AMD non passerà quest'anno al processo produttivo a 20 nanometri. Lisa Su, uno dei principali dirigenti della casa di Sunnyvale, ha dichiarato a margine della conferenza sui dati finanziari che l'azienda continuerà ad avvalersi del processo produttivo a 28 nanometri. Si confermano così le voci delle scorse settimane che riguardavano anche Nvidia, legata a doppio filo al destino di AMD.
Il punto è semplice: TSMC, l'azienda a cui si rivolgono le due aziende, non solo non ha una declinazione specifica del processo a 20 nanometri per la realizzazione di GPU complesse, ma anche ha anche allocato la produzione a 20 nanometri al mondo mobile, essendo partner di Qualcomm e probabilmente a partire dal chip A8 anche di Apple.
Radeon HD 7970, presentata a fine 2011: la prima scheda con GPU a 28 nanometri
Per questo AMD e Nvidia stanno ancora decidendo il da farsi e molto probabilmente dovranno ripiegare nuovamente sui 28 nanometri, a meno che non decidano - ma sembra improbabile - di ritardare l'uscita di una nuova famiglia di schede solo quando potranno sfruttare i 20 nanometri. Lisa Su non fa mistero infatti che AMD abbia già pronti dei progetti basati su questo nodo produttivo.
"In termini di prodotti, abbiamo certamente bisogno di essere all'avanguardia dal punto di vista della roadmap tecnologica. Quindi, come abbiamo detto in passato, tutti i prodotti di quest'anno saranno a 28 nanometri, che siano soluzioni grafiche o chip semi-custom. Attualmente ci troviamo nella fase di progettazione a 20 nanometri e poi arriveremo alla produzione. Successivamente punteremo ai transistor FinFET (16 nanometri, ndr)", ha dichiarato il dirigente non lasciando troppo spazio a interpretazioni.
Dobbiamo quindi attenderci solamente un piccolo miglioramento prestazionale, senza grossi stravolgimenti, dal settore grafico? Sembrerebbe di sì, e nonostante in linea generale sia un peccato, in tutta franchezza bisogna dire che non si sente il bisogno di enormi passi avanti, se non magari nel mondo del GPU computing - dove la potenza non è mai troppa. L'arrivo delle console next-gen non impone ai produttori di schede video di accelerare, forti di una conclamata superiorità dei loro prodotti. I videogiocatori dovrebbero passare un anno tranquillo se già possiedono una scheda video discretamente potente.