Il Desktop DTX - funzionale e silenzioso

AMD cerca di stabilire nel mercato un nuovo fattore di forma, il DTX. Ripercorriamo la storia e scopriamo cosa offre il nuovo form factor.

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a cura di Tom's Hardware

Il Desktop DTX - funzionale e silenzioso

Il computer DTX pesa circa 6,5 Kg, e può essere collocato sia in orizzontale che in verticale, grazie ad un apposito supporto sul fondo del case. A meno che non sopravvengano variazioni nel design, durante i prossimi mesi crediamo che la maggior parte degli utenti preferirà la posizione verticale.  In posizione orizzontale il case occupa più spazio, e le feritoie d'aerazione sulla parte superiore rendono impossibile appoggiarci sopra un monitor, che bloccherebbe ogni flusso d'aria.

Anche l'uso in verticale, tuttavia, potrebbe dare qualche problema. Se appoggiate il monitor TFT ad un muro, metterci il case dietro fa perdere spazio sulla scrivania. Aprire il piede di appoggio integrato raddoppia lo spazio necessario, e per di più, bisogna mettere in conto dello spazio aggiuntivo intorno al case, per permettere all'aria di circolare. Ricordate, però, che questi commenti riguardano solo il campione che abbiamo provato. Gli standard DTX sono aperti, il che significa che i vari produttori potrebbero apportare lo loro modifiche, nel rispetto nelle specifiche. Sarà interessante vedere che cosa ne uscirà.

Conclusioni: la soluzione per sistemi compatti, silenziosi ed efficienti

Se vi state chiedendo perché AMD stia tentando si stabilire un nuovo standard di assemblaggio, ci premettiamo di ricordarvi l'Analyst Day AMD, alla fine di luglio 2007. AMD, in quell'occasione, rivelò di voler rafforzare la propria presenza nel settore consumer; affermare che lo standard DTX rientri in questa strategia ci sembra una presa di posizione priva di rischi. AMD indica molto chiaramente gli obiettivi dello standard DTX: permettere l'assemblaggio di sistemi piccoli, silenziosi ed efficienti - preferibilmente basati su hardware AMD. Grazie alla scelta di uno standard aperto, altre compagnie potranno intervenire, ottimizzando i sistemi in base alle applicazioni.

Una nuova generazione di HTPC, PVR, console da gioco o ricevitori per la TV digitale; sono tutte possibilità già contemplate dalla struttura DTX. Abbiamo trovato convincenti alcuni aspetti del campione che abbiamo esaminato, come per esempio, le dimensioni compatte e la compatibilità con i sistemi esistenti, ma abbiamo qualche riserva su altre caratteristiche: il punto più critico, a questo stadio dello sviluppo, è l'espulsione del calore dal case, che al momento limita molto le scelte dell'utente sulla collocazione del case stesso. Non vogliamo, però, essere troppo critici su questo campione. A conti fatti, dovremo aspettare di vedere i prodotti definitivi sugli scaffali, per sapere se il DTX avrà successo o meno, soprattutto a lungo termine.

I computer DTX, a quanto pare, non andranno a rimpiazzare i modelli ATX per appassionati e utenti professionali, a causa del limitato numero di slot d'espansione, che riduce drasticamente le possibilità d'aggiornamento, per non parlare del fatto che i sistemi DTX possono montare un solo hard disk, il che li rende ancora meno interessanti le fasce di utenti che abbiamo indicato. D'altra parte, lo standard DTX potrebbe diventare popolare sia tra gli utenti domestici, sia tra le piccole e medie imprese, alla ricerca di soluzioni compatte e parche nei consumi. Comunque la si veda, il DTX è molto promettente, e qui a THG ci aspettiamo che riscuoterà i primi successi nel segmento OEM. Restiamo, tuttavia, piuttosto scettici, in quanto esistono già molti altri concorrenti tra cui scegliere. Con ogni probabilità, ciò che farà la differenza sarà la scelta dei partners, da parte di AMD e la loro abilità nel costruire qualcosa di buono, poggiandosi sulle fondamenta poste da AMD stessa. E, ripercorrendo la storia recente dell'azienda, sappiamo che non sempre le cose sono filate lisce.