AMD shock: Opteron basati su architettura ARM nel 2014

AMD ha annunciato che nel 2014 la sua gamma di proposte Opteron si amplierà con soluzioni ARM compatibili con i 64 bit. È la prima azienda a vantare una gamma con chip x86 e ARM. Una mossa per aggredire un mercato in cui per ora deve vedersela con Intel e che secondo i vertici permetterà un ritorno sulla cresta dell'onda.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD Opteron multi-core basati sul set d'istruzioni ARMv8 con supporto ai 64 bit in produzione a partire dal 2014. L'annuncio (shock) è stato fatto direttamente dalla casa di Sunnyvale, ed è un'assoluta novità per il settore: AMD tra qualche tempo non sarà più un'azienda capace di progettare solo processori basati su architettura x86, come Intel, ma andrà a insediarsi nel promettente panorama di soluzioni ARM, diventando di fatto "unica" nella sua categoria. Inizialmente AMD non dovrebbe modificare i core ARM, e non è chiaro se abbia già la licenza specifica per farlo, ma l'obiettivo principale è arrivare sul mercato nei tempi previsti.

L'azienda non abbandona il mercato x86, questo è bene specificarlo, e infatti continuerà a produrre CPU e APU come sempre, ma non sarà più concentrata esclusivamente su quelle istruzioni. AMD ha ottenuto la licenza per usare l'architettura ARM lo scorso anno e a giugno ha annunciato che integrerà un core Cortex A5 all'interno delle APU del 2013 a 28 nanometri, in modo da dotarsi della tecnologia di sicurezza TrustZone.

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La svolta annunciata in queste ore è però di proporzioni ben più grandi. Al momento non si hanno altri dettagli ufficiali, se non il fatto che AMD si avvarrà della tecnologia di interconnessione Freedom Fabric di SeaMicro, azienda acquisita a marzo e impegnata nel settore dei microserver, ovvero soluzioni che coniugano potenza e alta efficienza per determinati compiti. La tecnologia Freedom Fabric consente invece a centinaia o persino migliaia di cluster di processori di essere collegati tra loro per fornire prestazioni elevate e un consumo energetico contenuto. C'è chi afferma che questa tecnologia sarà integrata direttamente on-die, ma non si hanno certezze al momento.

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È chiaro che questi "Opteron ARM" a basso consumo e costo saranno dedicati proprio al mercato dei microserver, per poi magari puntare a sistemi più potenti quando le soluzioni ARM matureranno ulteriormente sotto il profilo prestazionale. La mossa può essere vista non solo come un guanto di sfida a Intel, che nel mercato server ha la gamma Xeon e sta cercando di ampliarla con gli Atom a basso consumo, ma anche a tutti coloro che sono in possesso della licenza ARM e vogliono entrare nel settore. Pensiamo a Nvidia con progetti come Denver/Boulder, ma anche altre aziende tra cui troveremo probabilmente Samsung.

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L'impatto di questa mossa non sarà immediato ed è chiaro che AMD sta cercando alternative per rimettere in sesto i conti finanziari, dopo l'ennesima trimestrale non buona e l'ulteriore sforbiciata al personale (AMD è in caduta libera: licenzia e prende le distanze dai PC), in grado di assicurarle un futuro e una stabilità. Aprirsi ad ARM ci sembra una mossa piena di buone intenzioni, forse l'unica da fare al momento.

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Pensavamo che l'azienda avrebbe preso questa decisione partendo dal mondo degli smartphone e dei tablet, fondendo un SoC ARM con la rinomata grafica Radeon, ma al momento non ci sono stati annunci di questo genere. Probabilmente AMD ha giudicato quel mercato troppo affollato e ha deciso di partire da un settore in cui il suo nome è conosciuto e può dire la sua.

"AMD ha guidato la transizione del settore datacenter ai 64 bit e con la nostra strategia traghetteremo nuovamente l'industria verso il prossimo grande cambiamento, spingendo la diffusione di processori server a 64 bit efficienti basati su architetture x86 e ARM", ha dichiarato Rory Read, presidente e amministratore delegato di AMD. "Con la collaborazione di ARM stiamo sviluppando prodotti basandoci sul nostro ricco portfolio di proprietà intellettuali, incluse le profonde conoscenze riguardo ai 64 bit e l'interconnessione SeaMicro Freedom Fabric, in modo da offrire soluzioni di calcolo complete e flessibili per i moderni datacenter".