BTX - affondata dopo un varo promettente

AMD cerca di stabilire nel mercato un nuovo fattore di forma, il DTX. Ripercorriamo la storia e scopriamo cosa offre il nuovo form factor.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

BTX - affondata dopo un varo promettente

Da un punto di vista tecnologico, la struttura BTX rappresentava un' alternativa interessante e valida, per via del fatto che puntava non solo ad un raffreddamento migliore, ma anche più silenzioso, separando dal case quelle parti che tendono a vibrare. L'introduzione di una struttura diversa, tuttavia, significa sempre grosse spese da parte dei produttori, in particolare quando prevede grandi cambi dal punto di vista meccanico. Il nuovo layout della scheda e la riorganizzazione dell'interno del case (dischi fissi sul fondo, slot di espansione in alto, un tunnel di ventilazione per i componenti più caldi, come il processore) erano problemi relativamente minori. Almeno di fronte al fatto che i costosi e pesanti macchinari, che i produttori avevano impostato per produrre componenti ATX, avevano bisogno di un nuovo aggiornamento. Infine, visto che i vantaggi del BTX rispetto all'ATX sono piuttosto limitati, quando si tratta di sistemi "normali" - con un ridotto numero di schede di espansione e una limitata dissipazione di calore - il nuovo standard non aveva i numeri per guadagnarsi una diffusione di massa. E, per come stanno le cose ora, non li avrà mai.

Nel caso della struttura BTX, la scheda madre è installata sul lato destro del case, invece che a sinistra. Le schede d'espansione ci guadagnano, visto che i loro microchip, e le altre parti, sono rivolti verso l'alto, un beneficio che non tocca solo il raffreddamento passivo, ma anche quello attivo. A differenza dello standard ATX, la struttura BTX designa alcune zone volumetriche da destinare a condotti d'aria, dissipatori e altri componenti. Queste zone, definite molto rigidamente, possono essere utilizzate per creare un flusso d'aria che raffreddi il processore e la scheda grafica.