Il nuovo Windows Vista potrebbe essere già vecchio

Ogni fine anno, dozzine d'indovini giocano con le previsioni tecnologiche, rimanendo tuttavia nel vago più assoluto. Per andare contro corrente cercherò di essere molto preciso, al limite cadendo nella banalità, ma con l'impegno di tornare a fare i conti su quanto scritto su questo articolo a fine 2007.

Avatar di Roberto Buonanno

a cura di Roberto Buonanno

CEO

Il nuovo Windows Vista potrebbe essere già vecchio

Microsoft ha festeggiato la fine dell'anno rinnovando i pezzi da novanta del proprio repertorio: sistema operativo, suite di applicazioni per ufficio e server di posta elettronica e collaborazione. Vista, Office 2007 ed Exchange 2007 saranno sicuramente innovativi e forse anche rivoluzionari. Microsoft dovrà però, negli anni a venire, combattere una battaglia su un fronte completamente inedito. Una nuova realtà, il Web 2.0, sta facendo passi da gigante. Non è una nuova tecnologia, né qualcosa che si debba installare sul PC. Si tratta invece di un mix di tecnologie, già presenti sulla Grande Rete e che promettono di rivoluzionare l'uso di Internet.

Le nuove pagine, sviluppate con strumenti Open Source come Ajax, saranno sempre più potenti e versatili. Grazie alle nuove tecnologie della Rete 2.0 sarà possibile sviluppare applicazioni di produttività complete e affidabili, in grado di girare tranquillamente all'interno del browser.

Non si tratta di fantascienza: basta visitare docs.google.com - è necessario però registrarsi - per vedere cosa si può fare già oggi con un browser aggiornato come Firefox 2.0 o Explorer 7.In un futuro non troppo remoto, tutte le applicazioni aziendali potrebbero girare direttamente nelle finestre di un browser. Invece di perdere giorni a instaurare complesse procedure d'installazione e aggiornamento, i responsabili IT dovranno mantenere su server centralizzati le versioni più recenti dei software "web 2.0 compliant". Ai dipendenti si fornirà un set di "preferiti", a ciascuno dei quali corrisponderà un'applicazione specializzata: stesura di testi, foglio di calcolo, strumento per le presentazioni e via dicendo.

Non avete ancora colto quale potrebbe essere il problema per Microsoft? In un futuro in cui le applicazioni delle Corporate e della Pubblica Amministrazione gireranno nella finestra di un browser, il sistema operativo diventerà ininfluente. In parole povere: su milioni di postazioni di lavoro si potrebbe, in un futuro non troppo remoto, fare a meno di usare Windows. Infatti per mettere un dipendente in condizione di lavorare basterà fornirgli un computer con un mini sistema operativo - magari basato su Linux - in grado semplicemente di eseguire un browser come Firefox e di collegarsi in rete. Il computer potrebbe anche non avere un disco fisso. Il sistema operativo si può infatti caricare direttamente dalla rete, assegnando all'utente volumi di archiviazione personali o condivisi, residenti sui server aziendali. I documenti saranno indicizzati, con tecnologie simili a quelle di Google, e la ricerca, veloce ed efficiente, si eseguirà - guarda caso - tramite un'applicazione basata su browser.

Nelle grandi aziende il computer di tipo tradizionale servirà solo a chi avrà bisogno di potenza di calcolo per eseguire programmi specializzati. I dipendenti delle Poste Italiane già oggi svolgono buona parte del proprio lavoro usando un semplice browser dove girano applicazioni Intranet. C'è veramente bisogno di comprare una licenza di Windows XP o di Windows Vista, se il 99% del tempo l'unico programma aperto è un browser?

Su questo argomento è veramente difficile fare pronostici a medio termine. Probabilmente nel 2007 non cambierà nulla e Microsoft no subirà cali nella vendita di licenze. Di Windows XP però, perché i grandi volumi si vedranno con l'ingresso di Vista nelle grandi aziende, che non avverrà però prima del 2008.