AMD vuole accaparrarsi buona parte dei 5nm TSMC, secondo un report

AMD sarebbe al lavoro per assicurarsi buona parte dei volumi di produzione dei 5nm di TSMC, in vista dei molti nuovi prodotti in arrivo.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Secondo un report condiviso da DigiTimes, AMD avrebbe iniziato ad aumentare la produzione di processori e schede video di nuova generazione, diventando in questo mondo il secondo cliente principale di TSMC per il nodo N5. La società infatti si sta preparando al lancio dei nuovi processori AMD Ryzen 7000, seguiti dalle soluzioni server AMD EPYC Genoa (entrambi basati su Zen 4) e dalle schede grafiche Radeon RX 7000 basate su architettura RDNA 3. A seguire, presumibilmente nei primi mesi del 2023, dovrebbero vedere la luce i processori AMD EPYC Bergamo con architettura Zen 4C ed EPYC Siena, dedicati rispettivamente al cloud computing e alle telecomunicazioni, mentre nella seconda metà del prossimo anno vedranno la luce le APU Ryzen 7000 Phoenix per computer portatili. Questi chip saranno prodotti con nodi differenti, ma tutti appartenenti alla famiglia N5 di TSMC.

Sembra quindi che, in meno di un anno, AMD sia destinata a diventare il secondo maggior cliente del nodo N5 di TSMC, ma secondo alcuni questo potrebbe farla diventare il secondo maggior cliente della fonderia sotto tutti i punti di vista: stando ai dati diffusi da DigiTimes alla fine dello scorso anno, ricavati da stime fatte dalla stessa testata e da Bloomberg, a dicembre 2021 AMD si posizionava come terzo cliente di TSMC, dietro MediaTek ed Apple. Se con il suo 25,93% della produzione la casa di Cupertino rimane irraggiungibile, un uso così massiccio dei 5nm potrebbe portare AMD a superare MediaTek, distante solamente l'1,44%, specialmente se consideriamo che questo divario si è già assottigliato, anche per merito dell'acquisizione di Xilinx da parte di AMD avvenuta lo scorso febbraio.

Solitamente MediaTek ha una politica più aggressiva rispetto ad AMD sull'uso dei processi produttivi più recenti, tendendo spesso a usare l'ultimo nodo disponibile per i propri SoC dedicati a smartphone e tablet (e non solo), tuttavia i chip dell'azienda taiwanese sono più economici da produrre rispetto a quelli richiesti da AMD. Non sappiamo se la produzione richiesta dalla casa di Sunnyvale sarà sufficiente per scalare la classifica dei principali clienti della fonderia, quel che è certo è che, se così fosse, ci sarebbero diversi benefici: diventare il secondo cliente principale permetterebbe ad AMD di rafforzare la propria posizione quando si tratta di allocare volumi di produzione, trattare sui prezzi e personalizzare i chip. Tutti fattori che potrebbero portare benefici anche agli utenti finali.