Acer Swift 7, l'ultrabook più sottile di MacBook e Dell XPS

Eleganza e linee ultrasottili per l'ultrabook Swift 7 di Acer, che dà lezione di stile e tecnica.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Se cercate un notebook davvero sottile dovreste dare un'occhiata allo Swift 7 di Acer, l'ultrabook annunciato ad agosto 2016, che finalmente abbiamo ricevuto in redazione in versione pre-sample: la configurazione non è quella definitiva, ma esteticamente è un modello definitivo, quindi basta per farsi un'idea precisa di cosa aspettarsi. Quando riceveremo un prodotto commerciale avremo modo di effettuare tutti i benchmark e pubblicare dei valori di riferimento per le prestazioni. Per ora guardiamo l'aspetto estetico.

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Quello che attira a prima vista è lo spessore di 9,98 mm - all'altezza delle cerniere e compreso il piedino di gomma di appoggio. Il peso è di 1,080 Kg. Per fare un paragone ristretto a peso/dimensioni, il MacBook da 12 pollici è più leggero (0,92 Kg) ma nella parte più alta ha uno spessore maggiore (13,1 mm); il MacBook Air ha un peso di 1,35 Kg e uno spessore massimo di 1,7 cm. L'XPS 13 di Dell ha uno spessore di 15 mm e un peso di 1,2 Kg nella versione con schermo non touch.

Diciamo subito che il MacBook 12 non è il termine di paragone più appropriato, considerato che ha in dotazione uno schermo da 12 pollici, al contrario dello Swift 7, del MacBook Air e dell'XPS 13 che hanno invece schermi da 13,3 pollici.

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Esteticamente parlando, il profilo dello Swift 7 ricorda più che altro il compianto Serie 9 che Samsung non importa più in Europa, e che ai tempi (2012) era fra i più sottili al mondo, con uno spessore di 14,9 mm.

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Il secondo elemento che salta all'occhio riguarda la connettività: Acer in questo caso ha guardato avanti, e ha scelto una dotazione a cavallo fra il MacBook e l'equipaggiamento più conservativo dell'Air e dell'XPS 13. Troviamo infatti due connettori USB 3.1 Type-C e la presa jack combinata per cuffie e microfono. Un'opzione che sicuramente non soddisferà tutte le esigenze, ma che è sempre meglio dell'unica porta USB Type-C con cui giostrare alimentazione e periferiche esterne. Almeno un adattatore comunque sarà d'obbligo.

I colleghi che si occupano dei Mac fanno notare che Acer potrebbe essere stata così lungimirante da creare il prossimo MacBook Air, perché lo Swift 7 ha dimensioni e schermo compatibili con il  prodotto Apple, e una soluzione per la connettività che si colloca perfettamente a cavallo fra il MacBook (1 USB Type-C) e i nuovi MacBook Pro (4 USB Type-C).

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L'abbinamento cromatico scelto da Acer è elegante, con coperchio nero opaco e una base unibody in alluminio color oro, interrotta solo dai tasti neri della tastiera a isola.

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Parliamo appunto di quest'ultima, che è un modello con tasti da 15 mm e spaziatura di 4 mm. Personalmente l'ho trovata una delle migliori tastiere fra i modelli ultrasottili di ultima generazione: i tasti non hanno una superficie d'appoggio molto grande, ma l'ampia distanza fra loro permette una digitazione spedita con pochi errori. La corsa dei tasti è breve come spesso capita sugli ultrasottili per mancanza di spazio verticale, però l'ammortizzazione è buona e nel complesso si riesce a scrivere a lungo senza problemi. Da notare poi lo spazio attorno alle frecce direzionali che permette di individuarle al tatto. Il layout inglese non permette altre considerazioni sulla disposizione dei tasti, che comunque non dovrebbe riservare sorprese.

L'unica vera critica che si può muovere è la mancanza della retroilluminazione, che penalizza nell'uso in condizioni di luce ambientale scarsa. In passato erano molti gli ultrabook con questa caratteristica; la maggior parte dei modelli nuovi la offre, compresi l'XPS 13 e i MacBook.

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Il touchpad è uno dei più grandi in circolazione: sfrutta tutto lo spazio disponibile in verticale per raggiungere l'altezza di 6,6 cm, e ha una larghezza di ben 14 cm. La collocazione sul poggiapolsi è centrale, ma del resto conta poco visto che lo occupa in gran parte. Per questo è fondamentale impostare per prima cosa l'esclusione automatica del touchpad durante la digitazione per evitare selezioni indesiderate. Purtroppo il modello pre-sample che abbiamo ricevuto aveva un driver non funzionante, quindi non ci è stato possibile provare le selezioni multitouch. La sensibilità della superficie comunque è ottima e il clic negli angoli in basso è reattivo e restituisce un buon feedback.

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Passiamo allo schermo, un modello da 13,3 pollici Full HD non touch con copertura Gorilla Glass. Abbiamo misurato una luminosità massima di 325 candele, che è un buon valore. L'unica cerniera centrale permette di aprire il coperchio a un'angolatura massima di circa 150 gradi: più che sufficiente per trovare l'inclinazione ideale in tutte le situazioni.  L'angolo di visualizzazione è di circa 180 gradi sia in orizzontale sia in verticale.

Sul fondo della base non ci sono sportelli per agevolare l'accesso ai componenti interni, quindi la batteria non è intercambiabile o facilmente sostituibile (una caratteristica diffusa negli ultrabook). Dato che avevamo per le mani un pre-sample abbiamo provato a smontarlo, e abbiamo scoperto che basta svitare le 9 viti che fissano la sottilissima copertura in alluminio del fondo per accedere all'interno. E' un'occasione per dare un'occhiata all'assemblaggio interno di un ultrabook.

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Come potete vedere dalle foto, la maggior parte dello spazio è occupato dalla batteria ai polimeri di litio da 2700 mAh, che è molto sottile (2 mm). Una scelta diffusa per i notebook dallo spessore ridotto. Ai lati della batteria ci sono i due altoparlanti in dotazione.

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Nella parte della base che corrisponde alla fascia fra le cerniere del coperchio e le prime due file di tasti della tastiera troviamo invece l'SSD M.2 Kingston da 256 GB (rimpiazzabile con soluzioni più capienti) e il modulo WLAN collegati alla scheda madre. CPU, RAM e grafica (integrata) si trovano sulla parte della scheda madre rivolta verso la tastiera, quindi non sono visibili senza smontare tutto: sotto alla piastra metallica di dissipazione si intravede la posizione della CPU e della RAM, che verosimilmente è saldata on board (come in quasi tutti gli ultrabook).

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Il modello che abbiamo ricevuto in prova aveva quasi tutti i driver provvisori e il funzionamento del sistema non era ottimale come spesso capita con i sample, per questo abbiamo evitato di procedere con i benchmark, che non avrebbero dato risultati attendibili.

modelli in commercio sono due: SF713-51-M8E4 AIT_20170112T69402 equipaggiato con CPU Core i5-7Y54, 8 GB di RAM, SSD da 256 GB e WIndows 10 Home a 1299 euro di listino. Il secondo è l'SF713-51-M6GP AIT_20170112T69400 con processore Core i7-7Y75, SSD da 512 GB e sistema operativo Windows 10 Pro a 1599 euro

Siamo in attesa di ricevere un prodotto definitivo per poter fare i test. In quella sede potremo anche verificare l'autonomia dichiarata di 9 ore

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