Conclusioni
Raccomandiamo ad AMD e Intel di continuare a implementare e sviluppare le loro funzioni Turbo. Entrambe incrementano le prestazioni ma poiché lavorano in modo differente, riscontriamo che anche i risultati sono diversi.
Iniziamo da Intel. Il processore a sei core Core i7 980X a 3,2 GHz aumenta la frequenza di un singolo core di 266 MHz alla presenza di un carico single-threaded che richiede le massime prestazioni e può accelerare tutti e sei i core di 133 MHz se non si supera il TDP e non si raggiungono temperature eccessive. Questa è la principale differenza rispetto alla soluzione AMD, perché Gulftown può accelerare sia le applicazioni single-threaded che quelle di fascia alta. Dal punto di vista del calcolo multi-core, il Turbo Boost ha più senso del Turbo Core, poiché tutti i tipi di carico di lavoro ne beneficiano rispetto alla frequenza nominale.
Il Turbo Core di AMD ha una sola modalità di accelerazione. Aumenta la frequenza per tre core fino a 400 MHz nel caso del processore a sei core Phenom II X6 1090T a 3,2 GHz. Questo significa che tutte le applicazioni che non usano più di tre core sono accelerate immediatamente. In questo caso troviamo che il miglioramento prestazionale offerto da AMD è maggiore, perché 400 MHz sono molto più dell'incremento di 133 e 266 MHz della soluzione Intel. L'aspetto negativo è l'assenza di accelerazione se quattro dei sei core sono messi sotto carico.
Non possiamo quindi dichiarare un chiaro vincitore. Intel è migliore per ambienti multi-threaded che richiedono prestazioni estreme, mentre l'approccio di AMD offre maggiori benefici per ambienti in cui lo sfruttamento dei thread è minore. La migliore tecnologia Turbo auspicabile dovrebbe essere quella più granulare e una modalità Turbo perfetta dovrebbe accelerare un singolo core persino più dei 400 MHz di AMD, due core di circa 400 MHz, tre e quattro core meno e tutti i core in base al margine TDP/temperatura ancora presente.