007 la grande sfida dei produttori di silicio e dei venditori di sistemi sarebbe stata quindi trovare validi motivi per convincere i possessori di computer datati ad aggiornarsi. Fortunatamente per i suddetti produttori, ecco che a gennaio arriva Windows Vista, il sistema operativo che metterà in ginocchio i nostri PC e ci farà pensare che siano, tutto d'un tratto, obsoleti.

Credete nelle coincidenze? Io no.