AMD Zen 4 Dragon Range e le APU Phoenix arriveranno nel 2023

AMD pubblica una nuova tabella di marcia che conferma l'arrivo nel 2023 delle CPU Dragon Range e delle APU Phoenix.

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a cura di Gabriele Giumento

Una nuova tabella di marcia rilasciata da AMD, svela nel dettaglio i piani per le prossime CPU con architettura Zen 4 Ryzen 7000. Nello specifico, l'azienda conferma l'arrivo nel 2023 dei processori Dragon Range e Phoenix, destinati a sostituire l'attuale linea di CPU Ryzen 6000 "Rembrandt" per portatili. Proprio l'APU Phoenix ha già fatto la sua comparsa in rumor non ufficiali riportati da Computerbase, che hanno svelano alcuni dettagli riguardo la GPU integrata RDNA 3.

Nel documento, AMD pone l'accento sulle alte prestazioni che Zen 4 Dragon Range dovrebbe offrire sia per quanto riguarda il gioco che la produttività, presentando un numero di core, thread e dimensione cache "più alti di sempre". I proclami sono in linea con alcune voci in circolazione, secondo cui Dragon Range potrebbe arrivare a sfoggiare fino a 16 core.

Entrambi i prodotti supporteranno lo standard PCI-E 5.0, mentre per quanto riguarda le memorie troveremo il supporto DDR5 su Dragon Range e LPDDR5 sulle APU Phoenix. Secondo l'ex editore di Anandtech Ian Cutress inoltre, Zen 4 dovrebbe includere ulteriori tecnologie per la memoria che saranno svelate in seguito. Ciò potrebbe probabilmente riguardare anche un overclock della RAM più spinto, già accennato da AMD stessa. Essendo destinate a due segmenti diversi, le CPU presentano differenti limiti energetici: Dragon Range avrà nello specifico un TDP di 55W, mentre Phoenix rientra in una gamma che va dai 33W ai 45W.

AMD ha già anticipato l'arrivo dei processori Zen 4 Raphael nella seconda metà dell'anno. I nuovi modelli che andranno a competere con Raptor Lake di Intel, adotteranno per la prima volta su desktop il socket LGA AM5, mentre anche in questo caso troveremo il supporto al PCI-E 5.0 e alle memorie DDR5, assieme ad un TDP di 65W.

Le CPU Raphael, già in pre-produzione, sono realizzate attraverso il nodo da 5nm di TSMC. Per via del supporto esclusivo alle DDR5 tuttavia, il costo della piattaforma potrebbe aumentare in maniera importante a causa dell'elevato prezzo di vendita che per adesso caratterizza questi moduli RAM.