Lo sviluppo di Linux è totalmente in mano al mercato: il 75% del codice kernel è frutto del lavoro di professionisti ben pagati. Il dato è stato extrapolato da un recente rapporto presentato al Linux.conf.au 2010 da Jonathan Corbet, fondatore di LWN.net.
Linux e denaro, un rapporto complicato
Fra le aziende più attive: Red Hat con il 12%, Intel con l'8%, IBM e Novell con rispettivamente il 6%, e infine Oracle con il 3%. "A prescindere dalle rivalità commerciali, lo sviluppo congiunto del kernel funziona bene", ha sottolineato Corbet.
Da rilevare la mancanza di contributi di aziende come ad esempio Google, che si affidano a sistemi Linux senza però partecipare sensibilmente allo sviluppo del kernel.