Martin Goetz è scomparso nelle scorse ore all’età dei 93 anni. Era noto per lo più per essere il “padre” del software di terze parti, grazie al suo lavoro e alle lotte contro i colossi dell’industria come IBM, che hanno contribuito a creare l’industrial del software che conosciamo oggi grazie a importantissimi cambiamenti legali e commerciali.
Famoso anche per aver ottenuto il primo brevetto software negli Stati Uniti nel 1968, Goetz ha lavorato lungamente per creare un’industria dove le persone potessero ideare nuove soluzioni software e proteggerle legalmente. Poter brevettare il software è stato fondamentale per la crescita e l’innovazione in questo settore, che ha generato 610 miliardi di dollari in tutto il mondo nel 2022; impedisce alle grandi aziende di copiare il lavoro di sviluppatori più piccoli, tutelandolo. Lo stesso Goetz rischiava che un suo software di ordinamento dati su mainframe venisse copiato e proprio il brevetto del 1968 gli ha permesso di proteggere il lavoro svolto.
Applied Data Research, l’azienda di Goetz, fece causa a IBM accusandola di pratiche commerciali scorrette vendendo in bundle software e hardware; il processo ha contribuito a mettere fine a questi bundle, rendendo l’industria più accessibile alle piccole aziende e incoraggiando la competizione.
La figlia Karen Jacobs ha dichiarato al New York Times: “Non solo ha ottenuto ciò che voleva, A.D.R. ha iniziato a vendere più prodotti e ha aperto le porte all’industria del software indipendente”.
Immagine di copertina: Madhyamam